Nonostante il volto tumefatto e le costole rotte, Alessandro Ansaldo non si era
tirato indietro e ha cercato i testimoni dell’aggressione omofoba di cui è stato
vittima nella notte tra il 13 il 14 settembre in corso Vittorio Emanuele II, a
Roma. E adesso, la svolta nelle indagini: i carabinieri della stazione di piazza
Farnese hanno identificato e denunciato tre ragazzi romani di 17 anni, ritenuti
i responsabili. I tre minori sono stati denunciati per lesioni personali
aggravate dalla finalità della discriminazione omofoba.
“Due mi picchiavano, gli altri ridevano. Mi gridavano: ‘F***** di m****” ha
raccontato la vittima che ha riportato un trauma cranio-facciale, la frattura
del naso e contusioni costali, con 20 giorni di prognosi. L’uomo stava tornando
a casa da una festa nella zona di Piazza Venezia. Su corso Vittorio Emanuele II,
all’altezza di Largo Argentina, è sbucato n gruppetto di ragazzi da via del
Paradiso. Uno di loro si è avvicinato e gli ha strappato il ventaglio dalle
mani, dopodiché ha cominciato a provocarlo cercando una reazione. Gli spintoni
sono diventati pugni e il resto del branco si è unito al pestaggio del ragazzo.
Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata dalla vittima, la
mattina successiva all’aggressione. Oltre all’analisi delle testimonianze
raccolte, i carabinieri hanno seguito le tracce digitali lasciate dai membri del
gruppo, tra cui i pagamenti POS e l’attività sui social.
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lesioni personali proviene da Il Fatto Quotidiano.