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Compravendita della villa di Alberoni, chiesta l’archiviazione dell’inchiesta dai pm di Milano
Nessuna evidenza e nessun reato. La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’indagine con al centro la compravendita della villa in Versilia di Francesco Alberoni, acquistata da Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno di Daniela Santanchè, e da Laura De Cicco, moglie del Presidente del Senato Ignazio La Russa per 2,45 milioni e rivenduta a gennaio 2023, in meno di un’ora dal rogito, all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3,45 milioni. L’inchiesta, in cui è indagato solo Rapisarda, è coordinata dai pm Matina Gravina e Luigi Luzi, del pool guidato dall’aggiunto Roberto Pellicano, ed è stata aperta in seguito a una Sos, ossia una segnalazione di operazione sospetta dell’Antiriciclaggio di Bankitalia per via del maxi affare che ha fruttato un milione di euro. Una vicenda su cui il nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza ha effettuato accertamenti su una serie di ipotesi, tra cui il riciclaggio e il finanziamento illecito ai partiti, a cui non sono stati trovati i riscontri. Secondo la ricostruzione, la villa di Forte dei Marmi appartenuta al sociologo scomparso nell’estate 2023, è stata acquistata da Kunz e Laura De Cicco, con un preliminare di vendita del 22 luglio 2022, per 2 milioni e 450 mila euro, cifra ritenuta congrua per un immobile di 350 metri quadrati su tre livelli con giardino e piscina e che necessitava di lavori di manutenzione. Ma il gennaio successivo, il compagno della ministra del Turismo e la moglie della seconda carica più alta dello Stato hanno rivenduto l’immobile in meno di un’ora all’imprenditore Antonio Rapisarda per 3 milioni e 450 mila euro. Una plusvalenza di un milione in pochissimo tempo su cui si sono focalizzate le indagini che hanno portato ad appurare che il denaro è stato usato per scopi personali. Indagini che non hanno restituito alcuna evidenza tale da poter essere inquadrata in un reato. Per questo è stata proposta l’archiviazione dai due pm che si stanno occupando del ‘pacchetto’ di procedimenti che riguardano Daniela Santanchè. La senatrice, in merito a Visibilia, è tra gli imputati per falso in bilancio e per truffa aggravata per la vicenda della Cassa integrazione a zero ore chiesta e ottenuta durante il Covid. Mentre si sta attendendo il deposito della relazione del curatore che riguarda il fallimento di Bioera. L'articolo Compravendita della villa di Alberoni, chiesta l’archiviazione dell’inchiesta dai pm di Milano proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Santanché: “Il ristorante del mio compagno unico aperto durante Milano-Cortina? È uno svantaggio. Perdita di tempo rispondere a queste domande”
“Non è un vantaggio, ma uno svantaggio dover rimanere aperti in un periodo in cui sappiamo che proprio quella zona sarà solo per la famiglia olimpica”. Alla domanda del Fattto.it sul perché il ristorante “El Camineto” di cui è socio il suo compagno Dimitri Kunz potrà rimanere aperto mentre gli altri no, la ministra del turismo Daniela Santanché prova a schermirsi. “Non credo che il ministro del Turismo debba rispondere a questa domanda perché non sono così informata” inizia a rispondere, per poi dichiarare che secondo “quello che ho capito parlando in famiglia è che non è un vantaggio perché ci saranno delle convenzioni a prezzi diversi rispetto a quelli che fa il Caminetto”. Eppure rispetto ad altri rifugi, che dovranno chiudere per mancanza di sciatori da metà gennaio a metà marzo, l’esercizio di lusso potrà rimanere aperto. Ma per la ministra del turismo, rispondere a questa domanda, rappresenta una “perdita di tempo”. L'articolo Santanché: “Il ristorante del mio compagno unico aperto durante Milano-Cortina? È uno svantaggio. Perdita di tempo rispondere a queste domande” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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