Prove tecniche di “pace” a Otto e mezzo (La7) tra il M5s e Italia Viva: nella
trasmissione condotta da Lilli Gruber, il senatore Matteo Renzi e l’ex portavoce
di Giuseppe Conte, Rocco Casalino, dialogano sul futuro del centrosinistra
unito, non senza colpi di fioretto per il turbolento passato.
Pur essendo concordi sulla necessità di unire il centrosinistra contro la destra
e di scegliere il candidato premier attraverso le primarie, le scintille
avvengono quando Renzi rievoca gli attriti coi 5 Stelle: “Il passato vede una
divisione profonda tra la nostra esperienza e l’esperienza del M5s. Ed è inutile
stare a rivangarla, perché è scritta nell’esperienza di Mario Draghi“.
Casalino obietta: “Ma non è arrivato il momento che lei si possa pentire, visto
che quella esperienza da lei interrotta poi ci ha portato a 5 anni di governo
Meloni? Non crede che sia arrivato il momento di chiedere pubblicamente scusa e
di ammettere che ha sbagliato? Forse se non avesse fatto cadere Conte, avrebbe
rivinto il centrosinistra e non ci sarebbe stata la Meloni al governo. È
arrivato il momento di fare un’analisi anche di quegli errori”.
“A me scappa da ridere – ribatte Renzi – Mi piace la categoria del pentimento e
che la invochi il mio amico Rocco Casalino. Se c’è qualcuno che si deve pentire
è chi ha fatto il governo con la Lega, non io. Io non l’ho fatto il governo con
Salvini“.
“Abbiamo fatto il governo con la Lega perché lei, che era a capo del Pd, ha
detto di no – ricorda Casalino – Noi siamo venuti prima da lei e ha rifiutato la
nostra proposta”.
“Io non ho da pentirmi per il governo con la Lega. Io”, ripete Renzi.
“Ma ci ha mandato lei dalla Lega – ribadisce Casalino – Altrimenti saremmo
dovuti tornare al voto”.
“Effettivamente c’ho la bandiera verde sulla giacca – rilancia Renzi – Io non ho
da pentirmi di un bel niente. Io voglio ragionare del futuro perché c’è una
situazione devastante nel Paese. E di fronte a questo, il centrosinistra,
sondaggi o non sondaggi, se sta insieme vince. Se sta diviso perde. Allora, se
vogliamo ragionare del passato, perdiamo tempo”.
“Ma lei pensa di essere credibile in questa sua volontà adesso di unire il
centrosinistra?”, chiede Lilli Gruber.
“Assolutamente sì – risponde il leader di Italia Viva – perché lei ha visto che
quel successo quando i 5 Stelle hanno messo il veto su di noi: in Liguria
abbiamo perso. Quando hanno tolto il veto a Genova, abbiamo vinto. Dico Genova
ma potrei dire la Toscana e la Campania. Quando noi facciamo il 9% in Toscana e
il 6% in Campania o il 5% in Calabria, peraltro appoggiando un candidato 5
stelle, non sono numeri di sondaggi, sono numeri veri”.
E aggiunge: “Come si fa a stare insieme? Innanzitutto, i leader scelti con le
primarie se c’è una legge elettorale nuova, e qui Casalino ha ragione. Non vedo
alternative. Non credo che rimanga questa legge elettorale, perché la Meloni non
è molto brava a fare politica, ma sui conti è la numero uno. E sa benissimo che
con questa legge elettorale – conclude – se non parliamo del passato e non ci
mettiamo a rivendicare il passato, vinciamo noi. Perché da Firenze in giù,
quanti collegi prende il centrodestra? Magari qualcuno sì, ma non tanti. Il
terzo punto cruciale, sul quale penso che ci sia davvero la possibilità di
costruire una coalizione vera, sono i contenuti”.
L'articolo Battibecco Casalino-Renzi. “Chieda scusa per aver fatto cadere
Conte”. “Pentitevi voi per aver governato con Salvini”. Su La7 proviene da Il
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