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Meloni attacca Schlein dal palco di Atreju: “Sono venuti tutti i leader, solo lei è rimasta a casa. Il loro campo largo lo abbiamo fatto qui”
Salta di nuovo sul palco Giorgia Meloni, questa volta non al coro di “chi non salta comunista è“, ma sfruttando la spinta del popolo di Atreju che esalta la sua leader prima del discorso conclusivo della kermesse di Fratelli d’Italia. E dopo averla esaltata come luogo di confronto “aperto a tutti”, elencando i nomi dei leader delle opposizioni che hanno deciso di partecipare a uno degli incontri, da Giuseppe Conte a Matteo Renzi, fino a Carlo Calenda e Angelo Bonelli, ha sfruttato l’occasione per alimentare di nuovo la polemica che ha preceduto la nove giorni di castel Sant’Angelo: il rifiuto di Elly Schlein a prenderne parte. “Questo è il luogo in cui tutte le idee hanno diritto di cittadinanza”, ha esordito la presidente del Consiglio, qui in veste di leader di partito che arringa la sua folla. “Questo è il luogo in cui Nietzsche e Marx si danno la mano – dice citando Antonello Venditti – In cui il valore delle persone si misura sui contenuti. E chi scappa dimostra di non avere contenuti”. E chi scappa? La leader del Partito Democratico, sottolinea Meloni: “Voglio ringraziare anche Elly Schlein che con il suo nannimorettiano ‘mi si nota di più se vengo e sto in disparte o se non vengo per niente’ ha comunque fatto parlare di noi. La cosa divertente è che il presunto campo largo l’abbiamo riunito noi e quella che dovrebbe federarli è l’unica che non si è presentata”. E rincara la dose: “Ho proposto un confronto a tre (con Schlein e Conte, ndr). Mi hanno detto di no, ma non perché loro non volessero confrontarsi con me. Ma perché loro non si volevano confrontare fra di loro e questi vogliono governare la nazione. Come la governano? Con le lettere degli avvocati?”. Un attacco che si conclude rivendicando l’unità della destra che, a suo dire, si è vista proprio in occasione dell’evento annuale di FdI: “Parlano male di Atreju ed è l’edizione migliore di sempre, parlano male del governo e il governo sale nei sondaggi – continua – Hanno tentato di boicottare una casa editrice ed è diventata famosissima. Si portano sfiga da soli, che manco quando ti capita la carta della pagoda al Mercante in fiera. E allora grazie a tutti quelli che hanno fatto le macumbe rendendo questa edizione di Atreju la più intensa e partecipata di sempre”. E rilancia sottolineando che questa destra “non è un incidente della storia”: “Sono orgogliosa dei miei alleati e di quello che stiamo facendo insieme. Sono convinta che continueremo a farlo con la stessa unità, con la stessa determinazione e con la stessa forza per molto tempo ancora”. Dopo gli attacchi politici è poi passata a rivendicare le iniziative adottate in tre anni di esecutivo e i piani per il futuro, come un piano casa per i giovani: “Abbiamo detto basta a sprechi e plurimiliardarie mance elettorali con cui qualcuno pensava di compare il consenso” e al posto del “loro superbonus per ristrutturare ville e castelli con soldi della povera gente noi faremo un piano casa per alloggi a prezzi calmierati per le giovani coppie. Perché vogliamo costruire anche una nazione giusta che non regala soldi a chi già ce li ha”. Meloni prende poi spunto dai recenti scioperi dei giornalisti del gruppo Gedi, dopo la notizia della vendita del gruppo da parte di John Elkann, per attaccare gli avversari politici colpevoli, a suo dire, di non essersi spesi con la stessa forza e lo stesso interesse quando a rischio erano i posti di lavoro degli operai Stellantis: “Oggi il Pd si indigna perché vogliono vendere il gruppo Gedi e non ci sarebbero garanzie per i lavoratori. Però quando chiudevano gli stabilimenti ed erano gli operai a perdere i posti di lavoro, tutti muti. Anche Landini fischiettava, nelle interviste. Non accettiamo lezioni da chi fa il comunista con il ceto medio e il turbocapitalista con i centri di potere”. C’è spazio anche per riferimenti alla politica estera, uno dei campi più delicati per il governo, impegnato in equilibrismi tra posizioni che non si distacchino totalmente dall’Unione europea, dove i legami col Partito Popolare Europeo si stanno sempre più stringendo, e quelle che, invece, le vengono più naturali e che guardano all’amministrazione Trump: “Ci sono state valutazioni molto allarmate perché Trump ha detto in maniera più decisa che gli Usa intendono disimpegnarsi e gli europei devono organizzarsi per difendersi da soli – ha ricordato – Buongiorno Europa! Per ottant’anni abbiamo appaltato” la nostra sicurezza “pensando che questo giorno non sarebbe venuto e che fosse gratis”, ma aveva il prezzo del “condizionamento. Lo dico sempre la libertà ha un prezzo e noi che al contrario di altri non abbiamo mai amato le ingerenze straniere da qualsiasi parte arrivino abbiamo sempre preferito una costosa libertà a una costosissima e apparentemente comoda servitù”. E proprio in Europa una delle battaglie ingaggiate da Fratelli d’Italia è quella sui Cpr in Albania. Battaglia sulla quale il governo sta iniziando a ottenere risultati facilitata dalla volontà bipartisan di esternalizzare la gestione dell’immigrazione: “L’Ue sta lavorando a un regolamento sui Paesi terzi sicuri per mettere al riparo le nostre decisioni da sentenze della magistratura politicizzata. Mi diverte immaginare cosa diranno i giudici visto che l’Ue sta approvando una lista dove ci sono esattamente i Paesi da dove provengono i migranti che le loro sentenze ideologiche hanno bloccato. Sta andando esattamente come vi ho sempre detto, i centri in Albania funzioneranno grazie ai giudici con un anno e mezzo di ritardo”. 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Elly Schlein
Giorgia Meloni
Atreju
Il primo ad arrivare ad Atreju è l’assenteista da record Angelucci. Pioggia di selfie per Salvini
Castel Sant’Angelo, ore 10:00. L’ultima giornata di Atreju è in corso. Prima dei leader di centrodestra arriva Antonio Angelucci. Il deputato della Lega nel 2025 non si è mai presentato alla Camera dei Deputati. Dopo essere entrato dall’ingresso riservato alle autorità, gli rivolgiamo domande ma Angelucci resta in silenzio mentre entra nella sala principale dove, poco dopo parleranno dal palco Maurizio Lupi, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Anche il leader di Forza Italia entra dall’ingresso riservato. “Parlo dal palco”. Poco dopo arriva la presidente del Consiglio e presidente di Fratelli d’Italia che firma due autografi, ma evita le domande dei giornalisti. Quando i militanti di Fratelli d’Italia la vedono arrivare parte un boato e Meloni esulta. Come Tajani, anche Salvini evita le domande dei giornalisti. Il leader della Lega, entra da uno degli ingressi accessibili a tutti. Ad attenderlo una pioggia di selfie. L'articolo Il primo ad arrivare ad Atreju è l’assenteista da record Angelucci. Pioggia di selfie per Salvini proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Antonio Angelucci
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Atreju contesta Conte su separazione delle carriere dei magistrati e i centri in Albania – Video
Era molto atteso e le aspettative non sono andate deluse. Sala piena per Giuseppe Conte intervistato da Tommaso Cerno ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, in corso a Castel Sant’Angelo a Roma. L’ex presidente del Consiglio sulla separazione delle carriere e sui centri per i migranti in Albania viene ripetutamente contestato. “Il governo vuole asservire i magistrati al governo di turno” e “i centri in Albania non funzionano” le frasi più contestate dalla platea. L'articolo Atreju contesta Conte su separazione delle carriere dei magistrati e i centri in Albania – Video proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Conte ad Atreju punge Meloni: “Genuflettersi a Trump e accettare ciò che desidera non è patriottico”
“Se mi sento patriota? Certo, ma bisogna intendersi sul significato. Per esempio per me non è patriottismo andare a Washington e inchinarsi e genuflettersi a Donald Trump e promettere acquisti di gas liquido, di armi, zero tassazione ai giganti del web americano. Senza peraltro chiedere nulla in cambio”. Lo ha detto alla festa dei giovani di FdI, Atreju, il presidente del M5s, Giuseppe Conte, intervistato da Tommaso Cerno, che da poche settimane dirige il Giornale. Il riferimento dell’ex presidente del Consiglio va a Giorgia Meloni, e infatti la platea di Atreju lo ha fischiato. “Mi spiace rompere il clima di festa della vostra kermesse – ha aggiunto Conte – ma vi devo dire le cose come stanno, questi sono fatti”. L'articolo Conte ad Atreju punge Meloni: “Genuflettersi a Trump e accettare ciò che desidera non è patriottico” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Giorgia Meloni
Giuseppe Conte
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Giuseppe Conte ad Atreju, l’intervento del leader M5s: segui la diretta
A partire dalle 17 è in programma l’intervento del presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ospite ad Atreju, la festa dei giovani di Fratelli d’Italia, intervistato da Tommaso Cerno. Assente l’altra leader del centrosinistra, la segretaria del Pd, Elly Schlein. Qui la diretta dal palco di Castel Sant’Angelo. L'articolo Giuseppe Conte ad Atreju, l’intervento del leader M5s: segui la diretta proviene da Il Fatto Quotidiano.
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La standing ovation di Atreju per Abu Mazen. La premier Meloni: “La sua presenza qui fa giustizia di tante falsità sul governo”
Ad Atreju il presidente del Consiglio e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha introdotto l’ospite internazionale di questa edizione della festa del partito: Mahmud Abbas, conosciuto in occidente con il nome di Abu Mazen, leader dell’Autorità nazionale palestinese. La sala ha accolto i due leader con un lungo applauso. In sala anche Gianfranco Fini e e il presidente del Senato Ignazio La Russa. L'articolo La standing ovation di Atreju per Abu Mazen. La premier Meloni: “La sua presenza qui fa giustizia di tante falsità sul governo” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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I giovani di Atreju deridono lo sciopero Cgil e ne inscenano uno finto contro Donzelli: “Con noi sono arrivati i venerdì di Landini”
I volontari di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, hanno inscenato un sit-in per ironizzare contro lo sciopero della Cgil di oggi. “Lasciamo perdere cosa si chiede in questi scioperi perché sono abbastanza banali dopo vent’anni di governi non eletti dal popolo hanno anche il coraggio di scioperare, ma chiediamo a Landini di prenderci la sua ala protettiva”. La finta protesta è contro Giovanni Donzelli. Tra le finte rivendicazioni birra gratis. Il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia arriva al sit-in e viene accolto da urla di finta contestazione. L'articolo I giovani di Atreju deridono lo sciopero Cgil e ne inscenano uno finto contro Donzelli: “Con noi sono arrivati i venerdì di Landini” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Di Maio torna ad Atreju: “Con Meloni l’Italia è affidabile”. E attacca Conte: “Tra M5s e FdI la differenza è il leader”
“La stabilità politica e di governo degli ultimi anni ha permesso all’Italia di essere percepita come un attore affidabile“. Per la prima volta dal 2021 – quando era ministro degli Esteri nel governo Draghi – Luigi Di Maio parteciperà venerdì a un dibattito sui temi intrernazionali ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia a Roma. E ne approfitta per adulare il governo di Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della sera: “Essere italiani, da rappresentanti delle istituzioni in Medio Oriente, è un valore aggiunto grazie alla postura assunta dal nostro Paese nelle principali crisi regionali”, dice l’ex leader ed enfant prodige del Movimento 5 stelle, ora inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico. Di Maio nega di aver mai avuto simpatie a destra (“Erano di mio padre”), ma sottolinea di aver “apprezzato molto” l’invito del coordinatore di FdI Giovanni Donzelli e della capo segreteria Arianna Meloni, nonché di trovarsi “in piena sintonia” con gli altri relatori del suo panel: gli ex ministri degli Esteri Marco Minniti e Giulio Terzi, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini (dell’ala “riformista” del Pd) e il deputato meloniano Salvatore Caiata. Nega di voler passare a Forza Italia (“Anche se Tajani sta facendo un lavoro importante”) e non rinuncia a lanciare una stoccata al suo ex “nemico”, il presidente M5s Giuseppe Conte, in polemica col quale lasciò il partito: “La differenza la fa sempre il leader”, risponde alla domanda sul perché il Movimento abbia perso consensi dopo aver raggiunto il 33%, a differenza di Fratelli d’Italia stabilmente intorno al 30%. L'articolo Di Maio torna ad Atreju: “Con Meloni l’Italia è affidabile”. E attacca Conte: “Tra M5s e FdI la differenza è il leader” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Fico torna ad Atreju dopo 7 anni: “Agli inviti ho sempre risposto”. Il saluto con Donzelli
Tra gli ospiti di Atreju, la festa di Fratelli d’Italia, incorso a Roma, oggi è stata la volta di Roberto Fico, neo Presidente della Regione Campania. L’esponente del Movimento 5 Stelle venne ad Atreju già nel 2018 in veste di Presidente della Camera dei Deputati. Gli chiediamo in questi sette anni è cambiato più il Movimento, Fratelli d’Italia o il Paese? “Io agli inviti ho sempre risposto, parlare di una tematica come i fondi di coesione anche in un luogo che non risponde alle mie idee politiche, non c’è problema”. Rivolgiamo la stessa domanda a Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia. “Parta rei, tutto cambia. Fratelli d’Italia è un po’ più grande del 2028 però dipende dagli italiani come sempre”. L'articolo Fico torna ad Atreju dopo 7 anni: “Agli inviti ho sempre risposto”. Il saluto con Donzelli proviene da Il Fatto Quotidiano.
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