Sul mercato dell’auto sta per arrivare un motore endotermico nuovo di pacca: in
tempi di elettrificazione forzata, questa sarebbe già una notizia. Ma se il
motore in questione è “Made in China” e vanta pure la rara architettura boxer,
allora il suo esordio si carica di significati.
Ma andiamo con ordine: BYD, il colosso cinese dell’auto, ha svelato il suo nuovo
motore quattro cilindri 2 litri turbo con cilindri disposti orizzontalmente.
L’unità vanta una configurazione assai rara, ad oggi adoperata solo dai
giapponesi della Subaru e dai tedeschi della Porsche, che usano il boxer da
decenni. E questo già la dice lunga sulle capacità tecniche raggiunte dai
costruttori della Repubblica Popolare.
L’unità in questione è destinata a far parte di meccaniche elettrificate, quelle
che spingeranno modelli ibridi, per intendersi. A riprova della capacità di
adattamento dell’industria automotive cinese, che sta ricalibrando il suo
“output” verso i veicoli ibridi, più “digeribili” sui mercati occidentali che
non sono ancora molto convinti che il futuro dell’automobile sia solo elettrico.
Concetto che, a dire il vero, in Cina hanno ormai recepito – contrariamente a
quanto succede a Bruxelles – rimodulando il ventaglio delle tecnologie in cui
investire.
La prima applicazione del nuovo boxer la vedremo sulla berlina ibrida
ricaricabile Yangwang U7 (nella foto), dove il Boxer – capace di 276 cavalli di
potenza massima e 380 Nm di coppia motrice – farà da generatore di corrente
(range extender) per ricaricare di elettricità le batterie che alimentano i
motori elettrici di trazione e, in alcuni frangenti, potrà anche comportarsi
esso stesso come unità motrice di trazione, direttamente collegata alle ruote.
Ma le primizie tecniche non finiscono qui. In nome della compattezza, il boxer
cinese adotta un sistema di lubrificazione a carter secco – privo della
tradizionale coppa dell’olio posta alla base del monoblocco, rimpiazzata da un
serbatoio dell’olio esterno, collegato a una pompa a doppio stadio che,
simultaneamente, riempie il serbatoio dell’alto, con l’olio di ritorno dal
motore, e lo svuota dal basso, inviando l’olio al motore –, un impianto di
raffreddamento studiato ad hoc e una doppia catena di distribuzione. Meccanica
allo stato dell’arte, quindi.
Non solo, particolare attenzione è stata posta pure alla rumorosità del
motopropulsore, estremamente contenuta: secondo la BYD, al minimo e a carichi
leggeri il rumore del motore aumenta di appena 1 decibel rispetto a quello
prodotto dai motori elettrici, risultando praticamente impercettibile nell’uso
quotidiano. Sulla U7 il boxer sarà posizionato nel cofano anteriore e la potenza
erogata potrà essere tarata in base allo stato di carica della batteria al fine
di favorire l’efficienza complessiva del veicolo.
L'articolo BYD stupisce con un motore boxer 2.0, l’endotermico che non ti
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