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“Il mio cane ha capito che se abbaia alla telecamera mi arriva una notifica e gli parlo. Sono combattuto: è carino o straziante?”: il dilemma su Tiktok
Il proprietario di un labrador ha postato un video su Tiktok in cui il cane abbaia alla telecamera quando lui è fuori. L’utente, il cui pseudonimo è “Beau the Labracadabrador” ha raccontato che “Il cane ha capito che se abbaia alla telecamera quando esco, mi viene inviata una notifica e io gli parlo”. Il protagonista della storia ha esposto il suo dilemma: “Sono combattuto tra il trovare questo comportamento super carino o straziante“. Il video ha totalizzato oltre un milione di visualizzazioni e quasi 300 mila like. LA REAZIONE DEGLI ISCRITTI Su Tiktok il video che ritrae Beau davanti alla telecamera ha spopolato. Gli utenti hanno commentato le immagini scrivendo: “Mi si spezza il cuore, il cucciolo sente la tua mancanza“. Un altro iscritto alla piattaforma ha fatto un parallelismo: “È come quando tuo figlio ti chiama a casa per le cose più inutili”. “È così intelligente ad averlo capito. Vorrei che il mio cane sapesse quanto spesso lo controllo, così capirebbe che in realtà non è mai solo perché lo tengo d’occhio tutto il tempo” una terza persona ha lasciato questo commento sotto il popolare video. Il proprietario di Beau vanta oltre 13 mila followers su Tiktok. L’utente pubblica periodicamente video del cane in una serie di situazioni adorabili. > @beau.the.labracadabrador #labracadabrador #labrador #dog #funnydog ♬ original > sound – Beau the Labracadabrador L'articolo “Il mio cane ha capito che se abbaia alla telecamera mi arriva una notifica e gli parlo. Sono combattuto: è carino o straziante?”: il dilemma su Tiktok proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Spaghetti Grinch, la nuova moda culinaria di Natale spopola su Tiktok: la pasta verde diventa virale sul web
Tra panettoni e pandori, in vista del Natale c’è spazio anche per una nuova ricetta: gli spaghetti Grinch. La tiktoker @kayla.younggg ha postato un video in cui ha spiegato come preparare il piatto che prende ispirazione al “nemico” di Babbo Natale. Gli ingredienti sono semplici: spaghetti, colorante alimentare verde e condimenti a scelta. La content creator ha dichiarato di aver preparato questa pasta e di aver fatto felice il bambino con il piatto innovativo. LA PREPARAZIONE Per preparare gli spaghetti Grinch non serve una stella Michelin. Innanzitutto bisogna procurare gli ingredienti: pasta lunga (nel caso della tiktoker gli spaghetti), 20 gocce di colorante alimentare verde, acqua da portare a ebollizione e il sale. Una volta che l’acqua bolle si aggiungono il colorante alimentare e gli spaghetti – da non spezzare – e si attende che la pasta sia pronta. Negli ultimi passaggi si scola la pasta e la si sciacqua con altra acqua colorata di verde per fissare il colore. Lo scorso 7 dicembre Vanessa Bandini ha postato un Titktok in cui ha mostrato il piatto preparato con il figlio. Il bimbo ha arricchito la pasta con una polpetta al sugo a forma di cuore. Insomma per un Natale alternativo in cucina, questo potrebbe essere un ottimo suggerimento. CHI È IL GRINCH Il Grinch, creatura pelosa verde e scontrosa ideata dal Dr. Seuss nel 1957, dimora in solitudine su una montagna. Profondamente insofferente verso il Natale e i festeggiamenti gioiosi, tenta di sabotare le celebrazioni degli abitanti del villaggio sottostante. Tuttavia, grazie all’incontro con una bambina, scopre il vero significato della festività: non semplici doni materiali, ma condivisione e spirito comunitario, intraprendendo così un cammino di redenzione personale. L'articolo Spaghetti Grinch, la nuova moda culinaria di Natale spopola su Tiktok: la pasta verde diventa virale sul web proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Questi sono solo 20 secondi di una tortura durata 45 minuti”: passeggero pubblica su TikTok di un bimbo che piange in aereo, scoppia la polemica
Il bambino piange sull’aereo e il passeggero pensa al rimborso. Un creator di nome Flores ha pubblicato un video su Tiktok in cui ha registrato il pianto del bimbo durante il viaggio. Sul video il signore ha scritto: “Chiediamo il rimborso? Ho ripreso appena 20 secondi di una tortura durata 45 minuti“. Il web si è diviso. Alcuni utenti hanno attaccato l’uomo, accusandolo di poca sensibilità. Altri, invece, si sono schierati dalla parte del passeggero sostenendo che, per quanto sia normale il pianto dei bambini, è comprensibile il suo fastidio. Il video è andato virale sui social, tanto da ottenere 570 mila visualizzazioni e oltre 11 mila commenti solo su Tiktok. “DEVI COMPORTARTI DA ADULTO” Flores ha ricevuto molte critiche. Un utente ha commentato: “Comportati da adulto e ricordati le cuffie la prossima volta”, ricordandogli anche l’esistenza dei jet privati per volare in totale comodità. Un altro iscritto alla piattaforma che il pianto può essere fastidioso ma “È solo un bambino. Santo cielo! La gente è così insensibile. Tutti noi siamo stati bambini e abbiamo pianto a un certo punto”. Tuttavia c’è chi ha difeso l’uomo. Un utente ha scritto: “I commenti danno l’impressione che lui non dovrebbe essere infastidito. È un bambino, lo capiamo. Ma è comunque fastidioso“. > @aquariusboyz_1♬ original sound – Jamil Flores L'articolo “Questi sono solo 20 secondi di una tortura durata 45 minuti”: passeggero pubblica su TikTok di un bimbo che piange in aereo, scoppia la polemica proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Ho cambiato data di nascita a mia figlia perché era troppo vicina a Natale, così ha una giornata dedicata solo a lei. Perché non lo fanno più persone?”: la trovata dell’influencer Indy Clinton fa discutere
“Ho cambiato la data di nascita a mia figlia perché era troppo vicina a Natale”. L’influencer australiana Indy Clinton ha rivelato il suo gesto su Tiktok, dividendo la community. “Perché non lo fanno più persone?” si è chiesta la donna, mamma di tre bambini, raccontando di aver compiuto il gesto per permettere alla figlia di festeggiare il compleanno e il Natale in periodi differenti, così da regalare alla bimba una giornata dedicata esclusivamente a lei. L’australiana ha spiegato che la bambina, essendo piccola, non avrà problemi in futuro dato che, ad oggi, non ha la piena consapevolezza della sua reale data di nascita. LE REGOLE AUSTRALIANE Come stabilito dall’Australian taxation office, una persona può cambiare la propria data di nascita solo qualora si fosse verificato un errore all’anagrafe. Le leggi del paese, infatti, non permettono di modificare il giorno del proprio compleanno senza una documentazione ufficiale della data corretta. IL DUBBIO Poche ore dopo il video controverso, Indy Clinton ha postato un secondo tiktok in cui ha fatto sorgere dubbi riguardo il cambio della data di nascita della figlia più piccola. Nel video l’influencer ha sovrapposto al suo volto il testo “Pov: quando ti accusano di qualcosa che non hai fatto”. La community si è interrogata: il compleanno è stato modificato o era un contenuto scherzoso? Clinton, in precedenza, aveva dichiarato di voler attirare l’attenzione su di sé e, con questo tiktok, ha raggiunto senza dubbio l’obiettivo prefissato. LA COMMUNITY SI DIVIDE I followers di Indy Clinton si sono divisi. Le persone che sono nate a ridosso del 25 dicembre hanno supportato la decisione dell’influencer, mentre le altre persone hanno scritto che il suo gesto potrebbe creare problemi alla bambina in futuro. “Non farlo, Indy quando sarà più grande dovrà compilare dei moduli ufficiali e non saprà quando è il suo compleanno” ha scritto un’utente. Al contrario, un altro iscritto ha commentato “Non solo è un gesto intelligente, ma è davvero dolce e premuroso. Non cambiare mai, Indy, sei una ventata di aria fresca e il livello di autenticità di cui questo mondo ha più bisogno”. > @indyclintonIf you were born close to Christmas and your parents were never > forward thinking like me, I’m so sorry > > > > ♬ original sound – indyclinton L'articolo “Ho cambiato data di nascita a mia figlia perché era troppo vicina a Natale, così ha una giornata dedicata solo a lei. Perché non lo fanno più persone?”: la trovata dell’influencer Indy Clinton fa discutere proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Tutti mi chiamano per un’altra cosa, voi per la lasagna ma mi avete fatto aspettare e ora mi tocca mangiarla ghiacciata”: la polemica di Nonna Silvi a La Volta Buona
“Tutti mi chiamano per un’altra cosa che voi mi dite di non dire e io non dico“. Mercoledì 3 dicembre, la puntata de “La volta buona” è stata segnata da una polemica. Nonna Silvi, vincitrice del premio Tiktok awards come migliore creator italiano del 2025, è stata contattata dal programma per spiegare come preparare la lasagna perfetta. La signora toscana ha iniziato il collegamento con Caterina Balivo, conduttrice del programma, con tono spazientito. “Mi fa parlare?“. Nonna Silvi ha subito puntualizzato: “Cavolfiore nella lasagna? Ce lo mettete voi, io non lo metto”. La star dei social ha proseguito raccontando i procedimenti per preparare il piatto tipico della tradizione culinaria italiana. Alla domanda sui tempi di preparazione la signora ha risposto: “Di solito si può fare con calma, oggi mi avete chiamato voi e ho dovuto fare in fretta. Avrei potuto fare con calma visto che ci siamo collegati a quest’ora e a me tocca mangiare la lasagna ghiacciata“. “ASPETTO DA MEZZ’ORA” Nonna Silvi ha rincarato la dose, dichiarando di aspettare il collegamento da mezz’ora. La signora ha smorzato i toni aggiungendo che “questa volta è andata”. La polemica, però, non è finita lì. La nonna d’Italia, infastidita, si è detta sorpresa del motivo per cui è stata contattata da “La volta buona“. “Non credevo mi chiamaste per le lasagne. Gli altri mi contattano per un altro argomento che voi mi avete detto di non dire e io non dirò”. La conduttrice ha invitato la signora a parlare liberamente sui temi “censurati”. Nonna Silvi ha replicato: “Mi hanno detto di non dirlo, certo non è una cosa illegale”. E infine, ripensandoci, la signora ha esclamato: “Ho vinto il Tiktok Awards. Non ho potuto neanche farvelo vedere”. Alla fine le parti hanno fatto pace e nonna Silvi ha fatto venire l’acquolina in bocca a tutti con la spiegazione della sua lasagna tradizionale. L'articolo “Tutti mi chiamano per un’altra cosa, voi per la lasagna ma mi avete fatto aspettare e ora mi tocca mangiarla ghiacciata”: la polemica di Nonna Silvi a La Volta Buona proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Sono stato in coda per ore all’alba con il gelo per avere una delle borse omaggio del Black Friday. Dicevano che il valore minimo era di 100 euro, ma ecco cosa c’era davvero dentro”: lo sfogo del tiktoker è virale
“Se questo gesto era volto a ricostruire la fiducia, non è riuscito”. Il TikToker Sebastian Regium non ha usato giri di parole per attaccare l’azienda statunitense Target. Lo scorso venerdì 28 novembre il mondo ha celebrato il Black Friday. In vista della giornata di sconti e acquisti frenetici, la catena di grandi magazzini americani ha ingolosito i suoi clienti. Target, infatti, ha reso noto che i primi 100 clienti in fila prima dell’apertura del negozio avrebbero ricevuto una “borsa in omaggio ricca di gadget”. Di queste 100 borse, 10 avrebbero contenuto premi extra dal valore minimo di 99 dollari, tra cui frullatori, asciugacapelli e cuffie Bluetooth. Sebastian Regium ha espresso tutta la sua amarezza a People. Il TikToker si è detto “deluso ma non sorpreso” dal comportamento di Target, per i seguenti omaggi. LA BORSA NON RIPAGA DEL FREDDO IN FILA Regium ha raccontato tutti i momenti precedenti all’apertura delle porte del grande magazzino: “Io e il mio ragazzo eravamo svegli e annoiati, quindi abbiamo deciso di andare a divertirci un po’”. I due sono usciti di casa e si sono diretti verso Target, unendosi alle altre persone in fila. Il freddo si è fatto sentire rapidamente e il TikToker ha raccontato di essere corso a casa per recuperare felpe e coperte per passare la notte sul marciapiede antistate Target. Dopo ore di fila, i presenti hanno finalmente ricevuto la loro borsa omaggio. Una volta aperta l’entusiasmo è stato cancellato dalla delusione. All’interno della bag, infatti, c’erano shampoo secco, elettroliti, carte UNO, Nerds e un prodotto E.L.F. Sebastian si è subito scagliato contro l’azienda, accusandola di aver riempito la borsa con “un mix di articoli casuali avanzati messi insieme”. La star di TikTok ha aggiunto che la sua delusione è legata al fatto che Target sapesse dell’attesa al freddo dei suoi clienti e si sia limitata a riempire la borsa con oggetti di poco conto. LE REAZIONI ONLINE Un gran numero di utenti ha dato ragione a Sebastian Regium. Tra le persone che si sono scagliate contro Target ci sono altri TikToker come Cameron, e Jessica Michelle, con quest’ultima che ha dichiarato di essersi svegliata alle 4.30 solo per trovare lo shampoo Curly Day, caramelle e carte Uno e ha aggiunto che non aveva mai visto “90 facce più deluse”. Sebastian Regium ha affermato a People che la risposta al suo video è stata in gran parte unanime, con molti spettatori che hanno sottolineato come i consumatori stiano perdendo fiducia nei confronti di Target. Nonostante tutto il TikToker ha dichiarato che l’attesa mattutina ha creato un ricordo memorabile e ha concluso definendosi “deluso da Target, ma non sorpreso”. La testata ha già contattato l’azienda per una risposta alle accuse mosse dal TikToker. L'articolo “Sono stato in coda per ore all’alba con il gelo per avere una delle borse omaggio del Black Friday. Dicevano che il valore minimo era di 100 euro, ma ecco cosa c’era davvero dentro”: lo sfogo del tiktoker è virale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Il ragazzo sensibile, colto, ambientalista e femminista: spopola su TikTok (e non solo) il maschio performativo
Su TikTok e nella vita reale si sta imponendo una nuova estetica maschile, ironicamente battezzata “maschio performativo”. Matcha latte in mano, macchina fotografica analogica al collo, tote bag di tela presa al mercatino, Birkenstock Boston, jeans giapponesi cimosati e un libro, meglio se di qualche autrice indipendente come Sally Rooney, sempre bene in vista. È il ragazzo sensibile, colto, ambientalista, femminista. L’ultima evoluzione del maschile che vuole mostrarsi “soft” e lontano dalla mascolinità tossica. Il fenomeno ha già prodotto, da Seattle a Jakarta, vere e proprie “performative male competitions”: raduni di ventenni con baffi sottili, orecchini, vinili rari, musica d’autore nelle cuffiette e dichiarazioni progressiste pronte per essere filmate. Una caricatura? Sì, ma non solo. Perché dietro l’ironia c’è un intero immaginario che sta ridefinendo come i ragazzi vogliono essere percepiti e come le ragazze li guardano. A fare da contraltare, spunta un’altra parola chiave della grammatica sentimentale 2025: mankeeping. Il nome è meno glamour, il problema molto più concreto: uomini che riescono ad aprirsi emotivamente solo con la partner, trasformandola nella loro “amministratrice emotiva”. Due fenomeni speculari, due lati della stessa tensione: l’uomo che appare molto più di quanto senta, e l’uomo che sente solo se qualcuno, di solito la donna, gliene fa da tramite. Secondo Alessandra Salerno, Professoressa in Psicologia Dinamica all’Università di Palermo, esperta in relazioni di coppia e famiglia, questi trend non sono semplici mode. “Rappresentano dinamiche reali, figlie delle trasformazioni più ampie delle relazioni di coppia e della famiglia contemporanea. Il rischio, però, è che sui social diventino etichette e macchiette, semplificando concetti che sono invece profondi e complessi”. Il maschio performativo “è una performance perché spesso il cambiamento non nasce da una riflessione profonda, ma da un bisogno di visibilità e approvazione. In alcuni casi, però, dietro l’apparenza c’è una sensibilità reale” spiega Salerno. Questo modello di uomo è molto richiesto, perché rappresenta un’alternativa positiva rispetto a figure maschili stereotipate o violente, ma porta con sé ambiguità: “Se il comportamento nasce dal bisogno e non dal desiderio, rischia di essere superficiale, poco autentico. Alcuni uomini lo usano persino come strategia per attrarre partner, senza aver interiorizzato un vero cambiamento”. Secondo Salerno, il fenomeno del mankeeping, invece, consegna la gestione emotiva alla partner: lei coordina famiglia, figli, relazioni e quotidiano, mentre lui si limita alla sfera esterna. “Questo può creare uno squilibrio. L’uomo si limita alla sfera esterna, mentre la donna porta il peso della vita emotiva. Questo sovraccarico può generare conflitti e frustrazione” spiega Salerno. “Il mankeeping non è solo un comportamento relazionale, ma anche culturale”, aggiunge. È il riflesso di antiche divisioni di genere: la donna si occupa delle persone, l’uomo delle cose. Anche se molte coppie oggi sperimentano ruoli più intercambiabili, la tradizione continua a lasciare tracce. “Quando la donna assume tutta la gestione emotiva e l’uomo delega, si limita lo sviluppo emotivo maschile e si crea un circolo chiuso nella coppia”. I social hanno amplificato queste dinamiche, fornendo linguaggi accessibili e ironici. “Possono stimolare riflessione, ma rischiano di banalizzare fenomeni complessi. Spesso chi crea contenuti non cerca profondità, e questo appiattisce i cambiamenti reali”, afferma Salerno. L’esposizione costante alla performance può generare imitazione: “Se un giovane vede un ragazzo su TikTok mostrarsi sensibile, può replicarne i gesti senza aver attraversato un cambiamento interiore. Il rischio è che la sensibilità diventi un costume, più che una trasformazione autentica”. Maschio performativo e mankeeping sono fenomeni speculari: mettono in luce la tensione dell’uomo contemporaneo tra apparire e sentire. “Da un lato c’è chi vuole mostrarsi empatico e distante dalla mascolinità tossica; dall’altro chi fatica a gestire le emozioni quotidiane e delega alla partner. Entrambi riflettono un riassetto dei ruoli maschili nelle relazioni”, sintetizza Salerno. Nonostante tutto, le coppie mostrano segnali di cambiamento reale: uomini più presenti con i figli e nelle relazioni, donne più pragmatiche e organizzative. “Il cambiamento è in corso, ma richiede consapevolezza. Non si misura sui social, ma nella capacità di integrare emotività, affettività e praticità nella vita quotidiana”. Per Salerno, il nodo sta nell’educazione alle emozioni fin dall’infanzia. “Non è solo educazione sentimentale, ma salute mentale. Imparare a gestire emozioni e differenze di genere da piccoli previene squilibri e comportamenti tossici in età adulta”. Scuole, psicologi, insegnanti e famiglie hanno un ruolo chiave: offrire modelli equilibrati e non ridurre le emozioni a performance social. “Se questi temi non vengono trattati con attenzione, il rischio è che le nuove generazioni crescano con maschere emotive e non con una vera consapevolezza”, conclude Salerno. Maschio performativo e mankeeping, quindi, non sono semplici tendenze virali: sono lo specchio di un cambiamento culturale in corso, un invito a riflettere sul maschile contemporaneo, sulle relazioni di coppia e sulla necessità di equilibrio e autenticità tra i partner. L'articolo Il ragazzo sensibile, colto, ambientalista e femminista: spopola su TikTok (e non solo) il maschio performativo proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Rita De Crescenzo va a votare, ma risulta cancellata dagli elenchi dell’anagrafe. Borrelli (Avs): “Ridicolo”. Lei: “Un’ingiustizia”
Tanto rumore per (quasi) nulla. Il rapporto tra la tiktoker Rita De Crescenzo e la politica si colora di un nuovo, intrigante, episodio. De Crescenzo non ha potuto infatti esercitare il suo diritto di voto in quanto assente dagli elenchi. Come racconta il deputato di AVS Francesco Emilio Borrelli, a De Crescenzo recatasi correttamente al suo seggio in zona Pallonetto di Santa Lucia è stato vietato l’accesso alle urne perché risultava assente dagli elenchi. “È ridicolo che dopo settimane di campagna elettorale a sostegno del consigliere uscente Di Fenza, scopriamo che la De Crescenzo non può nemmeno esprimere il proprio voto. Questo perché risulta cancellata dagli elenchi, ovvero si è resa irreperibile. Sappiamo bene che, solitamente, si rende irreperibile chi vuole sfuggire alle notifiche giudiziarie e non mi stupirebbe scoprire che anche la De Crescenzo abbia provato ad usare questo stratagemma. Mi auguro che la magistratura indaghi anche su quest’ultima, sconcertante, vicenda”, attacca Borrelli. De Crescenzo ha raccontato la vicenda in un video sui social, parlando di “ingiustizia” e raccontando che, di fatto, le è stata “tolta la residenza”. L’interesse politico della tiktoker aveva fatto notizia in questi mesi. De Crescenzo ha infatti prima partecipato alla piazza di Roma contro il riarmo ad aprile, schierandosi al fianco del Movimento 5 stelle, poi ha fatto un blitz nell’ufficio dell’ex Azione Pasquale Di Fenza (insieme al tiktoker Napolitano) costato al politico una lavata di capo e l’espulsione dal partito di Calenda, quindi ha reso pubblico il suo endorsement a Forza Italia e allo stesso Di Fenza, passato poi al partito di centrodestra. L'articolo Rita De Crescenzo va a votare, ma risulta cancellata dagli elenchi dell’anagrafe. Borrelli (Avs): “Ridicolo”. Lei: “Un’ingiustizia” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Il “re dei maranza” arrestato, Don Alì accusato di atti persecutori e diffamazione aggravata
Si nascondeva da giorni nelle cantine di un palazzo alla periferia nord di Torino, nel quartiere Barriera di Milano, protetto da un gruppo di amici. Ma per Said Alì, 24 anni, noto sui social come Don Alì e autoproclamatosi “re dei maranza”, la fuga è finita venerdì sera. Gli agenti della Squadra mobile lo hanno arrestato su disposizione della procura torinese con l’accusa di atti persecutori e diffamazione aggravata. Con oltre duecentomila follower, Don Alì ha costruito la sua popolarità postando contenuti dal tono violento e provocatorio. Il video che ha fatto scattare l’inchiesta risale alla fine di ottobre, quando, insieme a due membri del suo gruppo, ha atteso un insegnante fuori dalla scuola dove l’uomo era arrivato per prendere la figlia di tre anni e mezzo. Davanti alla bambina, terrorizzata, il tiktoker ha minacciato il docente, lo ha colpito alla nuca e lo ha accusato di aver maltrattato un alunno che lui sosteneva essere suo nipote. Alle indagini, però, non risulta alcun bambino di origini marocchine iscritto nell’istituto dove insegna il maestro. Nonostante questo, Don Alì ha pubblicato il filmato su Instagram definendo il docente “pedofilo” e “preda”, e successivamente ha rilanciato nuove minacce in un video diffuso dopo un’intervista con la trasmissione Le Iene: “La prossima volta che abusi di bambini finirà molto peggio”. Il maestro ha denunciato tutto, allegando un certificato medico che documenta lo stato d’ansia provocato dalle intimidazioni. Gli investigatori hanno accertato che le accuse erano del tutto infondate. L’inchiesta, coordinata dai pm Patrizia Caputo e Roberto Furlan, collega inoltre Don Alì all’aggressione dell’11 novembre contro una troupe di Dritto e Rovescio (Rete 4), arrivata in Barriera di Milano per intervistarlo. Un uomo con il volto coperto e armato di mazza chiodata aveva distrutto il parabrezza dell’auto Mediaset. I due presunti complici che avevano accompagnato il tiktoker davanti alla scuola, di 24 e 27 anni, sono stati sottoposti all’obbligo di firma. L'articolo Il “re dei maranza” arrestato, Don Alì accusato di atti persecutori e diffamazione aggravata proviene da Il Fatto Quotidiano.
Torino
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“Quando l’ho comprato mi sembrava un bel maglione autunnale, poi l’ho provato e ho fatto una scoperta incredibile. Ecco a cosa serve quel buco sul retro…”: il video di LeeAnn è virale
“La mia terapista: LeeAnn, come sta la tua salute mentale ultimamente? Io: Bene, tranne per il fatto che ho comprato un maglione dagli sconti che si è rivelato essere un maglione per un cane”. È con questa didascalia ironica che LeeAnn Searfoss, residente in Pennsylvania, ha lanciato un video su TikTok che è diventato rapidamente virale. La sua gaffe? Aver scambiato un capottino per cani per un maglione da donna. L’incredibile errore, come raccontato dalla donna in esclusiva a People, è avvenuto durante un acquisto veloce nel reparto saldi femminili di American Eagle: “Ho preso il maglione, un modello autunnale con Snoopy, e ho pagato subito, senza provarlo, perché pensavo fosse semplicemente un bel maglioncino carino”, ha spiegato. Una volta a casa, però, qualcosa non tornava: “Mi calzava un po’ strano, specialmente intorno al colletto”. La verità è emersa quando ha esaminato meglio il capo: “Ho notato il piccolo buco sul retro e così ho fatto una scoperta incredibile. Avendo avuto un cane in passato, ho subito riconosciuto che il buco era per un guinzaglio”. La prova definitiva è arrivata con l’etichetta: non era “American Eagle”, ma “American Beagle”. Appena ha capito la situazione, la donna confessa di essere scoppiata a ridere: “Non riuscivo più a smettere di ridere! Che errore stupido! Poi mi sono detta subito che poteva capitare a chiunque”. Il suo post, con tanto di foto del maglione cropped su di lei e la didascalia che scherzava sul buco del guinzaglio (“Cosa c’entra questo piccolo buco? Decisamente per il guinzaglio”), ha fatto il giro del web. “Non c’è niente di più divertente per me di una donna adulta il cui cervello è così fritto dal cercare di funzionare nel mondo che ha arraffato un maglione per un cane invece che per un umano”, ha aggiunto LeeAnn. Il video ha generato una valanga di commenti e un’incredibile solidarietà online. Molti utenti hanno risposto al post condividendo foto dei loro cani che indossavano lo stesso maglione, cosa che l’ha fatta “morire dalle risate”. “Amo quando Internet si fa sentire”, ha commentato. E se l’ironia è che LeeAnn Searfoss non possiede attualmente un cane (“il che rende questa storia leggermente più folle”), l’errore potrebbe avere un lieto fine. La giovane sta infatti pensando di tenere il maglione “per il mio prossimo cane, quando sarà il momento giusto per adottarlo”. L'articolo “Quando l’ho comprato mi sembrava un bel maglione autunnale, poi l’ho provato e ho fatto una scoperta incredibile. Ecco a cosa serve quel buco sul retro…”: il video di LeeAnn è virale proviene da Il Fatto Quotidiano.
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