Pirelli introduce i nuovi pneumatici P Zero R e P Zero Trofeo RS per la nuova
Porsche 911 GT3. Entrambi i modelli sono stati sviluppati specificamente per la
sportiva tedesca e sono riconoscibili dalla marcatura “N” sul fianco, che
identifica i fitment realizzati su misura secondo la strategia Perfect Fit della
casa milanese.
Il P Zero R è progettato per garantire versatilità e prestazioni elevate
nell’uso quotidiano. La mescola dedicata alla 911 GT3 offre aderenza su diverse
superfici, con particolare attenzione al comportamento sul bagnato, mentre la
struttura differenziata tra i due assi assicura bilanciamento, precisione allo
sterzo e stabilità anche sotto carichi elevati. Il pneumatico è inoltre pensato
per mantenere prestazioni costanti in un’ampia gamma di temperature, facilitando
la guida nelle condizioni più variabili.
Pensato per la pista, il P Zero Trofeo RS rappresenta il vertice della gamma P
Zero. Derivato dall’esperienza maturata sul modello destinato alla 911 GT3 RS,
mantiene grip e costanza di rendimento anche nelle situazioni più impegnative.
L’ampio lavoro di sviluppo condotto nei centri R&D Pirelli, supportato da
tecniche avanzate di virtualizzazione, ha permesso di ridurre tempi e prototipi
del 30%, confermando l’approccio industriale orientato all’efficienza. Con
queste due soluzioni dedicate, Pirelli amplia ulteriormente la propria presenza
sulla gamma Porsche 911.
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C’è stato un tempo in cui “The Cal” era sinonimo di giovinezza sfrontata, di
nudi patinati destinati a un pubblico quasi esclusivamente maschile. Un tempo in
cui una modella a 43 anni veniva considerata “troppo vecchia” per rappresentare
un marchio di cosmetici, come tristemente ricordato da Isabella Rossellini; e
gli “anta”erano un’età esclusa dall’iconografia della cultura pop. Nel 2026, il
tabù salta: l’idea di giovinezza come unico lasciapassare lascia il posto a
storia, mestiere, carisma. Il Calendario Pirelli 2026, svelato nella magica
cornice della Municipal Hall di Praga, non è solo un portfolio di immagini
straordinarie: è un manifesto. È infatti il primo “Cal” della storia con un cast
quasi interamente “over 40”. Per una notte, i sontuosi saloni affrescati da
Alphonse Mucha hanno smesso i panni di tempio della musica classica per
diventare il palcoscenico di uno degli eventi più glamour del mondo. Con
l’orchestra sinfonica a fare da colonna sonora, oltre 500 ospiti internazionali
hanno assistito a una cerimonia che ha unito arte, cinema e moda, orchestrato
con eleganza da un conduttore d’eccezione, Pierfrancesco Favino.
In un’industria ossessionata dalla gioventù, il fotografo norvegese Sølve
Sundsbø e Pirelli hanno fatto una scelta controcorrente, potente: celebrare la
bellezza matura, quella che ha una storia da raccontare. E così, tra gli stucchi
Liberty di Praga, la città di Kafka ma anche degli alchimisti, è avvenuta la
magia: grazie alla tecnologia, l’uomo si è fuso con la natura e hanno preso vita
gli “Elements” del 2026: 22 fotografie per 11 donne iconiche che incarnano gli
elementi – terra, aria, fuoco, acqua ed etere – come chiave simbolica per
raccontarne energia e identità. Il nuovo The Cal 2026 scioglie un nodo
culturale: la bellezza non si misura in anni. Non si nega il corpo, ma lo si
restituisce al suo contesto – il lavoro, le scelte, le vittorie, le ferite. È il
catalogo di un potere tranquillo, che non chiede permesso per esistere. Marco
Tronchetti Provera, il vice presidente esecutivo di Pirelli, sottolinea il
passo: “Questo progetto riflette lo spirito del tempo: la natura in tutte le sue
forme e donne con storie forti, ciascuna con un mondo alle spalle”.
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20_ADRIA ARJONA
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5_TILDA_SWINTON
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16_ISABELLA_ROSSELLINI
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10_LUISA_RANIERI
E proprio le storie di queste donne hanno dominato la serata. Venus Williams, 45
anni, icona del tennis mondiale, incarna il Fuoco. Un’immagine che le calza a
pennello: “Sono competitiva al massimo, competo sempre per ogni singola palla”,
ha dichiarato la campionessa, che si sta allenando per il rientro a gennaio. Lo
shooting, però, è stata una sfida fisica diversa: “Ho fatto movimenti complessi.
La prossima volta faccio un anno di stretching prima di arrivare sul set!”.
Anche per Luisa Ranieri, 51 anni, l’elemento scelto da Sundsbø, il Vento, è
stata una rivelazione: “Questa incursione in un mondo che non è il mio è un
tassello della mia voglia di sperimentare, di essere libera, lontana da
pregiudizi“, ha dichiarato. “Questo calendario celebra la bellezza delle donne
proprio in questa direzione, è sempre stato al passo con i tempi e continua ad
esserlo”. Ha poi raccontato con un sorriso la sfida dello shooting: “Rappresento
il vento, e realizzare quello scatto avvolta nell’organza non è stato una
passeggiata”.
Il Vento è stato interpretato anche da Irina Shayk, che ha posato alla vigilia
dei suoi 40 anni: “Da 20 anni aspettavo questa chiamata, è un sogno che si
avvera”, ha confessato la modella. “All’inizio ero sorpresa: sono del
Capricorno, un segno di terra, molto pragmatica, mentre il vento è libero. Ma
più ci pensavo, più capivo la connessione. Io tendo a stare coi piedi per terra,
ma ho bisogno di un po’ di vento leggero per limare i miei spigoli”. Per lei,
questa chiamata è la prova che “l’età è solo un dettaglio” e che la bellezza non
è quella dei social: “Mia figlia Lea, quando mi vede con la maschera di
bellezza, mi dice: ‘Mamma, non ne hai bisogno, tu sei bella dentro'”.
L’Acqua è stata l’elemento di Eva Herzigova, 52 anni, una veterana del Cal.
Ritratta in una vasca, fluttuante, ha raccontato: “È stato bello. Ho silenziato
il mio senso del controllo e mi sono abbandonata”. Per lei, questo calendario
riflette un “cambiamento sociale vero”, dove “finalmente conta anche la
professionalità e la bravura dimostrata”. L’Etere è stato affidato a Gwendoline
Christie, 47 anni, indimenticabile protagonista de Il Trono di Spade. Il
fotografo l’ha “dipinta con la luce” usando fibre ottiche in uno studio buio.
“Un’esperienza quasi leggendaria”, l’ha definita l’attrice. “Adoro quando la
tecnologia viene usata per espandere l’esperienza umana. È stato come una
meditazione: dimentichi tutto e semplicemente accogli ciò che ti circonda”. E
poi l’icona assoluta, Isabella Rossellini, 73 anni, che incarna la Terra,
ritratta incorniciata da una nuvola di fiori. Completano il cast la cantautrice
FKA Twigs (37 anni), che ha chiesto di “rotolare nella sabbia”, la stilista
Susie Cave (59 anni), l’attrice cinese Du Juan (43 anni) e la portoricana Adria
Arjona (33 anni).
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2_DU JUAN
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7_EVA HERZIGOVA
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3_SUSIE CAVE
Sølve Sundsbø, il fotografo e regista scelto per questa 52esima edizione, porta
nelle immagini la sua anima nordica: “Sono noto per restare all’aperto anche di
notte, sotto la pioggia, a osservare i temporali”, ha raccontato, spiegando la
genesi del progetto. “Amo quel senso di connessione che i pittori romantici del
XIX secolo, come Caspar David Friedrich, esprimevano. C’è un desiderio di
libertà, di comprensione del tempo e dello spazio”. Ma la sua non è una
rappresentazione letterale della natura. Il set si è spostato tra gli studi di
Londra e New York, con riprese esterne solo nel Norfolk e nell’Essex per
“catturare movimenti di nuvole e tramonti”. La sua magia è un equilibrio tra
reale e artificiale. “La tecnologia, l’intelligenza artificiale, il 3D”, ha
avvertito Sundsbø, “sono strumenti. È come li usi per arrivare all’essenza
intangibile di energia, luce, vento, etere”. Per lui la scelta del cast è stata
un atto curatoriale, quasi intimo: “Volevo donne che rappresentassero forza,
esperienza e autenticità. Non giovani modelle, ma personalità mature che ammiro
profondamente. È stato un po’ come scegliere chi invitare a cena”.
Ecco allora che questo Calendario Pirelli 2026 è un inno all’empowerment
femminile che va oltre gli slogan. È un progetto contro l’ageismo, che sposta
l’attenzione dal corpo-oggetto alla persona. La nudità, pur presente, non è più
il centro. Come ha sottolineato Sundsbø, “il politicamente corretto non esclude
le nudità, ma è piuttosto un equilibrio di poteri tra il fotografo e la modella.
È l’approccio che è cambiato”. “È un viaggio dentro gli elementi, ma anche
dentro di noi”, ha concluso il fotografo. “Noi crediamo fermamente, io credo
fermamente, nella totale integrazione tra mondo delle imprese e mondo della
cultura – ha sottolineato infine Tronchetti Provera -. Gli artisti con cui
collaboriamo hanno un occhio diverso sul mondo e ci aiutano a capire cose c’è e
cosa verrà. Questo connubio con il mondo dell’arte ci tiene la mente aperta. E
ci fa guardare avanti”.
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21_IRINA SHAYK
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17_VENUS WILLIAMS
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14_FKA TWIGS
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con un cast di “dee” over 40. Da Isabella Rossellini a Venus Williams, si
riscrive l’immaginario della bellezza proviene da Il Fatto Quotidiano.