Castel Sant’Angelo, ore 10:00. L’ultima giornata di Atreju è in corso. Prima dei
leader di centrodestra arriva Antonio Angelucci. Il deputato della Lega nel 2025
non si è mai presentato alla Camera dei Deputati. Dopo essere entrato
dall’ingresso riservato alle autorità, gli rivolgiamo domande ma Angelucci resta
in silenzio mentre entra nella sala principale dove, poco dopo parleranno dal
palco Maurizio Lupi, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Anche il
leader di Forza Italia entra dall’ingresso riservato. “Parlo dal palco”. Poco
dopo arriva la presidente del Consiglio e presidente di Fratelli d’Italia che
firma due autografi, ma evita le domande dei giornalisti. Quando i militanti di
Fratelli d’Italia la vedono arrivare parte un boato e Meloni esulta. Come
Tajani, anche Salvini evita le domande dei giornalisti. Il leader della Lega,
entra da uno degli ingressi accessibili a tutti. Ad attenderlo una pioggia di
selfie.
L'articolo Il primo ad arrivare ad Atreju è l’assenteista da record Angelucci.
Pioggia di selfie per Salvini proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Cambio della guardia alla direzione dei principali quotidiani della galassia
Angelucci. Alessandro Sallusti lascerà il posto di direttore de Il Giornale a
Tommaso Cerno, già europarlamentare Pd e direttore de L’Espresso e ora alla
guida de Il Tempo. Il passaggio di testimone – come anticipato da Italia Oggi –
avverrà l’1 dicembre. La casella finora occupata da Cerno nel quotidiano romano
potrebbe invece essere affidata a Daniele Capezzone, attualmente direttore
editoriale di Libero.
E Sallusti? Avrebbe rifiutato la direzione editoriale de Il Giornale,
attualmente nelle mani di Vittorio Feltri, e per lui potrebbe diventare fissa, o
quasi, una poltrona negli studi televisivi di Mediaset in qualità di
analista-commentatore. Non si muove invece la direzione di Libero che resta in
capo a Mario Sechi, tornato al giornalismo dopo l’esperienza a Palazzo Chigi con
Giorgia Meloni.
Udinese, cinquant’anni, Cerno è certamente la pedina principale spostata dal
gruppo che fa capo al re delle cliniche Antonio Angelucci, parlamentare della
Lega. Il futuro direttore de Il Giornale ha iniziato la sua carriera
giornalistica al Messaggero Veneto, oltre vent’anni fa, per poi passare a
L’Espresso, settimanale che ha guidato nel 2016. L’anno successivo diventa
condirettore di Repubblica, quindi approda in Parlamento con il Partito
Democratico. Successivamente inizia la sua migrazione verso i quotidiani di area
del centrodestra.
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Sallusti verso un ruolo in tv proviene da Il Fatto Quotidiano.