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Festival di Sanremo 2026, ecco i titoli e la presentazione dei 30 Big in gara. Angelica Bove e Nicolò Filippucci promossi tra le Nuove Proposte
Carlo Conti, stasera 14 dicembre, a “Sarà Sanremo” in diretta dal Teatro del Casinò di Sanremo su Rai Uno ha presentato sul palco tutti e trenta i Big in gara al prossimo Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28 febbraio. La trasmissione è stata aperta dal vincitore dello scorso anno delle Nuove Proposte Settembre che ha riproposto il brano “Vertebre”. Gli artisti hanno svelato i titoli dei brani inediti che saranno presentati al Teatro Ariston di Sanremo con un commento. Gianluca Gazzoli ha condotto la gara tra i 6 artisti in gara dal Contest Sanremo Giovani. Antonia che si è scontrata contro Senza Cri, Angelica Bove contro Welo, Nicolò Filippucci si è scontrato con Seltsam. Con un meccanismo di sfide dirette sono stati promossi nella Categoria Nuove Proposte del Festival: Angelica Bove e Nicolò Filippucci A loro si aggiungono Mazzariello e il trio Sonico, Blinded Elma, finalisti e vincitori per Area Sanremo. A febbraio tutti e quattro gli artisti faranno parte delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2026. Ecco di seguito i titoli e i commenti di ogni artista. Arisa – “Magica favola”, un gradito ritorno per l’artista al settimo cielo: “Vivo tutto sempre come la prima volta, adesso che manco da qualche anno è ancora più impattante. La canzone parla di una vita che si evolve, però ad un certo punto si ritrova un po’ dell’innocenza infantile della bambina” Bambole Di Pezza – “Resta Con Me” tra le debuttanti di questo Festival: “Il brano parla del coraggio di restare uniti nei momenti difficoltà perché solo sostenendosi a vicenda si può arrivare ovunque”. chiello – “Ti penso sempre” per la prima volta al Festival: “Sono in studio e sto scrivendo il nuovo disco. Il brano parla di una mente sospesa tra l’inizio e la fine di qualcosa”. Dargen D’Amico – “AI AI” torna ancora una volta in gara: “Mi sto preparando seguendo degli specialisti. È un brano che si ispira alla biodiversità delle regioni. E parla anche di intelligenza artificiale”. Ditonellapiaga – “Che fastidio!” il ritorno dopo la prima volta con Rettore: “Brano molto ironico, pungente ed è l’elenco delle cose che danno fastidio”. Eddie Brock – “Avvoltoi” al suo debutto: “La canzone parla di un amore struggente e la capacità e il coraggio di riconoscerlo”. Elettra Lamborghini – “Voilà” che è pronta a ballare e a travolgere l’Ariston: “Qui bisogna bulare, muovere il bumbum, un po’ di allegria ci vuole”. Enrico Nigiotti- “Ogni volta che non so volare”, il cantautore ha spiegato che è “un flusso di coscienza che attraversa la vita, il tempo che scivola via, che ci guarda dall’alto. Il momento in cui si tocca il fondo e le cose importanti per riuscire a risalire”. Ermal Meta – “Stella stellina” alla settima partecipazione: “La canzone parla di attualità, di speranza, di resistenza per così dire, nonostante tutto. Parla di una bambina dal punto di vista di uno sconosciuto, come fosse anche la sua, la nostra, di tutti noi”. Fedez & Marco Masini – ”Male necessario” di nuovo insieme dopo la serata delle cover dello scorso anno con “Bella Stronza”. “È un piccolo mantra per ricordare e non dimenticare che le tempeste che si affrontano nell’arco di una vita possono anche essere delle opportunità”, ha spiegato Fedez. “Ci siamo incontrati sotto questo aspetto, raccontiamo le storie, anche le nostre”, ha aggiunto Masini. Francesco Renga – ”Il meglio di me” tornerà all’Ariston con un brano “sulla crescita personale, affronto le mie paure e fragilità di uomo, senza proiettarle sugli altri per dare il meglio di sé”. Fulminacci – ”Stupida sfortuna” al suo secondo Sanremo dopo il 2021: “La mia è stata una edizione Covid, stavolta lo vedrò come è sempre stato. Parla di un percorso ad ostacoli, passeggiata notturna e solitria alla ricerca di qualcosa o di qualcuno” J-Ax – ”Italia Starter Pack” per la prima volta da solo sul palco: “Starter Pack è il pacchetto base per iniziare qualsiasi cosa”. Il rapper ha poi dato al direttore artistico Conti uno starter pack per prepararlo al Festival, con tanto di camomilla e cuffie (“per non sentire le mie stonature”). LDA & Aka 7even – ”Poesie clandestine”, entrambi alla loro seconda partecipazione: “Parla di amore, un amore viscerale, non voglio influenzare il pensiero di chi lo ascolterà perché si può dedicare a qualsiasi persona”. Leo Gassmann – ”Naturale” ormai un habitué del Festival: “È un grido d’amore. È un invito ad amare, ad andare oltre alle apparenze”. Levante – ”Sei Tu” che torna ancora una volta al Festival: “È un brano che racconta il desiderio di esprimere l’amore, le sensazioni e la potenza che l’amore ci fa provare”. Luchè – ”Labirinto”, il rapper al suo debutto a Sanremo: “Cerco di stare più calmo possibile. Per ora sono concentrato sulle prove e spero di fare al meglio. Labirinto è una metafora dei pensieri ossessivi che ho anche io, soprattutto quando sei in una situazione tossica e difficile”. Malika Ayane – ”Animali notturni” alla sua terza partecipazione: “Sto prendendo tutto quello che arriva nella vita, cercando di farne tesoro. Gli animali notturni siamo tutti noi, la notte ci sono un sacco di persone che vivono il divertimento, ma anche che lavorano. È l’attimo della giornata che meno si vede”. Mara Sattei – ”Le cose che non sai di me” alla seconda partecipazione: “Sono in un vortice di emozioni. La canzone che racconta una bella storia d’amore che ho scritto per la persona che amo”. Maria Antonietta & Colombre – ”La felicità e basta” per la prima volta al Festival: “Non è una canzone d’amore. Al centro di questa canzone c’è la felicità che non è una gara, non è un sogno, ma è un diritto che spetta a tutti. Se si è vivi ci spetta e dobbiamo prendercela”. Michele Bravi – ”Prima o poi” torna ancora una volta al Festival: “Uno sguardo dolce sugli inadeguati, sulle persone fuori posto. Quando ti trovi sotto la pioggia e sei bagnato e dici ‘non ricordo quale è il citofono che devi suonare'”. NAYT – ”Prima che” alla sua prima volta: “Sono molto onorato perché sarò sul palco più importante d’Italia. Oggi siamo sempre più distanti tra noi nonostante il Web. Nessuno vuole condividere e ci separano gli schermi. Esprimo il desiderio di incontrarsi e di riconoscersi”. Patty Pravo – ”Opera” alla sua undicesima edizione: “Mi preparo, vengo, mi vesto e canto. Una canzone nata da un sogno perché noi siamo tutti delle opere d’arte. Quindi è un’opera che comprende tutti. Speriamo in un grande amore”. Raf – ”Ora e per sempre” che torna dopo la partecipazione del 2015: “È una canzone d’amore di due persone che si sono conosciute verso la fine degli Anni 80. Mano a mano che passano gli anni si confrontano con un mondo cambiato e non avrebbero mai potuto immaginare di quanto sia cambiato”) Sal Da Vinci – ”Per sempre sì” che torna di 17 anni: “Celebra la più grande promessa che si possa fare nella vita: quel ‘sì’ che unisce due anime per sempre”. Samurai Jay – ”Ossessione” un debutto anche per il giovane cantante: “Il brano parla di diverse ossessioni per la musica, donne, vita e tocca correre”. Sayf – ”Tu mi piaci tanto” è al suo debutto: “Non è canzone dedicata a una sola persona, è dedicata a tante persone. Faccio canzone-fotografie, quindi di uno stato d’animo e di quello che penso”. Serena Brancale – ”Qui con me” alla sua terza partecipazione: “Porto la parte più autentica di me, ho bisogno di portare una lettera alla persona più importante della mia vita”. Tommaso Paradiso – ”I romantici” che sbarca per la prima volta a Sanremo: “La mia è una semplice dedica d’amore alle persone che amo, ai romantici. Sarebbe bello tornare a essere romantici, soprattutto di questi tempi”. Tredici Pietro – ”Uomo che cade”, un debutto vero e proprio per il figlio di Morandi: “Prima volta e spero non sia l’ultima. Faccio tanta fisioterapia e studio per la canzone. Per il poco che so della vita credo di aver capito che è tutto nella corsa, tutto nel percorso, nel cercare le cose. Un invito a quando si cade, di rialzarsi sempre”) L'articolo Festival di Sanremo 2026, ecco i titoli e la presentazione dei 30 Big in gara. Angelica Bove e Nicolò Filippucci promossi tra le Nuove Proposte proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Suzuki accende Sanremo 2026, la Swift Hybrid protagonista tra emozioni e musica
Suzuki rinnova il proprio legame con la grande musica italiana ed è stata scelta come Auto del 76° Festival di Sanremo, in programma dal 24 al 28 febbraio 2026 e condotto da Carlo Conti. Protagonista dell’edizione sarà Suzuki Swift Hybrid, simbolo di uno stile dinamico e sostenibile, che accompagnerà il Direttore Artistico fino al palco del Teatro Ariston. La Swift Hybrid è già al centro del racconto musicale firmato Suzuki: insieme a Carlo Conti è infatti protagonista della clip di apertura della serata finale di Sanremo Giovani – Sarà Sanremo, in onda domenica 14 dicembre in prima serata su Rai1. Dopo aver seguito il percorso dei 24 giovani artisti nel corso delle cinque puntate dedicate alle nuove proposte, l’auto giapponese diventa così l’icona di continuità tra talenti emergenti e Festival. In collaborazione con Rai Pubblicità, Suzuki conferma anche per il 2026 il proprio impegno con un progetto aperto e coinvolgente che va oltre l’Ariston. Torna infatti il Suzuki Stage, il palco esterno che rappresenta il cuore “outdoor” del Festival: uno spazio capace di portare la musica nelle strade di Sanremo, ampliando l’esperienza della manifestazione e avvicinando artisti e pubblico. L'articolo Suzuki accende Sanremo 2026, la Swift Hybrid protagonista tra emozioni e musica proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Le polemiche sul cast? È normale, se no non sarebbe Sanremo. Stockholma, Moslehi e Rey al Prima Festival. Gazzoli co-conduttore per i Giovani”: così Carlo Conti
Tutto pronto per “Sarà Sanremo”, in onda domani sera 14 dicembre dalle 21:30 dal Teatro del Casinò di Sanremo in prima serata su Rai 1. Carlo Conti accoglierà tutti e 30 Big del 76esimo Festival di Sanremo, che diranno i titoli delle canzoni (e cosa rappresentano per l’artista in gara) e i 4 protagonisti delle Nuove Proposte. Alla conduzione Carlo Conti con la partecipazione di Gianluca Gazzoli. Quindi arriveranno: Arisa, Bambole di pezza, Chiello, Dargen D’Amico, Ditonellapiaga, Eddie Brock, Elettra Lamborghini, Enrico Nigiotti, Ermal Meta, Fedez & Masini, Francesco Renga, Fulminacci, J-Ax, LDA & Aka 7even, Leo Gassmann, Levante, Luchè, Malika Ayane, Mara Sattei, Maria Antonietta & Colombre, Michele Bravi, Nayt, Patty Pravo, Raf, Sal Da Vinci, Samurai Jay, Sayf, Serena Brancale, Tommaso Paradiso e Tredici Pietro. Ancora sfide a “Sarà Sanremo” per aggiudicarsi con sfida diretta i 2 posti disponibili, tra i 6 concorrenti finalisti, per le Nuove Proposte 2026: Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo. A giudicarli sempre la Commissione musicale di “Sanremo Giovani” (Manola Moslehi, Carolina Rey, Ema Stokholma, Daniele Battaglia ed Enrico Cremonesi – insieme ai “giurati dietro le quinte” Carlo Conti e Claudio Fasulo – Vicedirettore della Direzione Intrattenimento Prime Time). Mazzariello e il trio Sonico, Blinded Elma sono i finalisti per Area Sanremo. A febbraio avranno l’opportunità di salire sul palco dell’Ariston in gara tra i Giovani. Sfideranno i due artisti che domani sera otterranno il pass per il festival durante la finale di Sarà Sanremo. “Oltre 500 giovani cantanti e la maggior parte di loro non sono arrivati in fondo. Ma la qualità espressa è tanta. – ha detto Carlo Conti in conferenza stampa oggi al Palafiori di Sanremo – L’importante è non mollare mai. Le novità 2025 sono molte. Ema Stockholma, Manola Moslehi e Carolina Rey saranno le conduttrici del Prima Festival. Ema, Manola e Carolina saranno le mie Charlie’s Angels. Sono lieto di annunciare anche che al Dopofestival con Nicola Savino, che torna al Casinò di Sanremo, a coordinare tutto quello che riguarderà i contribuiti musicali ci sarà il maestro Enrico Cremonesi. Daniele Battaglia invece sarà il conduttore del Suzuki Stage in piazza Colombo. E quando sarà la volta del momento dei giovani accanto a me ci sarà sul palco dell’Ariston Gianluca Gazzoli”. Sulle polemiche legate al cast dei Big del prossimo Festival ricco di giovani: “È normale, se no non sarebbe Sanremo”. Infine Williams Di Liberatore, il direttore del prime time della Rai, ha dichiarato: “Il Festival è della Rai e siamo felici di continuare a farlo a Sanremo, a braccetto con il Comune. Il cast è davvero importante, un mix che garantirà qualità e spettacolo” L'articolo “Le polemiche sul cast? È normale, se no non sarebbe Sanremo. Stockholma, Moslehi e Rey al Prima Festival. Gazzoli co-conduttore per i Giovani”: così Carlo Conti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Sono preoccupato, poche polemiche su Sanremo quest’anno”: cos’ha detto Carlo Conti sul palco di Atreju
“Quest’anno sono po’ preoccupato perché ci sono poche polemiche su Sanremo, si parla solo sul fatto che (i cantanti) siano troppo giovani o troppo vecchi…vediamo se aumenteranno più in là”. Lo dice con un sorriso Carlo Conti durante l’incontro La televisione e la cultura nazionalpopolare in Italia al quale ha partecipato con Mara Venier, Marco Liorni e in collegamento Ezio Greggio ad Atreju, la kermesse romana di Fdi. “C’è una persona che si chiama Pippo Baudo che ha creato il festival per come lo facciamo noi – ha ricordato Conti davanti a una platea con in prima fila Arianna Meloni e Giovanni Donzelli -. Ha avuto l’intuizione di renderlo evento”. Poi negli ultimi dieci anni “c’è stato un grande cambio di passo a Sanremo, stava cambiando la musica italiana e sia io che Baglioni e Amadeus abbiamo lavorato a un allargamento della grande parata televisiva, portandola sempre di più anche verso i giovani”. Il festival comunque è “un rito collettivo e poi diciamo la verità, mentre un tempo Sanremo si commentava il giorno dopo o al bar o in ufficio, ora lo puoi fare in tempo reale con i social dove puoi parlare e sparlare in tempo reale. È la bellezza di Sanremo perché è un grande carrozzone che fa parlare e fa sparlare”. (ANSA). L'articolo “Sono preoccupato, poche polemiche su Sanremo quest’anno”: cos’ha detto Carlo Conti sul palco di Atreju proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Le critiche social sul cast di Sanremo 2026? No, io non leggo niente e non guardo niente. Big o non Big è tutto relativo, oggi come oggi”: così Carlo Conti
In queste ore fioccano i commenti nomi sul cast del prossimo Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28 febbraio, dopo l’annuncio del conduttore e direttore artistico Carlo Conti ieri domenica 30 novembre al Tg1 delle 13:30. Sui social però c’è più di qualche critica su alcune scelte, soprattutto sconosciute. “No, io non leggo niente e non guardo niente. Ho un po’ il mio modo di vivere un po’ particolare, distaccato da tutti. Sono poco social io, ma da sempre. È una scelta mia e non ci posso fare niente, ascolto la radio”. ha detto Conti a RTL 102.5 questa mattina, lunedì primo dicembre. “MIO FIGLIO VA IN PRIMA MEDIA È DISTACCATO DAL MONDO MUSICALE” “Come sempre il ruolo di direttore artistico è un ruolo che è la cosa più difficile del Festival di Sanremo. – ha continuato Conti – Il resto da questo momento in poi per me è finito cioè arriva la parte più facile, quella televisiva, quindi fa parte del mio lavoro, ovvero la parte più facile. La scelta delle canzoni è una grande responsabilità e ripeto e sottolineo la scelta delle canzoni, perché non ci dimentichiamo che Sanremo è il festival della canzone italiana e quindi deve essere uno spaccato di quella che è, in quel momento, la proposta musicale del nostro paese. Per fortuna in questi ultimi anni c’è un grande fermento, ve ne accorgete anche voi, lo sapete anche voi e me lo insegnate voi, di quanto negli ultimi dieci anni la produzione della buona e ottima musica italiana sia centuplicata con tante proposte nuove costantemente, tante sonorità nuove e tanti sapori nuovi, come per esempio un ritorno anche di giovani cantautori di spessore e di livello. Mio figlio è ancora in prima media ed è ancora distaccato dal mondo musicale. Anche quando l’ho portato a Sanremo quella settimana mi ha detto di non presentargli nessuno e che non voleva conoscere nessuno”. “MIA SUOCERA NON SA CHI È SAMURAI JAY, MA SA CHI È PATTY PRAVO. È TUTTO RELATIVO” “Big o non big è tutto relativo oggi come oggi, perché per esempio mia suocera non sa chi è Samurai Jay, ma sa chi è Patty Pravo. Viceversa magari c’è un ragazzino che non sa chi è Patty Pravo e conosce benissimo Aka7even per dirti no. Quindi è tutto relativo questo big o non big. Anzi la forza di questi ultimi anni di Sanremo è stata mischiare e di di allargare il più possibile alle varie generazioni, mischiando quello più conosciuto da una generazione a quello meno conosciuto da un’altra e viceversa. Credo che siano importanti le canzoni che poi si vanno a proporre. Lo scorso anno faccio un nome per tutti, ovvero Lucio Corsi, che era praticamente sconosciuto ai più e guardate che cosa è riuscito a fare e come ha rappresentato anche l’Italia all’Eurovision. Eppure quando l’ho detto l’altro anno molti hanno detto “Chi è?””. “SPERO DI AVER AVUTO UN BUON FIUTO. IL NASO CE L’HO” E ancora: “È difficilissimo, gli ultimi quindici giorni, lo racconto sempre, non ci dormo la sera perché la notte magari mi sveglio con una canzone che ho accantonato e invece mi ritorna in mente quindi ti viene il dubbio che sia un pezzo forte no? Perché poi io da buon vecchio DJ vado anche molto a pensare, del resto come ha fatto magistralmente Amadeus, abbiamo l’orecchio radiofonico e quindi andiamo a cercare soprattutto delle canzoni che possono girare in radio, restare un po’ nel tempo. Quindi quando la notte ti svegli e ti viene in mente un ritornello o una canzone che magari avevi accantonato, ti viene il dubbio che forse sia più forte di quella che invece hai incluso. È un bouquet di fiori, quindi devi cercare di farlo il più variegato possibile e cercando di accontentare tanti gusti, seguendo le tendenze del momento, i colori che funzionano nel momento e avere la speranza ogni anno di aver scelto al meglio ovviamente no? Lo scorso anno sono stato particolarmente fortunato perché, come vi ricordate, praticamente su trenta brani, venti hanno riempito le hit e le airplay radiofonica, quindi sono stato fortunato. Spero anche quest’anno di aver avuto un buon naso, un buon fiuto. Il naso ce l’ho, si vede. Ovviamente uno mi mette di profilo vede che ce l’ho. Spero che sia stato anche quello, ancora una volta aver avuto un buon fiuto e di aver selezionato dei brani che possano girare molto in radio”. IL RICORDO DI PIPPO BAUDO, IL MAESTRO VESSICCHIO E ORNELLA VANONI “Colui che ha scritto la storia del Festival è Pippo Baudo. Pensiamo che l’ha inventato come noi lo facciamo oggi, diciamo la verità. E bene o male, quest’idea delle cinque serate e di tutto quello che è il festival della competizione l’ha riattivato lui negli anni 80. Ricorderemo anche Ornella Vanoni e il Maestro Vessicchio. Credo che il tutto sarà automatico e magari nel mio stile, cioè basteranno delle volte delle piccole citazioni o delle piccole idee per ricordare questi grandi personaggi che hanno fatto la storia del festival e della musica italiana”. GLI OSPITI DEL PROSSIMO SANREMO 2026 “Vado a compartimenti stagni. Adesso, fino a questo momento, la mia testa era sul cast sulla cosa più importante, sulla bistecca centrale e adesso pensiamo al contorno, ovveor le co-conduzioni, gli ospiti e tutto il resto. Questo è un po’ il mio stile, con meno monologhi, magari basta un piccolo gesto, pensate lo scorso anno alla presenza di Bianca Balti valeva, secondo me, più di mille monologhi sulla malattia. Oppure l’aver fatto cantare “Imagine” da una cantante di origine palestinese e una israeliana vale di più di aver fatto un monologo sulla pace. È uno stile per carità, senza niente togliere invece al monologo o a delle riflessioni che vengono fatte in altro modo. Aver portato i ragazzi del teatro patologico. Pensate quei ragazzi poi sono andati all’ONU, hanno fatto un film e adesso faranno una cosa a Londra davanti al principe. È una riflessione che poi ciascuno deve fare nel proprio stile e nel proprio modo dentro di sé”. L'articolo “Le critiche social sul cast di Sanremo 2026? No, io non leggo niente e non guardo niente. Big o non Big è tutto relativo, oggi come oggi”: così Carlo Conti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sanremo 2026, Carlo Conti svela i Big in gara: il debutto di Tommaso Paradiso, il ritorno di Marco Masini con Fedez e il rap con Luchè e J-Ax. Sorpresa Bambole di Pezza
Carlo Conti, dopo settimane di rumors e indiscrezioni, ha svelato, oggi 30 novembre, al Tg1 delle 13:30 (come da tradizione) i nomi dei Big in gara al prossimo Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28 febbraio, in diretta sempre su Rai 1. Come è già noto le date sono slittate per dare spazio alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina che si terranno dal 6 al 22 febbraio. Dunque gli artisti che saliranno sul palco del Teatro Ariston di Sanremo saranno: Tommaso Paradiso, Chiello, Serena Brancale, Fulminacci, Ditonellapiaga, Fedez e Masini, Leo Gassmann, Sayf, Arisa, Tredici Pietro, Sal Da Vinci, Samurai Jay, Malika Ayane, Luchè, Raf, Bambole di Pezza, Ermal Meta, Nayt, Elettra Lamborghini, Michele Bravi, J-Ax, Enrico Nigiotti, Maria Antonietta e Colombre, Francesco Renga, Mara Sattei, LDA e Aka7Even, Levante, Dargen D’Amico, Eddie Brock, Patty Pravo. Le cinque serate seguiranno il format tradizionale: quattro serate dedicate alle esibizioni e alle cover, e una finalissima sabato 28 febbraio in cui verrà proclamato il vincitore che, da regolamento, ottiene il lasciapassare per Eurovision Song Contest 2026. Se poi dovesse rinunciare il posto andrà al secondo classificato, proprio come accaduto lo scorso anno con il vincitore Olly che ha lasciato il passo a Lucio Corsi. L'articolo Sanremo 2026, Carlo Conti svela i Big in gara: il debutto di Tommaso Paradiso, il ritorno di Marco Masini con Fedez e il rap con Luchè e J-Ax. Sorpresa Bambole di Pezza proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Annuncio i Big Sanremo e poi corro a Bologna allo Zecchino d’oro. In gara le canzoni di Giuliano Sangiorgi, Stefano Accorsi e Enrico Nigiotti”: così Carlo Conti
Lo Zecchino d’Oro riserva delle sorprese tra gli autori delle 14 canzoni in gara che si sfideranno per la vittoria da venerdì 28 a domenica 30 su Rai 1. Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, firma testo e musica di “Raffa la giraffa” che sarà cantata da Gaia, 7 anni, di Zeccone, piccolo centro in provincia di Pavia. Stefano Accorsi è coautore del testo di “Viva le api” insieme a Rondine e Filippo Gentili (questi ultimi due firmano anche la musica con Matteo Milita), un brano che verrà cantato da Mattia, 9 anni, di Bologna. E ancora: il cantautore Enrico Nigiotti firma il testo e la musica (quest’ultima insieme a Enrico Brun) di “Il lupo Duccio”, cantata da Mario, 5 anni, di Praia a Mara, in provincia di Cosenza. Infine, il comico e cantautore Andrea Agresti firma testo e musica di “Disco”, un brano che verrà interpretato da Ambra, 5 anni, di Capoterra, in provincia di Cagliari. La 68esima edizione, con diretta su Rai1 e Raiplay, andrà in scena da venerdì 28 a domenica 30 novembre. Due semifinali (il 28 dalle 17.05 alle 18.40, il 29 dalle 17.10 alle 18.40) con la conduzione di Carolina Benvenga e Lorenzo Baglioni, e la finale del 30 affidata al direttore artistico, Carlo Conti, poco dopo aver ufficializzato al Tg1 delle 13.30 i Big del prossimo Festival di Sanremo. “Annuncerò i Big e poi correrò a Bologna per lo Zecchino”, ha svelato Conti in conferenza stampa nella sede Rai di via Teulada, dopo aver ricordato nuovamente il Maestro Beppe Vessicchio “che per tanti anni ha arrangiato anche i brani dello Zecchino d’oro”, oltre a essere stato una figura storica anche del Festival. Conti ha sottolineato che quella dello Zecchino “è una gara tra canzoni, non tra bambini” e ricordato di essere stato spettatore, da ragazzo, delle edizioni “in bianco e nero, sono cresciuto con lo Zecchino d’oro, con canzoni come ‘Popoff’ e ‘Il lungo, il corto e il pacioccone’. Brani che ci siamo divertiti a riproporre. Quest’anno, poi, sono ancora più emozionato, perché pochi giorni fa è morto il mio maestro delle elementari con cui mi ero collegato a ‘Unomattina’ qualche mese fa. Sarà un modo per ricordare la mia infanzia”. La conferenza è stata aperta dall’intervento del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che con il direttore dell’Antoniano, Fra Giampaolo Cavalli ha firmato il Protocollo d’Intesa tra il Mim e Antoniano. Tra le iniziative in programma ci sarà la messa a disposizione delle scuole, da parte dell’Antoniano, de il ‘Cantico di Frate sole’, intonato dal Piccolo Coro, attraverso un kit didattico multimediale che comprende testo, spartito e base musicale del brano in mp3, affinché tutti possano studiarlo e cantarlo. “La musica è uno degli elementi straordinariamente importanti per la lotta contro la dispersione scolastica e anche per favorire il rendimento del miglioramento scolastico. Per questo ho voluto sottolineare l’importanza della musica nei programmi scolastici – ha osservato il ministro – La musica serve a suscitare sensibilità, serve a donare uno straordinario patrimonio di emozioni. Il coro è un pò come la pratica sportiva, abitua a giocare di squadra, a giocare insieme agli altri. A sapere contenere il proprio io”. Infine Williams Di Liberatore, direttore del Prime Time Rai, ha definito lo Zecchino d’oro un “fiore all’occhiello televisivo e dell’intrattenimento” e – nonostante i 68 anni – “un adolescente dal punto di vista dello share, l’anno scorso ha avuto una media del 16%, aumentando di un punto rispetto all’anno precedente. È un prodotto apprezzato sempre di più”. L'articolo “Annuncio i Big Sanremo e poi corro a Bologna allo Zecchino d’oro. In gara le canzoni di Giuliano Sangiorgi, Stefano Accorsi e Enrico Nigiotti”: così Carlo Conti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Dovevo annunciare l’elenco dei cantanti ‘big’ di Sanremo ma ho preferito rimandare l’annuncio per la morte di Ornella Vanoni”: parla Carlo Conti
“Ornella Vanoni era una donna piena di energia, indipendente, libera da ogni stereotipo, ironica e molto divertente. Una donna che portava ogni volta energia, simpatia e soprattutto la sua arte grandiosa e immensa”. Così Carlo Conti in collegamento con ‘Ciao Maschio‘ la trasmissione condotta da Nunzia De Girolamo. “Anche per quello che rappresenta per la musica italiana, io avrei dovuto annunciare domenica l’elenco dei big di Sanremo e ho pensato che fosse più giusto rimandare questo annuncio alla prossima settimana e rispettare la grandezza di Ornella lasciando spazio soltanto a lei e non occupare pagine di giornali o di telegiornali con i nomi dei big di Sanremo”, ha spiegato Conti. “Quest’anno è un anno particolare perché sarà il primo Festival senza Pippo Baudo, senza il maestro Vessicchio, senza Ornella Vanoni. Sarà doveroso ricordarli in queste cinque serate“. Conti ha poi aggiunto citando l’inizio della canzone l’appuntamento … ‘ho sbagliato tante volte’… “Ornella non ha mai sbagliato, tutto quello che ha fatto lo ha fatto con grande libertà e – ha sottolineato – spontaneità”. L'articolo “Dovevo annunciare l’elenco dei cantanti ‘big’ di Sanremo ma ho preferito rimandare l’annuncio per la morte di Ornella Vanoni”: parla Carlo Conti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Carlo Conti ha già ascoltato il mio brano. Voglio andare al Festival di Sanremo”: lo rivela Pamela Prati
Se da un lato Alfa ha detto “no grazie” al Festival di Sanremo 2026, smentendo di aver mandato una canzone perché desideroso di prendersi qualche mese per se stesso, dall’altra c’è chi scalpita, come Pamela Prati. La soubrette infatti è desiderosa di sapere se nella lista di Carlo Conti tra i Big ci sarà anche il suo nome. L’appuntamento è – salvo cambiamenti dell’ultima ora – per domenica 30 novembre al Tg1 delle 13:30. “Sì è vero che voglio partecipare al Festival di Sanremo come cantante, lo confermo qui. – ha detto la Prati a La Volta Buona – Non è una cosa detta giusto per dire, io canto da sempre. Ho anche presentato un pezzo, non posso dire il titolo, è segreto. Questo è un mio sogno nel cassetto. Carlo Conti ascolterà o ha già ascoltato il mio brano”. E ancora: “Se non sarà nella lista, sarò scartata. Significa che potrei non essere presa, ma tanti artisti grandi e con una voce incredibile non sono stati accettati. Funziona così, uno si propone e poi spera che venga scelto”. L'articolo “Carlo Conti ha già ascoltato il mio brano. Voglio andare al Festival di Sanremo”: lo rivela Pamela Prati proviene da Il Fatto Quotidiano.
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