“Si può giudicare nel peggiore dei modi o addirittura inaccettabile un punto di
vista di un editore, quale che esso sia, però la risposta più giusta è non
censurare e non assentarsi dal dibattito pubblico, fosse anche un dibattito che
si concretizza in una contestazione entro i limiti naturalmente dell’ordine e
delle regole, della legge”. Il ministro della Cultura Alessandro Giuli, è così
entrato a gamba tesa nel dibattito sulla partecipazione a Più libri più liberi
con la contestata presenza della casa editrice Passaggio al Bosco. “Contestare,
dibattere, discutere, ma mai rinunciare alla battaglia delle idee”, ha detto
Giuli dalla Nuvola dell’Eur a Roma in occasione dell’apertura della
manifestazione.
Martedì un gruppo di 80 tra autori, autrici, case editrici e personalità del
mondo della cultura aveva scritto un appello all’Associazione Italiana Editori
per chiedere spiegazioni sulla presenza tra gli stand della piccola casa
editrice il cui catalogo si basa “in larga parte sull’esaltazione di esperienze
e figure fondanti del pantheon nazifascista e antisemita”. Tra i firmatari
Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Zerocalcare, Carlo Ginzburg, Daria Bignardi
e Caparezza.
Il sindaco di Roma “ha fatto la sua scelta, io la penso come il padrone di casa
dell’Aie: è meglio contestare piuttosto che censurare o addirittura assentarsi”,
ha premesso il ministro. “Dopodiché – ha aggiunto- rispetto le scelte di
chiunque, se c’è chi ritiene inabitabile la Nuvola oggi è una sua scelta. Non la
condivido, però la rispetto”. Secondo il ministro la presenza della casa
editrice non va contro i principi della Costituzione “altrimenti non sarebbe
stata in grado di accedere alla Nuvola”.
“Esiste – ha proseguito Giuli- un filtro all’ingresso”, ovvero ”aderire ai
principi della Costituzione e della Carta internazionale dei diritti dell’uomo.
Io personalmente ho giurato sulla Costituzione in cuor mio molto prima di
giurare nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella, il che dà la
misura di cosa penso di tutta la faccenda. Ciò detto, ribadisco che la posizione
che ritengo più ragionevole sia quella dell’Aie. Se devo citare una figura di
riferimento in particolare mi piace citare il professor Cacciari che è stato
molto chiaro al riguardo”, ha sottolineato.
L'articolo Giuli a Più libri più liberi attacca la fronda degli intellettuali
contro Passaggio al Bosco: “Non censurare” proviene da Il Fatto Quotidiano.