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È morto Peter Greene, l’attore è stato trovato senza vita nel suo appartamento. Era il cattivo di “Pulp Fiction” e “The Mask – Da zero a mito”
Il mondo del cinema è in lutto. Peter Greene, noto al grande pubblico per i ruoli di cattivo in film cult come “Pulp Fiction” e “The Mask – Da zero a mito”, è stato trovato morto nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre nel suo appartamento nel Lower East Side di Manhattan. Aveva 60 anni. A confermare la notizia è stato il suo manager Gregg Edwards al “New York Daily News”. Secondo quanto riferito dalla polizia, Greene è stato rinvenuto privo di sensi nella sua abitazione di Clinton Street intorno alle ore 15.25 ed è stato dichiarato morto sul posto. Le autorità hanno escluso al momento segni di violenza, le cause del decesso saranno stabilite dopo l’esame del medico legale. “Era una persona straordinaria”, ha dichiarato Edwards. Nato a Montclair, nel New Jersey, l’8 ottobre 1965, Peter Greene aveva avuto un’adolescenza segnata da grandi difficoltà. Fuggito di casa a 15 anni, aveva vissuto per strada a New York, cadendo nel vortice della droga, come raccontò in un’intervista alla rivista “Premier” nel 1996. Dopo un tentativo di suicidio nello stesso anno, aveva intrapreso un percorso di cura per superare le dipendenze. “Ha combattuto i suoi demoni e li ha superati”, ha ricordato il manager. “Uno dei grandi attori della nostra generazione. Aveva un cuore enorme. Era un grande amico e mi mancherà molto”. Il manager ha raccontato che Greene era prossimo a iniziare, nel mese di gennaio, le riprese di un thriller indipendente intitolato “Mascots”, accanto a Mickey Rourke. La notizia della sua scomparsa ha profondamente scosso anche il regista e sceneggiatore del film, Kerry Mondragón. Greene si era costruito negli anni Novanta una solida reputazione come interprete di personaggi oscuri e disturbanti. Indimenticabile il ruolo di Zed, la guardia sadica e serial killer in “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino (1994), così come quello del crudele gangster Dorian Tyrell in “The Mask – Da zero a mito” (1994), accanto a Jim Carrey e Cameron Diaz, considerato da molti il suo miglior lavoro. Nonostante la fama di attore difficile, Edwards lo ha descritto come un perfezionista capace di dare tutto se stesso a ogni interpretazione. Nel corso della sua carriera ha lavorato con alcuni dei più importanti registi e attori di Hollywood, collezionando circa 95 crediti tra cinema e televisione. Tra i titoli più noti figurano anche “I soliti sospetti”, “Trappola sulle Montagne Rocciose”, “La moglie di un uomo ricco”, “Fine della corsa”, “Congiura mortale”, “Laws of Gravity”, “Clean”, “Shaven”, “Blue Streak” e “Training Day”. L'articolo È morto Peter Greene, l’attore è stato trovato senza vita nel suo appartamento. Era il cattivo di “Pulp Fiction” e “The Mask – Da zero a mito” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Wenne Alton Davis è morta: è stata stata investita da un’auto mentre attraversava la strada a New York. Era l’attrice di “La fantastica signora Maisel”
L’attrice Wenne Alton Davis è morta a 60 anni, lunedì 8 dicembre, dopo essere stata investita da un’auto mentre attraversava la strada a New York. L’incidente le ha causato “gravi traumi alla testa e al corpo”, ha riferito la polizia a People. Wenne Alton Davis era nota per la sua apparizione come poliziotta in un episodio della quinta stagione di “The Marvelous Mrs. Maisel” su Amazon Prime. Secondo la polizia di New York, una Cadillac XT6 nera del 2023, guidata da un uomo di 61 anni, stava svoltando a sinistra all’incrocio tra West 53rd Street e Broadway a Midtown Manhattan quando ha investito la Davis. “La Davis ha riportato gravi traumi alla testa e al corpo. – ha detto la polizia – I soccorsi sono intervenuti e l’hanno trasportata al Mount Sinai West, dove è stato dichiarato il decesso. L’autista della Cadillac XT6 del 2023 è rimasto sul posto e non è rimasto ferito a seguito dell’incidente. Al momento non ci sono arresti e le indagini sono ancora in corso da parte della Squadra Investigativa Collisioni del Distretto Stradale della Polizia di New York“. La Davis era nota per il suo ruolo nella quinta stagione della serie di successo di Amazon Prime, “La fantastica signora Maisel”, in cui interpretava un’agente di polizia. L’episodio, andato in onda nel 2023, ha segnato la sua ultima apparizione sullo schermo. L'articolo Wenne Alton Davis è morta: è stata stata investita da un’auto mentre attraversava la strada a New York. Era l’attrice di “La fantastica signora Maisel” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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È morto Cary-Hiroyuki Tagawa, l’attore de “L’ultimo imperatore” e “Mortal kombat”
Il mondo del cinema dice addio a Cary-Hiroyuki Tagawa. Mercoledì 4 dicembre l’attore nato in Giappone è morto a Santa Barbara, negli Usa, all’età di 75 anni. Protagonista di film entrati nella storia del cinema come “Mortal Kombat” e “Pearl Harbor“, Tagawa ha fatto parte del cast de “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, vincitore di ben 9 statuette agli Oscar del 1988. La notizia della morte dell’attore, causata dalle complicazioni successive a un ictus, è stata confermata a USA Today dalla portavoce del giapponese Penny Vizcarra. Tagawa lascia la moglie Sally, i tre figli Calen, Brynne e Cana, e i due nipoti River e Thea Clayton. LE ARTI MARZIALI E IL TEATRO La carriera nel mondo del cinema di Cary-Hiroyui Tagawa è iniziata con un corso di recitazione alla Duarte high school, in California. L’attore ha poi frequentato l’University of Southern California, dove ha iniziato il suo percorso nel karate giapponese. Per migliorare le sue doti nelle arti marziali, al termine degli studi Tagawa è tornato nel paese natio per frequentare la più prestigiosa associazione di karate del Giappone. La sua abilità negli sport di contatto gli è tornata utile nel 1991, quando Cary-Hiroyuki ha recitato in “Showdown in Little Tokyo,” con Brandon Lee e Dolph Lundgren. Il suo ultimo ruolo da attore risale al 2015, nel film “The Man in the High Castle”. L'articolo È morto Cary-Hiroyuki Tagawa, l’attore de “L’ultimo imperatore” e “Mortal kombat” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Ho vissuto 15 anni in una setta. Una sorta di abuso psicologico mascherato da una misoginia latente”: la confessione choc di Glenn Close
È una delle attrici più brave e iconiche di Hollywood. Ma pochi sanno che dietro l’infanzia di Glenn Close si celano momenti difficili, come lei stessa ha ammesso in una intervista The Guardian. La Close ha rivelato, infatti, di aver vissuto per un periodo della sua vita in una setta: “È assurdo che ciò che accade in un certo momento della tua infanzia rimanga proprio qui dentro di te“. In particolare l’attrice si riferisce al movimento cristiano Riarmo Morale (MRA) è stato un movimento morale e spirituale internazionale che, nel 1938, fondato dal Gruppo di Oxford del ministro americano Frank Buchman. Buchman ha guidato l’MRA per 23 anni, fino alla sua morte nel 1961. Nel 2001, il movimento è stato ribattezzato Iniziative per il Cambiamento. L’attrice lo bolla come “una sorta di abuso psicologico mascherato da una misoginia latente”. Negli Anni 50 il trasferimento in Svizzera per aderire al Riarmo Morale (MRA) e rimanerci 15 anni. “Questo gruppo ha avuto un profondo impatto su ognuno di noi. – ha affermato Glenn Close – Mentre cercavamo di salvare il mondo, lottavamo per sopravvivere alle pressioni di una cultura che dettava ogni nostra mossa. I nostri vestiti, il nostro comportamento e ogni nostra parola. Essendo facilmente influenzabile, volevo compiacere ed essere accettata. Così sono diventata una brava soldatina, negando i sentimenti fragili che provavo verso me stessa per il bene superiore del gruppo. E ancora: “Ciò che mi ha sostenuta è il paesaggio della mia infanzia, che diventa il tuo DNA. Uno dei miei primi ricordi è quello di essere stata nella fattoria di mio nonno nell’entroterra di Greenwich, che all’epoca era molto bucolica. Ed ero solo una bambina selvaggia. Il mio intestino ha bisogno della natura”. A 22 anni la Close torna in America per iscriversi all’Università ma l’impatto col mondo reale non è stato facile: “Ho consultato uno specialista in traumi infantili. Ti dici: ‘Non sono stata picchiata, non sono stata lasciata morire di fame, né buttata in mezzo alla strada’. Ma questa manipolazione mentale ti distrugge. Ti distrugge. Perdi ogni individualità, a parte quella che ti è stata imposta Immaginate di essere giovani e di dover confessare le vostre malefatte a qualcuno, solo per essere all’altezza delle aspettative. È un profondo sentimento di umiliazione e degradazione, e una terribile fonte di trauma”. Buchman e l’MRA sono stati criticati per le opinioni su Hitler, il nazismo e il fascismo. Nel 1951, la Chiesa cattolica ha ordinato ai suoi membri di non aderire all’MRA perché sosteneva “l’eresia dell’illuminismo”. L'articolo “Ho vissuto 15 anni in una setta. Una sorta di abuso psicologico mascherato da una misoginia latente”: la confessione choc di Glenn Close proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Tre milioni di dollari per il cappello della strega del Mago di Oz: “È uno dei pochi esemplari sopravvissuti del suo genere”. L’asta a dicembre
Tre milioni di dollari per il cappello della strega del Mago di Oz. Dollaro più dollaro meno, questa è la stima degli esperti del settore per la vendita all’asta dell’iconico cappello nero indossato dalla Strega Cattiva nel film del 1939, Il Mago di Oz. Sarà Heritage Auctions ad ospitare la vendita il 9 dicembre prossimo, asta che comprenderà anche altri cimeli del mondo dello spettacolo, come una foto autografata diWalt Disney e una bozza di sceneggiatura dattiloscritta in carbone del film Scarface del 1983. Il cappello, indossato sul set nel ’39 dall’attrice Margaret Hamilton, che ha interpretato la Strega Cattiva dell’Ovest, ha un’offerta iniziale di 100.000 dollari, ma le stime sono quelle dell’impennata oltre i 3 milioni. Secondo l’elenco dell’asta “il cappello vintage originale disegnato da Adrian è realizzato in lana nera con un’ampia tesa rinforzata da un cerchio interno in metallo”. Il copricapo a forma di cono è alto più di 30 centimetri ed è inclinato all’indietro per creare la silhouette distintiva del personaggio. Come ricorda People “il cappello è uno dei pochi esemplari sopravvissuti del suo genere e si distingue per il suo originale cinturino elastico da 22 pollici utilizzato per fissare il cappello alla testa di Hamilton durante le indimenticabili sequenze di volo”. Un altro cappello della Strega Cattiva indossato nel film è stato venduto da Heritage Auctions il 7 dicembre 2024 raggiungendo la cifra record di 2,93 milioni di dollari. Da Heritage fanno sapere che il cappello “mostra i segni prevedibili dell’età e dell’usura di produzione” e che fu originariamente acquistato nel 1970 direttamente da David Weisz, proprietario della David Weisz Co., che quell’anno organizzò la leggendaria asta MGM. L’anno scorso Heritage ha venduto le iconiche scarpette rosso rubino indossate da Judy Garland nel film per 28 milioni di dollari. L'articolo Tre milioni di dollari per il cappello della strega del Mago di Oz: “È uno dei pochi esemplari sopravvissuti del suo genere”. L’asta a dicembre proviene da Il Fatto Quotidiano.
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