Il 14 novembre Juliet Turner, 29 anni, ecologa ed biologa evolutiva
all’Università di Oxford, annuncia su X di aver superato la sua viva (l’esame
orale per il dottorato) con un post semplice e gioioso e una foto che la ritrae
sorridente sullo sfondo del suo college: “I passed my viva exam! After 4 years
of research, I successfully defended my thesis. You can call me Doctor” (Ho
superato la viva! Dopo circa 4 anni di ricerca, ho difeso con successo la mia
tesi. Potete chiamarmi dottoressa). La tesi, intitolata “Evolution of
cooperation and division of labour in insects” (Evoluzione della cooperazione e
della divisione del lavoro negli insetti), esplora i meccanismi della socialità
negli insetti, un campo con applicazioni in biologia cellulare, robotica swarm,
economia e persino oncologia, come ha chiarito Turner in risposte successive ai
critici. Non si tratta di un lavoro astratto: gli insetti, che rappresentano
oltre il 90% delle specie animali, sono cruciali per gli ecosistemi terrestri, e
lo studio della loro cooperazione documenta transizioni evolutive fondamentali.
Il post raccoglie complimenti da colleghi e amici, ma passa sostanzialmente
inosservato. Fino al giorno dopo, il 15 novembre, quando viene ripreso da
Richard Cooper, 52 anni, imprenditore canadese e autore di The Unplugged Alpha
(2020), un manuale red-pill che elenca 21 “red flags” femminili da evitare, tra
cui l’istruzione avanzata, vista come predittore di divorzio e scarsa
“sposabilità”, e The Top Shelf Man, una sorta di manuale per uomini sedicenti
Alfa. Cooper, con 225.000 follower su X e 1,2 milioni su YouTube, quota la foto
di Turner con il commento “Just look at the degree on that chick. No man ever“
(Guarda che laurea ha quella tipa. Nessun uomo, mai), accompagnata da uno
screenshot. Il tweet, con oltre 19 milioni di visualizzazioni, 3.700 like e
2.100 quote, prova a ridurre un dottorato a un attributo irrilevante per
l’attrattività femminile. Niente di nuovo, per chi conosce la retorica della
“manosfera“, l’ecosistema online maschi frustrati che vede il femminismo e i
successi femminili come minacce al patriarcato e alla propria identità.
È solo l’ultima provocazione di Cooper, che da questi exploits guadagna: nel
2020 aveva definito “disgustosi” gli addominali femminili, commentando “Non è
quello che vogliono gli uomini“, e scatenando una tempesta social simile; nel
2019 aveva elencato “sei modi per tenere un uomo”, enfatizzando ruoli e
stereotipi medievali, per cui le donne sono desiderabili solo se ignoranti e
ventenni. Ma stavolta, il tweet ha innescato una reazione a catena.
Le prime risposte sono state un torrente di misoginia. Utenti della manosfera,
spesso già seguaci di Cooper, hanno attaccato Turner con insulti coordinati:
“PhD = Pretty huge Divorce risk” (Dottorato = rischio divorzio enorme), “Dopo i
30 è dottoressa ma single con tre gatti”, “Hai speso 100.000 sterline per morire
sola. Altri hanno indentificato il suo profilo su ResearchGate, lasciando
recensioni sarcastiche come “Speriamo che almeno sappia cucinare” o deridendo la
tesi “su inutili formiche” le sue applicazioni reali. Sono emerse minacce
esplicite di violenza sessuale, con almeno 40-50 account segnalati, tanto che la
polizia di Oxfordshire ha aperto un’indagine per harassment online. È una furia
e una violenza che riflettono l’ansia principale della manosfera: l’istruzione
femminile, che nel Regno Unito vede le donne al 57,3% degli iscritti
universitari (dati UCAS 2025) e al 41% delle laureate STEM, è percepita come un
attacco allo status maschile, un effetto perverso del femminismo che rende le
donne “meno femminili” e “infelici”.
Ma la grande sorpresa è venuta dalla reazione femminile. Le donne hanno
trasformato l’insulto in celebrazione dei loro successi. Dal 16 novembre è
esploso l’hashtag #DegreeOnThatChick: migliaia di post con foto di lauree (dai
diplomi delle superiori ai master e dottorati), ribaltando la frase in senso
positivo. Leggerli è una fonte di ispirazione. “Just look at the degree on that
chick – said my husband while crying” (Detto da mio marito mentre piangeva), “E
sono pure primaria di chirurgia”, “Due lauree e, al lavoro sulla terza”.
Giovanissime, donne più mature, rifugiate che postano storie di incredibile
perseveranza e straordinario successo. Un trend globale, con testimonianze in
inglese, francese, spagnolo, indonesiano e decine di migliaia di video online,
tanto che Yahoo lo definisce il miglior trend internet degli ultimi tempi.
La platea maschile si è divisa nettamente. I fedelissimi di Cooper hanno
scatenato tutto il loro odio: “State dimostrando il mio punto: ego smisurato e
zero anello al dito”. “Postate la pergamena ma non il numero di figli”, o “È
sulle formiche, non medicina o ingegneria”. Questi commenti insistono sul trope
del “wall” (il muro oltre i 30 anni oltre il quale una donna non troverà mai una
relazione stabile, a causa della perdita di potenziale sessuale) e attaccano il
femminismo come causa della crisi della coppia.
Ma un fronte più ampio ha difeso Turner: “Mia moglie ha due lauree e una
carriera di decenni – non ascoltate questi tipi”, “Mia moglie ha due master ed è
la donna più sexy che conosca”, “Il QI si eredita dalla madre – congratulazioni,
dottoressa!”. Molti hanno ribaltato il messaggio iniziale: “Just look at the
degree on that guy – No woman ever”, o elogiato padri che piangono di emozione
ed orgoglio alla laurea delle figlie. Su Reddit r/exredpill, ex-redpiller, cioè
quelli che erano come lui e si sono evoluti, criticano Cooper come “mercante di
insicurezze”.
Le neo dottoressa ha risposto con umorismo: “Quello che è successo sarebbe
devastante se avessi presso il PhD per impressionare tipi come lui… Per fortuna
non è così, quindi rido”.
I suoi follower sono passati da 4.800 a oltre 70.000; la tesi (non ancora
pubblicata) ha attirato interesse, con dipartimenti che la contattano per
collaborazioni. Intanto Cooper si è, apparentemente, scavato la fossa: non ha
rimosso il tweet né si è scusato, anzi ha raddoppiato gli attacchi con lo slogan
La verità fa male. Le recensioni dei suoi corsi su Trustpilot sono calate da 4,1
a 1,9 stelle.
L'articolo “La laurea delle donne favorisce i divorzi”: il trend mondiale nato
dall’imprenditore canadese Cooper viene ribaltato (anche) dagli uomini proviene
da Il Fatto Quotidiano.