Negli Stati Uniti la guida automatica di una Tesla si è rivelata decisiva per le
sorti di un uomo. Come raccontato dal signore su X (il cui profilo è Wenlll), si
è sentito male mentre si trovava al volante della sua supercar. Impossibilitato
a proseguire, l’uomo ha attivato il sistema FSD (Supervised), ossia il
meccanismo di guida automatica della Tesla, chiedendo alla macchina di portarlo
all’ospedale più vicino. Pochi minuti dopo l’arrivo nella struttura, l’uomo ha
avuto un arresto cardiaco ed è stato rianimato. In questo caso, l’intervento
della tecnologia avanzata della Tesla si è rivelato essenziale per le sorti del
suo proprietario.
UNA MACCHINA GENIALE
L’uomo è in convalescenza dopo l’operazione a cuore aperto subita il 14
novembre. Il cittadino del Nevada deve ringraziare la sua auto – e sé stesso per
i soldi spesi – per aver accelerato i tempi. L’attesa di un’ambulanza, infatti,
si sarebbe potuta rivelare fatale. Il proprietario della macchina ha dichiarato:
“Il FSD di Tesla mi ha letteralmente salvato la vita e potenzialmente anche
quella di altri sulla strada”. Il veicolo può contattare i servizi di emergenza
e fornire assistenza grazie all’intelligenza artificiale integrata, capace di
offrire indicazioni utili in caso di necessità.
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un infarto mentre guida, la sua Tesla se ne accorge e guida da sola verso il
pronto soccorso proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Tesla lancia la Model 3 Standard a trazione posteriore con un listino che parte
da 36.990 euro: si tratta della versione della berlina elettrica più conveniente
mai arrivata in Europa. Il nuovo modello rimpiazza la precedente versione “base”
(che costava 41.990 euro) riducendo il prezzo d’ingresso di 5.000 euro. Una
mossa che rende la vettura assai più competitiva.
Per i clienti italiani, poi, Tesla ha previsto una promozione di lancio
particolarmente aggressiva. Fino al 31 marzo 2026, è attivo un Tesla Bonus di
2.975 euro che abbassa il prezzo di acquisto a 34.015 euro. In alternativa
all’acquisto in contanti, la casa offre opzioni di finanziamento con tassi
promozionali con leasing (tasso dello 0,99%) o con l’opzione del finanziamento
con maxirata (tasso dell’1,99%, con rate mensili a partire da 299 euro). Le
prime consegne della Model 3 Standard sono previste a partire da febbraio 2026.
Il taglio del prezzo? Figlio anche di alcuni “ridimensionamenti” sulla
dotazione: i sedili non sono più rivestiti in pelle vegana ma in tessuto, quelli
anteriori sono meno avvolgenti e quelli posteriori non sono più riscaldabili.
Spariscono l’illuminazione ambientale e lo schermo da 8” per chi siede dietro,
mentre volante e specchietti si regolano manualmente.
Giova ricordare che la Model 3 Standard ha un’autonomia (omologata WLTP) di 534
km (in miglioramento rispetto ai 520 km del modello base precedente), garantisce
un’accelerazione 0-100 km/h da 6,2 secondi e un consumo medio (WLTP) di 13
kWh/100 km.
A livello di dotazione di serie, la Model 3 Standard mantiene l’Autopilot di
base, la chiave digitale tramite smartphone, i fari adattivi, il portellone
elettrico e i due caricatori wireless nel tunnel centrale. Di serie adotta anche
i nuovi cerchi in lega da 18 pollici.
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euro proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tesla ha chiuso il mese di novembre con un forte calo delle immatricolazioni in
molti dei principali mercati europei, confermando una tendenza negativa che
prosegue ormai da mesi. Nonostante l’arrivo delle versioni aggiornate della
Model Y, il marchio di Elon Musk fatica a contenere la perdita di quota in una
piazza dove la concorrenza cresce rapidamente e la sensibilità dei consumatori
verso l’elettrico sta cambiando.
I dati diffusi dai vari enti nazionali parlano chiaro: in Francia le
immatricolazioni sono scese del 58%, in Svezia del 59%, in Danimarca del 49%,
nei Paesi Bassi del 44%, in Portogallo del 47% e in Spagna del 9%. Un quadro
ampio e coerente, che mostra una frenata generalizzata. A riequilibrare
parzialmente il bilancio di novembre sono arrivate solo due eccezioni: in
Norvegia le immatricolazioni sono quasi triplicate, raggiungendo 6.215 unità e
superando con un mese d’anticipo il record annuale del marchio, mentre in Italia
Tesla ha segnato un +58% su base mensile, pur restando in negativo sul totale
dell’anno.
Nel complesso, la quota di mercato europea di Tesla tra gennaio e ottobre è
scesa all’1,6% dal 2,4% dell’anno precedente. Il rallentamento si era già
manifestato alla fine del 2023, alimentato anche dalle prese di posizione
pubbliche di Musk, che avevano generato proteste e reazioni politiche in diversi
Paesi.
Gli analisti indicano diversi fattori nel calo europeo: una gamma che comincia a
mostrare i segni dell’età, la crescente aggressività dei concorrenti (in
particolare quelli cinesi) e una percezione dei clienti meno favorevole rispetto
al passato. In un recente sondaggio, molti consumatori affermano che l’“effetto
novità” di Tesla si stia esaurendo e che il marchio sia meno competitivo su
design, qualità e appeal emotivo. Allo stesso tempo, l’Europa sta vivendo un
ritorno verso le ibride e le plug-in, categorie in cui Tesla non è presente,
mentre rivali come BYD stanno registrando balzi a tre cifre nelle
immatricolazioni di novembre.
Il restyling della Model Y, infine, non ha ancora dato i frutti sperati: poche
unità della versione più economica sono arrivate nel continente a fine mese e le
vendite del modello sono in calo quasi ovunque, con l’unica eccezione della
solita Norvegia.
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critico proviene da Il Fatto Quotidiano.