Forest Lodge è al centro di una polemica “reale”. A novembre i principi del
Galles, William e Kate, hanno trasferito la loro residenza nella tenuta di
proprietà di re Carlo. Come riporta The Mirror, la coppia non è stata accolta
con piacere dai residenti, la cui vita è cambiata dall’arrivo della famiglia
britannica. “Due famiglie che vivevano nelle immediate vicinanze della proprietà
hanno dovuto lasciare le loro case“ ha raccontato un cittadino della zona dopo
il terremoto causato dall’arrivo di William e Kate.
Col passare del tempo, gli abitanti che vivono nella zona del parco di Windsor
hanno visto ridurre gli spazi comuni, come la zona degli esercizi commerciali e
parte del parco. A nulla sono valse le proteste. La sicurezza del principe e
della principessa è la priorità. Come raccontato dagli inquilini della zona,
sono stati intrapresi importanti lavori di sicurezza tra cui “l’installazione di
nuove telecamere di sorveglianza, barriere alte e modifiche strutturali per
proteggere la vasta tenuta di circa 150 ettari situata nel Windsor Great Park “.
UNA VITA SCONVOLTA
Tina, una residente di Forest Lodge, ha rilasciato alcune dichiarazioni a The
Mirror. La donna ha raccontato che, colte dalla sorpresa, “alcune persone hanno
persino pianto“. E ancora: “È chiaramente un atto egoistico chiudere un’area
così vasta di terreno pubblico, accettare lo sfollamento di altre famiglie e
aumentare la spesa pubblica affinché possano avere un’adeguata sicurezza in
un’area che in precedenza non aveva protezione da parte della polizia”. Dunque
il cambiamento della vita nella zona è stato drastico. Tina ha criticato i reali
dicendo che non comprende come William e Kate non abbiano pensato a tutte le
modifiche che il loro trasferimento a Forest Lodge avrebbe comportato a chi, in
quel quartiere, vive da anni.
L'articolo “Le persone hanno persino pianto. Due famiglie che vivevano vicino
alla proprietà hanno dovuto lasciare la loro casa”, i vicini di casa di William
e Kate infuriati con i reali dopo il trasferimento a Forest Lodge proviene da Il
Fatto Quotidiano.
Tag - Kate Middleton
“Nel suo cuore, il Natale parla d’amore prendendo forma nei modi più semplici ed
umani”. Con questo messaggio, Kate Middleton ha invitato i suoi 1.600 ospiti a
partecipare alla quinta edizione del Together at Christmas. La cerimonia dei
canti natalizi, che si tiene tradizionalmente nell’abbazia di Westminster, è la
festa che la principessa del Galles dedica ai suoi sudditi selezionando
accuratamente gli invitati, tra vip e personaggi meritevoli, che si sono
distinti per il loro impegno per la comunità.
Ma sopratutto, come ha raccontato lei stessa a chi l’ha salutata, per la sua
famiglia ed i suoi bambini “è diventata una tradizione che li emoziona tanto”.
Stretta in un cappotto verde scuro, che aveva già indossato a Dublino nel 2020,
questa volta arricchito da un collo in eco pelliccia più scuro, la principessa
del Galles è andata ad accogliere la sua famiglia che l’ha raggiunta dopo averle
lasciato tutta la scena per incontrare il pubblico da sola. Questa è stata la
prima reunion publica dei Wales dopo i festeggiamenti per re Carlo III al
Trooping the Colours di giugno. Come sempre, nulla è stato lasciato al caso.
Kate, sotto al cappotto, lasciava comparire una lunga gonna in tartan di Miu Miu
impreziosita da piccoli cristalli luminosi, rigorosamente rossa per sposarsi con
il blu navy scelto per i maschi di casa, William, George e Louis e la piccola
Charlotte che ha aggiunto il tocco di bianco nel suo colletto, per racchiudere
tutti colori della Union Jack. Così come vuole tradizione e protocollo per la
famiglia reale di domani.
Nonostante i principi del Galles avessero appena salutato il presidente tedesco
Steinmeier ricevuto a Windsor per la sua visita di stato fatta con tutti gli
onori, le sfilate e il banchetto serale, Kate è apparsa raggiante venerdì
pomeriggio, illuminata dai suoi costosissimi orecchini da quasi 13.000 euro
disegnati per lei da Robinson Pelham, lo stesso che realizzò i gioielli di
diamanti indossati per le nozze. Molti gli ospiti vip presenti per l’occasione:
da Kate Winslet, in tailleur pantalone rosso che, durante le cerimonia, ha letto
un messaggio scritto di suo pugno e dedicato al tema scelto per l’edizione di
quest’anno: l’amore, in tutte le sue forme e declinazioni.
Nel coro era presente anche Katie Melua, la giovane cantate rimasta lontana
dalle scene per un pò per problemi legati alla sua salute mentale e con lei Dan
Smith, Griff e i Fisherman’s Friends.
Ma c’era anche l’attore canadese Eugene Levy, colui che dopo aver visitato il
castello di Windsor con il principe William ed il suo amato cane Orla, lo ha
intervistato anche davanti ad una birra e un cider nel pub. Scene inedite
riprese dalle telecamere della serie The Reluctant Traveler, nelle quali,
l’erede al trono, per la prima volta aveva dato voce a emozioni e progetti mai
resi pubblici fino a quel momento, compresa l’intenzione di cambiare il passo e
lo stile della monarchia per seguire il corso dei tempi. “E’ un piacere
conoscerti” lo ha accolto Kate scherzando con lui. “Tu consoci mio marito molto
bene adesso. Spero che si sia preso cura di te, e hai conosciuto anche il nostro
cane” ha sorriso la principessa. “Io parlo con i cani – ha risposto lui
scherzoso – e i biscotti aiutano. E’ stato un giorno indimenticabile, questo è
certo”.
Presenti anche l’attore Chiwetel Ejiofor di Love Actually e l’attrice Hannah
Waddingham, che ha recitato in Ted Lasso, e ha regalato un fuoriprogramma perchè
la sua prestazione canora è stata cancellata all’ultimo minuto per problemi alle
corde vocali.
Ma questo non ha rovinato la festa, come hanno evitato accuratamente di farlo le
cugine Beatrice ed Eugenie, invitate da Kate a partecipare ma che hanno
preferito declinare per evitare speculazioni o distrazioni legate alle vicende
che hanno buttato i loro genitori Andrea e Sarah Ferguson in pasto ai media e al
biasimo generale per la loro relazione con il pedofilo americano Jeffrey
Epstein. Erano invece in prima linea Zara Tindall ed il marito Mike e tante
campionesse dello sport femminile britannico come quelle del rugby e del calcio.
La duchessa di Edimburgo, Carol e Michael Middleton, i genitori di Kate ed il
fratello James con la moglie. Tutti gli ospiti sono stati scaldati da una
cioccolata calda prima di lasciare l’abbazia travolti da una pioggia battente
che non ha ferrato nemmeno Jack Mortimer, 102 anni, veterano del D Day che non
ha voluto mancare alla festa.
L'articolo “Nel suo cuore, il Natale parla d’amore”: il messaggio di Kate
Middleton alla festa nell’abbazia di Westminster con i figli e gli amici vip
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Alla fine è sempre solo una questione di soldi. Andrea Windsor-Mountbatten,
defraudato di titoli ed onori, rivendica i suoi diritti e vuole sterline, tante.
Re Carlo III non riesce a sbarazzarsi del fratello che, prima o poi, lascerà il
Royal Lodge, ma intanto continua ad occupare l’attenzione dei sudditi e le
pagine dei giornali. Le ultime notizie, circa la sua partenza dalla magione di
decine di stanze nella quale ha vissuto gli ultimi vent’anni senza pagare
l’affitto, riguarderebbero il braccio di ferro ingaggiato con il sovrano per
avere i soldi che gli sarebbero spettati qualora avesse lasciato la residenza
anzitempo. Il capitolare della situazione che ha gettato nel fango l’ex
principe, sempre più coinvolto nello scandalo legato all’amico e pedofilo
americano Jeffrey Epstein, ha accelerato i tempi costringendolo a lasciare la
sua casa a Windsor prima della scadenza dei termini. Andrea avrebbe diritto ad
una compensazione di 500.000 sterline per questo, che, però, pare non vedrà mai.
La rete inglese ITV, nella serata di martedì, dedicava servizi televisivi alla
descrizione di una magione che verserebbe in condizioni pessime dopo la
prolungata e poco accorta, presenza di Andrea e della ex moglie Sarah Ferguson.
Nessuna manutenzione, nessuna cura: “fatiscente”. Dalla sua, il fratello del re
avrebbe ancora diritto a restare e ad organizzare il suo trasloco con tutta
calma perchè il contratto gli garantirebbe 12 mesi di tempo per andarsene in
caso di recessione anticipata. Ma quanto ai soldi, con ogni probabilità,
verranno trattenuti come forma di risarcimento per le spese che occorrerà
sostenere per ripristinare la decenza in quelle stanze piene di storia, che
hanno allietato gli anni da vedova della Regina Madre, dopo che quella era stata
la casa della sua famiglia quando Elisabetta era ancora una giovanissima
principessa.
La proprietà del Royal Lodge è nelle mani del Crown Estate, ecco perché il
Tesoro ora vuole vederci chiaro e lancerà presto una indagine pubblica per fare
luce sugli accordi stabiliti con la famiglia reale e relativi all’uso delle sue
proprietà.
Il mancato pagamento dell’affitto da parte di Andrea, infatti, sarebbe proprio
sancito dal contratto che si limita a chiedere al fratello di re Carlo III il
pagamento di un “peppercorn”, un grano di pepe. Minuzie, nulla. Ma questa non
sarebbe l’unica residenza ad offrire un tale vantaggio ai Windsor, recando così
gravi danni erariali allo stato che non incassa il vero valore delle residenze
dei reali. Anche l’Adelaide Cottage, quello nel quale Kate e William hanno
vissuto negli ultimi anni, sarà sottoposto ad esame, perchè anche quella tenuta
appartiene al Crown Estate, esattamente come il Forest Lodge nel quale si sono
appena trasferiti con un accordo di 20 ed un affitto “in linea con i parametri
del mercato”. La famiglia reale, nel 2011, ha rinunciato ad avere l’appannaggio
sui suoi beni che fu garantito a re Giorgio III dopo che finì in bancarotta e
decise di consegnare allo stato i possedimenti della corona per avere in cambio
uno “stipendio”. I Windsor hanno deciso di ricevere una quota dei profitti
ottenuti dalle rendite delle proprietà che gli appartengono, ormai solo
nominalmente, ma che sono diventate beni del demanio.
L’incremento progressivo di quei profitti, arrivato nell’ultimo anno al 53%,
così come denunciato dal libro dell’ex ministro Norman Baker (Royal Mine,
National Dept) avrebbe portato la famiglia reale a diventare un costo da 150
milioni di euro l’anno per i contribuenti.
L’unica luce ad allietare le pene del re arriva dai nipoti e dalla nuora Kate
Middleton che si appresta ad illuminare il Natale di Westminster con il classico
appuntamento Together at Chistmas Carol che si terrà il 5 dicembre, mentre, da
mamma molto presente, sta organizzando una sorpresa per i tre piccoli di casa.
George, Charlotte e Louis, infatti, saranno presto ospiti al Savoy, lo storico
teatro sullo Strand di Londra, per assistere allo spettacolo dell’anno:
Paddington.
Il musical dedicato all’orsetto più amato dai bambini, che ebbe l’onore di
condividere i suoi sandwich alla marmellata seduto per un Afternoon tea con la
regina Elisabetta II, sarà il regalo di natale inaspettato per i principini
tanto amati da nonno Carlo III che, almeno nel futuro, vede una speranza per la
sua tanto bistrattata corona.
L'articolo “Re Carlo non riesce a sbarazzarsi del fratello: Andrea vuole 500
mila sterline per lasciare il Royal Lodge. Kate Middleton? Sta preparando una
sorpresa per Natale”: i retroscena proviene da Il Fatto Quotidiano.
Carlo è il re, la tenuta è sua e dunque può fare come gli pare, anche costruire
a Sandringham un’enorme vasca piena di letame liquido. Perfino a rischio di
affliggere chi abita nei dintorni con il tanfo dei liquami. Senonché, ironia
della sorte, uno dei vicini più prossimi, non solo ‘geograficamente’ ma anche
per la parentela, è il figlio William, che ha casa a solo un chilometro dal
punto dove verrà costruito il bacino di contenimento. Il primogenito del
sovrano, la moglie Kate e i tre figli, pur abituati all’odore di campagna, non
saranno proprio contenti del progetto che prevede lo stoccaggio di oltre 9
milioni e mezzo di litri di letame liquido a un soffio da Anmer Hall, la loro
residenza di campagna nella proprietà georgiana donata a Charles dalla regina
Elisabetta II.
IL PROGETTO DEL RE: UN CACINO DA 9,5 MILIONI DI LITRI
I dettagli dell’iniziativa, emersi dai documenti di pianificazione presentati al
King’s Lynn and West Norfolk Borough Council, confermano l’entità del progetto.
Re Carlo intende realizzare un enorme bacino di contenimento per immagazzinare
oltre 9,5 milioni di litri di letame liquido. L’obiettivo è nobile: il liquame
sarà successivamente utilizzato come fertilizzante organico nei suoi campi nel
Norfolk settentrionale, in linea con l’impegno del sovrano per l’agricoltura
sostenibile. Tuttavia, la scala del progetto è imponente: la struttura, che
sorgerebbe molto vicino alla residenza di William, è grande quanto quattro
piscine olimpioniche.
LA PUZZA CHE MINACCIA WILLIAM E KATE
L’entusiasmo del Re per il biologico si scontra con il potenziale impatto sulla
vita dei suoi vicini, incluso il futuro erede al trono. La fonte ha ribadito al
Daily Mail la preoccupazione diffusa: “Siamo tutti abituati agli odori di
fattoria qui intorno, ma questo invaso sarà enorme. Tutti temono che creerà un
tanfo tremendo“. Il Principe William e Kate Middleton, pur avendo trasferito la
loro residenza principale a Forest Lodge a Windsor, continuano a utilizzare
Anmer Hall, la loro casa di campagna a Sandringham, soprattutto durante il
periodo natalizio, quando l’intera famiglia reale si riunisce nella tenuta per
festeggiare insieme. Il consigliere della contea Stuart Dark ha manifestato il
suo dissenso, suggerendo che la realizzazione della vasca potrebbe essere
respinta o approvata solo a condizioni molto più stringenti.
L'articolo “Re Carlo sta per costruire un’enorme vasca di letame vicino alla
casa di William e Kate, ci sarà un tanfo tremendo”: la rivelazione del Daily
Mail proviene da Il Fatto Quotidiano.
Carlo III prepara le valige perchè, salute permettendo, il prossimo aprile andrà
in America per una visita di stato che Trump ha voluto, fortemente. Con l’onestà
intellettuale di chi accetta il corso dei tempi, il sovrano britannico è stato
invitato a festeggiare i 250 anni di indipendenza degli Stati Uniti dalla Corona
britannica. “Re Giorgio III, il mio trisavolo, non risparmiava le sue parole
quando parlava dei rivoluzionari” aveva scandito il sovrano 77enne a Windsor,
nel salone delle feste, durante il banchetto solenne allestito in settembre per
la seconda (eccezionale) visita di stato del presidente Donald Trump in
Inghilterra. Quello stesso antenato dovette accettare la condanna della storia,
che lo relegò ai margini per la sua “pazzia” salvo poi scoprire che soffriva di
un disturbo bipolare e giudicandolo duramente perchè aveva perso un pezzo di
impero, sconfitto da quei rivoluzionari americani che volevano l’indipendenza
dalla Gran Bretagna. Digeriti i fatti dell’epoca, fu Elisabetta II l’ultima
regnante ad accettare tre inviti per una visita di stato in America, nel 1957,
nel 1976 e nel 1991. Le cronache ricordano che durante i suoi 70 anni di regno
incontrò tutti gli inquilini della Casa Bianca da quando c’era Eisenhower,
tranne uno, Lyndon B. Johnson. Lei aveva una “relazione speciale” con quel
paese, ma è stato le stesso Trump al cospetto di suo figlio Carlo III a
sottolineare che quel termine “difficilmente rende giustizia al rapporto tra gli
alleati transatlantici”.
Lo stesso presidente non ha mai mancato di sottolineare l’orgoglio per le sue
origini scozzesi e la simpatia per la “Scottish nanny” che lo aveva cresciuto.
Insomma, quello che si prepara è uno scambio di favori e di pomposità al quale
Carlo III dovrà continuare a sottoporsi, se la sua salute gli consentirà un
viaggio oltreoceano mentre prosegue le sue cure per il cancro, diagnosticato nel
2024 e dal quale non è mai guarito. E’ questa la più grande ombra sul progetto
ambizioso di continuare a svolgere tutti i suoi doveri di capo dello stato
britannico esercitando il suo soft power; lo stesso che gli ha permesso di
parlare chiaramente davanti a Trump, mentre gli serviva un banchetto reale nel
castello delle favole. L’impegno contro le forze della tirannia, che per Trump,
di fatto, sono considerati amici, il sostegno indiscriminato verso l’Ucraina e
per la difesa dell’ambiente: il re, lo scorso settembre, aveva messo nel menu
tutti i temi cari a sé stesso e al suo paese, compresi quelli sui quali i “due
versi della stessa poesia” cambiano decisamente tono. Lui, però, con la sua
corona in testa ed il fascino che esercita nell’immaginario di The Donald, ha
potuto permetterselo regalando al Regno Unito qualche piccola deroga nella
guerra dei dazi che il presidente americano ha lanciato contro il resto del
mondo. E sono ancora tante le questioni sul tavolo per i due alleati, a rendere
questo invito recapitato a Buckingham Palace davvero irrinunciabile. Kate e
William fanno parte del pacchetto di suggestioni.
Prova ne fu la reazione di Trump, quando, seduto accanto alla principessa del
Galles, splendida in oro, non ha resistito a rendere pubblico il suo
apprezzamento per una figura “così radiosa ed in buona salute”. Un tocco di
schiettezza Yankee che avrà fatto impallidire la sobrietà British di Kate e dei
presenti.
Ma i principi del Galles sono un altro asso nella manica per gli inglesi nel
tentativo di ammorbidire Trump che, già a Parigi, durante le cerimonie di
riapertura di Notre Dame dopo il devastante incendio, si era intrattenuto con
l’erede al trono per lodarlo apertamente. Ecco, la stessa simpatia non è mai
stata riservata a quell’altro ramo della famiglia reale che ha scelto proprio
gli Stati Uniti per ricominciare una nuova vita, tenendosi stretto il ducato
britannico.
I Sussex non sono mai piaciuti a Trump che aveva minacciato di rispedire a casa
Harry dopo le rivelazioni contenute nel suo libro biografico, Il Minore, circa
l’uso di droghe non ammesso in America per ottenere il visto a rimanere. Ma poi,
forse ammorbidito dalle pressioni di un padre malato e di buon cuore, il
presidente aveva posato le armi limitandosi a compatire il figliol prodigo della
casa reale. “Lo lascio perdere – disse – ha già abbastanza problemi con sua
moglie. Lei è terribile”.
Secondo fonti americane, i due difficilmente compariranno sulla lista degli
invitati, mentre William Kate parteciperanno ai festeggiamenti per il 4 Luglio.
L'articolo “Se la salute regge, andrò”: Trump invita Re Carlo e Camilla ma anche
William e Kate alla Casa Bianca, il grande viaggio dei Windsor in America
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Kate Middleton ha tenuto il suo primo discorso pubblico dalla diagnosi di cancro
arrivata nel marzo del 2024. La principessa del Galles, la cui malattia è oggi
in remissione, ha parlato al Future Workforce Summit, che riunisce i top manager
della City di Londra, parlando del Centre for Early Childhood, una fondazione
della corona, creata da Kate nel 2021, che promuove la consapevolezza e l’azione
sullo straordinario impatto dei primi anni di vita al fine di trasformare la
società per il futuro.
La principessa ha parlato dell’amore come “primo ed essenziale legame” che viene
creato, sottolineando l’importanza che questo ha fin dalla primissima infanzia.
“Credo nel restituire dignità al silenzioso e spesso invisibile lavoro di chi si
prende cura”, ha aggiunto Kate Middleton cercando di sensibilizzare anche i
manager presenti.
L'articolo Il primo discorso pubblico di Kate Middleton dopo la diagnosi di
cancro: “L’amore è il legame più forte” – Video proviene da Il Fatto Quotidiano.