Carlo Conti, stasera 14 dicembre, a “Sarà Sanremo” in diretta dal Teatro del
Casinò di Sanremo su Rai Uno ha presentato sul palco tutti e trenta i Big in
gara al prossimo Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28 febbraio.
La trasmissione è stata aperta dal vincitore dello scorso anno delle Nuove
Proposte Settembre che ha riproposto il brano “Vertebre”. Gli artisti hanno
svelato i titoli dei brani inediti che saranno presentati al Teatro Ariston di
Sanremo con un commento.
Gianluca Gazzoli ha condotto la gara tra i 6 artisti in gara dal Contest Sanremo
Giovani. Antonia che si è scontrata contro Senza Cri, Angelica Bove contro Welo,
Nicolò Filippucci si è scontrato con Seltsam. Con un meccanismo di sfide dirette
sono stati promossi nella Categoria Nuove Proposte del Festival: Angelica Bove e
Nicolò Filippucci
A loro si aggiungono Mazzariello e il trio Sonico, Blinded Elma, finalisti e
vincitori per Area Sanremo. A febbraio tutti e quattro gli artisti faranno parte
delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2026.
Ecco di seguito i titoli e i commenti di ogni artista.
Arisa – “Magica favola”, un gradito ritorno per l’artista al settimo cielo:
“Vivo tutto sempre come la prima volta, adesso che manco da qualche anno è
ancora più impattante. La canzone parla di una vita che si evolve, però ad un
certo punto si ritrova un po’ dell’innocenza infantile della bambina”
Bambole Di Pezza – “Resta Con Me” tra le debuttanti di questo Festival: “Il
brano parla del coraggio di restare uniti nei momenti difficoltà perché solo
sostenendosi a vicenda si può arrivare ovunque”.
chiello – “Ti penso sempre” per la prima volta al Festival: “Sono in studio e
sto scrivendo il nuovo disco. Il brano parla di una mente sospesa tra l’inizio e
la fine di qualcosa”.
Dargen D’Amico – “AI AI” torna ancora una volta in gara: “Mi sto preparando
seguendo degli specialisti. È un brano che si ispira alla biodiversità delle
regioni. E parla anche di intelligenza artificiale”.
Ditonellapiaga – “Che fastidio!” il ritorno dopo la prima volta con Rettore:
“Brano molto ironico, pungente ed è l’elenco delle cose che danno fastidio”.
Eddie Brock – “Avvoltoi” al suo debutto: “La canzone parla di un amore
struggente e la capacità e il coraggio di riconoscerlo”.
Elettra Lamborghini – “Voilà” che è pronta a ballare e a travolgere l’Ariston:
“Qui bisogna bulare, muovere il bumbum, un po’ di allegria ci vuole”.
Enrico Nigiotti- “Ogni volta che non so volare”, il cantautore ha spiegato che è
“un flusso di coscienza che attraversa la vita, il tempo che scivola via, che ci
guarda dall’alto. Il momento in cui si tocca il fondo e le cose importanti per
riuscire a risalire”.
Ermal Meta – “Stella stellina” alla settima partecipazione: “La canzone parla di
attualità, di speranza, di resistenza per così dire, nonostante tutto. Parla di
una bambina dal punto di vista di uno sconosciuto, come fosse anche la sua, la
nostra, di tutti noi”.
Fedez & Marco Masini – ”Male necessario” di nuovo insieme dopo la serata delle
cover dello scorso anno con “Bella Stronza”. “È un piccolo mantra per ricordare
e non dimenticare che le tempeste che si affrontano nell’arco di una vita
possono anche essere delle opportunità”, ha spiegato Fedez. “Ci siamo incontrati
sotto questo aspetto, raccontiamo le storie, anche le nostre”, ha aggiunto
Masini.
Francesco Renga – ”Il meglio di me” tornerà all’Ariston con un brano “sulla
crescita personale, affronto le mie paure e fragilità di uomo, senza proiettarle
sugli altri per dare il meglio di sé”.
Fulminacci – ”Stupida sfortuna” al suo secondo Sanremo dopo il 2021: “La mia è
stata una edizione Covid, stavolta lo vedrò come è sempre stato. Parla di un
percorso ad ostacoli, passeggiata notturna e solitria alla ricerca di qualcosa o
di qualcuno”
J-Ax – ”Italia Starter Pack” per la prima volta da solo sul palco: “Starter Pack
è il pacchetto base per iniziare qualsiasi cosa”. Il rapper ha poi dato al
direttore artistico Conti uno starter pack per prepararlo al Festival, con tanto
di camomilla e cuffie (“per non sentire le mie stonature”).
LDA & Aka 7even – ”Poesie clandestine”, entrambi alla loro seconda
partecipazione: “Parla di amore, un amore viscerale, non voglio influenzare il
pensiero di chi lo ascolterà perché si può dedicare a qualsiasi persona”.
Leo Gassmann – ”Naturale” ormai un habitué del Festival: “È un grido d’amore. È
un invito ad amare, ad andare oltre alle apparenze”.
Levante – ”Sei Tu” che torna ancora una volta al Festival: “È un brano che
racconta il desiderio di esprimere l’amore, le sensazioni e la potenza che
l’amore ci fa provare”.
Luchè – ”Labirinto”, il rapper al suo debutto a Sanremo: “Cerco di stare più
calmo possibile. Per ora sono concentrato sulle prove e spero di fare al meglio.
Labirinto è una metafora dei pensieri ossessivi che ho anche io, soprattutto
quando sei in una situazione tossica e difficile”.
Malika Ayane – ”Animali notturni” alla sua terza partecipazione: “Sto prendendo
tutto quello che arriva nella vita, cercando di farne tesoro. Gli animali
notturni siamo tutti noi, la notte ci sono un sacco di persone che vivono il
divertimento, ma anche che lavorano. È l’attimo della giornata che meno si
vede”.
Mara Sattei – ”Le cose che non sai di me” alla seconda partecipazione: “Sono in
un vortice di emozioni. La canzone che racconta una bella storia d’amore che ho
scritto per la persona che amo”.
Maria Antonietta & Colombre – ”La felicità e basta” per la prima volta al
Festival: “Non è una canzone d’amore. Al centro di questa canzone c’è la
felicità che non è una gara, non è un sogno, ma è un diritto che spetta a tutti.
Se si è vivi ci spetta e dobbiamo prendercela”.
Michele Bravi – ”Prima o poi” torna ancora una volta al Festival: “Uno sguardo
dolce sugli inadeguati, sulle persone fuori posto. Quando ti trovi sotto la
pioggia e sei bagnato e dici ‘non ricordo quale è il citofono che devi
suonare'”.
NAYT – ”Prima che” alla sua prima volta: “Sono molto onorato perché sarò sul
palco più importante d’Italia. Oggi siamo sempre più distanti tra noi nonostante
il Web. Nessuno vuole condividere e ci separano gli schermi. Esprimo il
desiderio di incontrarsi e di riconoscersi”.
Patty Pravo – ”Opera” alla sua undicesima edizione: “Mi preparo, vengo, mi vesto
e canto. Una canzone nata da un sogno perché noi siamo tutti delle opere d’arte.
Quindi è un’opera che comprende tutti. Speriamo in un grande amore”.
Raf – ”Ora e per sempre” che torna dopo la partecipazione del 2015: “È una
canzone d’amore di due persone che si sono conosciute verso la fine degli Anni
80. Mano a mano che passano gli anni si confrontano con un mondo cambiato e non
avrebbero mai potuto immaginare di quanto sia cambiato”)
Sal Da Vinci – ”Per sempre sì” che torna di 17 anni: “Celebra la più grande
promessa che si possa fare nella vita: quel ‘sì’ che unisce due anime per
sempre”.
Samurai Jay – ”Ossessione” un debutto anche per il giovane cantante: “Il brano
parla di diverse ossessioni per la musica, donne, vita e tocca correre”.
Sayf – ”Tu mi piaci tanto” è al suo debutto: “Non è canzone dedicata a una sola
persona, è dedicata a tante persone. Faccio canzone-fotografie, quindi di uno
stato d’animo e di quello che penso”.
Serena Brancale – ”Qui con me” alla sua terza partecipazione: “Porto la parte
più autentica di me, ho bisogno di portare una lettera alla persona più
importante della mia vita”.
Tommaso Paradiso – ”I romantici” che sbarca per la prima volta a Sanremo: “La
mia è una semplice dedica d’amore alle persone che amo, ai romantici. Sarebbe
bello tornare a essere romantici, soprattutto di questi tempi”.
Tredici Pietro – ”Uomo che cade”, un debutto vero e proprio per il figlio di
Morandi: “Prima volta e spero non sia l’ultima. Faccio tanta fisioterapia e
studio per la canzone. Per il poco che so della vita credo di aver capito che è
tutto nella corsa, tutto nel percorso, nel cercare le cose. Un invito a quando
si cade, di rialzarsi sempre”)
L'articolo Festival di Sanremo 2026, ecco i titoli e la presentazione dei 30 Big
in gara. Angelica Bove e Nicolò Filippucci promossi tra le Nuove Proposte
proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Carlo Conti in diretta con “Sarà Sanremo” dal Teatro del Casinò di Sanremo, su
Rai Uno domenica 14 dicembre in prima serata, accoglie sul palco tutti e trenta
i Big in gara al prossimo Festival di Sanremo 2026, che si terrà dal 24 al 28
febbraio. Gli artisti svelano i titoli dei brani inediti che saranno presentati
al Teatro Ariston di Sanremo.
Sul palco si alternano: Arisa, Bambole di pezza, Chiello, Dargen D’Amico,
Ditonellapiaga, Eddie Brock, Elettra Lamborghini, Enrico Nigiotti, Ermal Meta,
Fedez & Masini, Francesco Renga, Fulminacci, J-Ax, LDA & Aka 7even, Leo
Gassmann, Levante, Luchè, Malika Ayane, Mara Sattei, Maria Antonietta &
Colombre, Michele Bravi, Nayt, Patty Pravo, Raf, Sal Da Vinci, Samurai Jay,
Sayf, Serena Brancale, Tommaso Paradiso e Tredici Pietro.
Si apre con la co-conduzione di Gianluca Gazzoli la gara tra i 6 artisti in gara
dal Contest Sanremo Giovani: Antonia, Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam,
Senza Cri e Welo. Con un meccanismo di sfide dirette solo due saranno promossi
nella Categoria Nuove Proposte del Festival.
A giudicarli sempre la Commissione musicale di “Sanremo Giovani” Manola Moslehi,
Carolina Rey, Ema Stokholma (che saranno le conduttrici di Prima Festival),
Daniele Battaglia (che condurrà il palco Suzuki) ed Enrico Cremonesi (che
accompagnerà Nicola Savino al ‘DopoFestival’) insieme ai “giurati dietro le
quinte” Carlo Conti e Claudio Fasulo, Vicedirettore della Direzione
Intrattenimento Prime Time.
Ai due promossi si aggiungono Mazzariello e il trio Sonico, Blinded Elma, i
finalisti e vincitori per Area Sanremo. A febbraio avranno l’opportunità di
salire sul palco dell’Ariston in gara tra le Nuove Proposte. Sfideranno i due
artisti che stasera otterranno il pass per il Festival.
L'articolo Sanremo 2026, Carlo Conti svela i titoli dei 30 Big che
parteciperanno gara. Promossi i due giovani artisti che entrano nelle Nuove
Proposte proviene da Il Fatto Quotidiano.
Suzuki rinnova il proprio legame con la grande musica italiana ed è stata scelta
come Auto del 76° Festival di Sanremo, in programma dal 24 al 28 febbraio 2026 e
condotto da Carlo Conti. Protagonista dell’edizione sarà Suzuki Swift Hybrid,
simbolo di uno stile dinamico e sostenibile, che accompagnerà il Direttore
Artistico fino al palco del Teatro Ariston.
La Swift Hybrid è già al centro del racconto musicale firmato Suzuki: insieme a
Carlo Conti è infatti protagonista della clip di apertura della serata finale di
Sanremo Giovani – Sarà Sanremo, in onda domenica 14 dicembre in prima serata su
Rai1. Dopo aver seguito il percorso dei 24 giovani artisti nel corso delle
cinque puntate dedicate alle nuove proposte, l’auto giapponese diventa così
l’icona di continuità tra talenti emergenti e Festival.
In collaborazione con Rai Pubblicità, Suzuki conferma anche per il 2026 il
proprio impegno con un progetto aperto e coinvolgente che va oltre l’Ariston.
Torna infatti il Suzuki Stage, il palco esterno che rappresenta il cuore
“outdoor” del Festival: uno spazio capace di portare la musica nelle strade di
Sanremo, ampliando l’esperienza della manifestazione e avvicinando artisti e
pubblico.
L'articolo Suzuki accende Sanremo 2026, la Swift Hybrid protagonista tra
emozioni e musica proviene da Il Fatto Quotidiano.
Si intitola “Spiagge”, il brano con cui Senza Cri è in gara a “Sarà Sanremo” per
conquistare uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella categoria
delle Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo 2026.
“Questo brano è il racconto di un amore puro, che sta nei piccoli dettagli, nel
crescere insieme. – ha detto Senza Cri – Associo chi amo al mare, qualcosa che
ho sempre amato ma che va compreso. Io vengo dal mare e chi viene dal mare sa
che il mare è tuo amico ma è anche imprevedibile, solo uno stupido non ne ha
paura. L’amore è come il mare: qualcosa da conoscere e scoprire, ma che può
spaventare. L’emotività è anche questo. È una corrente che si può scegliere di
seguire oppure no. Il mare è una danza da fare in due. Con “Spiagge” volevo
racchiudere una persona nel suo elemento. Il nostro amore nell’eternità di una
canzone, comunque sia, comunque vada, comunque andrà”.
Senza Cri ha pubblicato il 19 settembre il brano “Anno del Drago”, un augurio di
buona fortuna a sé e a chi, come l’artista, continuerà a sognare. Il percorso è
proseguito con il live del 28 settembre alla Santeria Toscana di Milano.
Senza Cri, artista non-binary classe 2000, si avvicina alla musica già durante
la sua infanzia, iniziando a suonare la chitarra. A 15 anni scrivere i testi
delle prime canzoni e, dopo la sua prima esibizione al liceo, ad agosto 2021
pubblica come artista indipendente il primo brano “Tu Sai”. Nello stesso anno,
il Premio Tenco invita l’artista ad esibirsi nel corso della serata finale della
rassegna per presentare in anteprima il suo primo EP “Salto nel Vuoto”.
Nel 2022 partecipa a Sanremo Giovani, arrivando ad esibirsi nella serata finale
in diretta su Rai 1. Nel 2024 entra a far parte della scuola di Amici, facendosi
conoscere così dal grande pubblico e arrivando alla fase serale del programma.
Il 14 maggio Senza Cri pubblica il nuovo singolo “Tokyo Nite”, che anticipa
l’uscita dell’omonimo Ep, uscito il 30 maggio.
L'articolo Sanremo 2026, ecco chi è la finalista di “Sarà Sanremo” Senza Cri: da
“Amici” all’amore puro di “Spiagge” proviene da Il Fatto Quotidiano.
“Luoghi perduti” è il brano con cui Antonia è in gara a “Sarà Sanremo” per
conquistare uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella categoria
delle Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo 2026.
Dopo aver vinto il Premio Spotify all’interno di Amici 24, Antonia ha avuto la
possibilità di volare a Stoccolma per registrare un brano negli Spotify Studios,
un’esperienza che ha segnato una svolta importante nel suo percorso artistico e
personale. È lì che è nata “Genie In A Bottle”, la sua reinterpretazione
dell’iconico brano di Christina Aguilera, uscita il 24 ottobre, che ha
ridefinito la nuova direzione musicale della giovane cantante, tra sonorità R&B
e pop con un chiaro omaggio agli anni 2000. La produzione è firmata da
Alessandro Casillo, che ha accompagnato Antonia in ogni fase del progetto
insieme al team di producer di Spotify.
“Genie In A Bottle” segue la pubblicazione del suo primo EP “Relax”, uscito lo
scorso 23 maggio. Il progetto contiene brani che hanno raccolto milioni di
streaming, tra cui “Giganti”, scritto con Federica Abbate, Jacopo Ettorre e
prodotto dal team Itaca, Katoo e Walvs, e “Romantica”.
Antonia, nome d’arte di Antonia Nocca, è una cantante classe 2005 originaria di
Napoli. Sin da piccola trova rifugio nella musica, che diventa per lei un mezzo
per conoscersi, raccontarsi e liberarsi. Frequenta il Liceo Classico della sua
città e si avvicina al canto e alla scrittura per esprimere un’urgenza
interiore. Nel 2024 entra nella scuola di Amici ed è la prima cantante della sua
edizione ad accedere alla fase serale del programma, diventando, puntata dopo
puntata, una delle figure più riconoscibili del talent.
Lungo il percorso ad Amici 24 pubblica tre inediti: “Dove ti trovi tu”,
“Romantica” e “Giganti”, che rappresentano diverse sfumature della sua
scrittura: malinconica, sincera, diretta.
L'articolo Sanremo 2026, ecco chi è la finalista di “Sarà Sanremo” Antonia: da
“Amici” ai “Luoghi perduti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
“Emigrato” è il brano con cui Welo è in gara a “Sarà Sanremo” per conquistare
uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella categoria delle Nuove
Proposte del prossimo Festival di Sanremo 2026. Una valigia chiusa in fretta,
una casa lasciata alle spalle, la sensazione che restare sia più difficile più
che andare via. In “Emigrato” la partenza non è solo un sogno ma un atto
necessario: quello di chi è costretto a spostarsi, adattarsi, ricominciare.
Nel brano ci sono spaccati di vita: la nonna che tramanda valori, il vino come
simbolo di convivialità, i trattori al posto dei grattacieli e il lavoro in nero
come quotidianità. Tutto viene restituito per ciò che è ossia vita vera,
vissuta, spesso scomoda.
Welo, all’anagrafe Manuel Mariano, classe 1999, è una delle voci più autentiche
e disruptive della nuova scena urban italiana. Cresciuto in Salento, in un
contesto dove la musica è sempre stata rifugio ed espressione identitaria, si
avvicina giovanissimo al rap e alle sonorità urban, fondando nel 2017 il
collettivo 23.7. Nel 2022 decide di intraprendere il percorso da solista con
l’uscita di “Pass”, aprendo una nuova fase artistica. Da quel momento pubblica
una serie di singoli che gli permettono di farsi notare per il suo stile
riconoscibile: una miscela di liriche taglienti, ironia popolare e forte
radicamento territoriale.
Il 2023 segna una svolta con la release di “Malessere”, brano che lo consacra
come artista emergente di riferimento. La sua musica, infatti, non è mai mero
intrattenimento: è cronaca sociale, specchio di una generazione che si muove tra
precarietà e voglia di riscatto. Il 2024 è l’anno della consacrazione: pubblica
il suo primo EP ufficiale, “WELO WE 23”, in cui raccoglie e rielabora il
percorso degli ultimi anni, mettendo al centro anche la sua parte più emotiva.
L’EP include collaborazioni di peso, tra cui il feat con Enzo Dong e Mikush. A
settembre arriva la conferma definitiva con la collaborazione con una delle
icone del rap italiano, Guè, in “MY BOO”, che certifica la rilevanza di Welo
come nome su cui investire.
Accanto alla musica, Welo porta avanti un approccio fortemente sociale: nei suoi
videoclip coinvolge spesso ragazzi dei quartieri popolari, dando spazio a volti
e storie che raramente trovano rappresentazione. Questo impegno rafforza l’idea
di un artista che non si limita a raccontare se stesso, ma diventa megafono di
una comunità. Il 2025 continua con “Emigrato”, brano candidato a Sanremo
Giovani, che, dopo “Me Ne Tornerò”, si conferma manifesto della sua poetica.
L'articolo Sanremo 2026, ecco chi è il finalista di “Sarà Sanremo” Welo:
“Emigrato perché qui lo Stato è sempre assente, ingiustificato” proviene da Il
Fatto Quotidiano.
Esattamente un anno fa Seltsam metteva in tasca una laurea in Giurisprudenza.
365 giorni dopo è a un passo dal palco musicale più ambito d’Italia. Il
cantautore romano classe 2001 – vero nome Lorenzo Giovanniello – è tra i sei
finalisti di “Sarà Sanremo” con Scusa mamma. Il programma condotto da Carlo
Conti e Gianluca Gazzoli, domenica 14 dicembre in prima serata su Rai 1,
decreterà chi, insieme ai due vincitori di “Area Sanremo”, gareggerà nelle
“Nuove Proposte” del Festival il prossimo febbraio.
Forte di una community molto attiva su TikTok, dove si racconta senza filtri,
Seltsam arriva a questo appuntamento con la certezza di non voler essere una
star, ma qualcuno in cui il pubblico possa riconoscersi. E se il sogno del
Festival dovesse (per ora) infrangersi, l’artista ne ha già un altro da
inseguire, come rivela a FQMagazine: esibirsi allo Stadio Olimpico di Roma, lo
stesso in cui già risuona un altro suo singolo, Mille risse, durante le partite
della sua amata Lazio.
Sei a un passo dalla possibilità di calcare il palco di Sanremo. Come stai
vivendo queste ore di attesa?
Con l’ansietta. Non sono uno da sangue freddo e si è visto nella scorsa puntata
di “Sanremo Giovani”.
È qualcosa con cui fai i conti da molto tempo?
Da quando sono piccolo. Chiedo tanto a me stesso, non mi concedo di sbagliare e
questo è uno dei miei più grandi errori. Prima delle partite di calcio e dei
compiti in classe stavo malissimo, all’esame di diritto pubblico mi sono
dimenticato il mio nome per l’ansia. Le persone dicono che devo imparare a
gestirla, ma non sanno quanto è dura.
Ti stai facendo aiutare?
Sì, in questo momento i risultati non si vedono, ma ne parlo liberamente perché
fa parte di me.
Intanto il tuo brano è il più virale su TikTok tra quelli di “Sanremo Giovani”.
Ho costruito una bella community lì, mi mostro sempre come una persona normale.
Non posto contenuti patinati, ma video con la mia famiglia e il mio cane. Ettore
è una star ormai. Ieri ha capito che stavo partendo e ha pure vomitato. Se ne
inventa una al giorno.
“Scusa mamma” è anche un modo per ringraziare i tuoi genitori. Per che cosa ti
senti grato?
Per tutto. “Scusa mamma” non parla di rapporti perfetti, ma di contrasti, di
crescita. Mia madre e mio padre sono diventati genitori per la prima volta
quando sono nato io, se anche hanno commesso qualche errore in realtà pensavano
di fare il mio bene. Li ringrazio a prescindere perché si sono sacrificati senza
mai chiedere niente in cambio. Mi torna in mente un gesto di mio papà…
Quale?
Il sabato non mi andava mai di andare a scuola, e siccome ero in fissa con i
dinosauri lui me ne lasciava sempre uno sul comodino. Si chiamava il signor
Buongiorno e arrivava solamente di sabato perché se mi svegliavo potevo
tenermelo. Povero papà, tutti i venerdì sera andava a comprarmeli se no non mi
alzavo dal letto!
Ti hanno sempre lasciato libero di inseguire il tuo sogno di fare musica?
In realtà no. Per loro questo è un mondo non sicuro, però il primo anno di
università abbiamo fatto un patto. Mi hanno detto: “Laureati, poi fai come ti
pare”. Il 13 dicembre 2024 mi sono laureato e un anno dopo mi gioco la finale di
“Sanremo Giovani”.
Hai mai sentito di tradire le loro aspettative?
Tantissimo. Tuttora quando dico che spero di aver reso fiera mia madre è perché
non penso di averlo ancora fatto. So che le loro aspettative su di me erano
altre, ma al tempo stesso so anche che amano il fatto che io possa essere
felice.
“Scusa” e “grazie” sono parole passate di moda?
Tante cose che riguardano i rapporti umani lo sono. Soprattutto per i
giovanissimi, ai quali credo che il Covid abbia tolto molto in fatto di
relazioni. Io ho imparato a interfacciarmi con le persone giocando a calcio
nelle periferie “toste” di Roma: quando c’erano i più grandi si abbassava lo
sguardo come forma di rispetto. Chi dice “scusa” ammette di aver sbagliato, e
oggi nessuno più vuole farlo. Dire “grazie” vuol dire riconoscere che non si
riesce a fare tutto da soli. Vogliono essere tutti eroi. Io invece vorrei essere
l’antieroe.
Un po’ come Ultimo, anche lui cresciuto artisticamente nell’etichetta
discografica Honiro come te.
Sono suo fan! Quando diventi artista ti accorgi che devi rappresentare qualcosa
per le persone, e io vorrei rappresentare una storia di sacrificio con un
bell’epilogo. Nella guerra di Troia a me è sempre piaciuto Ettore, non Achille.
Per questo ho chiamato il mio cane come lui. Ettore si è fatto la gavetta, siamo
bravi tutti a essere Achille, un semidio…
Gli insegnanti a tua mamma dicevano di te: “È un’anima nera”. In che senso?
Ho passato un periodo complicato. Alle elementari il maestro mi diceva: “Sacra
panza, vieni alla lavagna”, perché ero grassottello. Secondo lui non potevo
giocare a calcio a causa del mio aspetto. Quando andavo a scuola non c’era la
sensibilità che c’è oggi nei confronti del bullismo: o mangiavi o venivi
mangiato. Poi, anche per un senso di rivalsa, sono cambiato e ho attraversato
una fase difficile, al punto che ho finito la terza media con 6 in condotta. Ad
ogni modo, non cambierei niente del mio passato, altrimenti non sarei la persona
che sono ora.
Ti spaventa diventare grande?
Io non vedo l’ora di diventare papà, però in questo momento non sono pronto,
anche se penso che nemmeno quando diventerò grande sarò grande realmente. La mia
paura semmai è perdere il fanciullo interiore.
Come vivi la pressione di un sistema musicale che spinge a macinare
continuamente grandi numeri e traguardi in tempi molto brevi?
Alla mia generazione è richiesto il tutto e subito. Ci prendono in giro
definendoci quelli che mantengono 3 secondi di attenzione su TikTok prima di
scrollare, quando in realtà ci è stato insegnato così. Studia, laureati in
fretta, lavora, comprati una casa… È una corsa continua verso il raggiungimento
di un risultato dopo l’altro. Provo a godermi ogni istante, poi è vero che nel
mercato musicale è difficile, però utilizzo la realtà come scudo.
Cioè?
Non ho paura di mostrarmi vulnerabile, anzi mi aiuta a far sì che le persone
empatizzino con me. È questo il mio obiettivo. Voglio essere un loro amico, non
una star. Come quando dopo essere stato eliminato ai Bootcamp di “X Factor” hai
scritto un post in cui non hai minimamente nascosto la tua delusione. Mostrarsi
sempre perfetti è una stupidaggine, non è reale. Se vuoi fare questo mestiere
devi essere vero, riconoscere anche una delusione, parlarne e superarla.
Alle Auditions avevi portato “Completamente” dei Thegiornalisti. Se dovessi
incrociare Tommaso Paradiso dietro le quinte di “Sarà Sanremo” che gli diresti?
Noi abbiamo una storia che si intreccia. Una sua amica era la migliore amica di
mia zia, e “Questa nostra stupida canzone d’amore” è uno dei brani che io e
mamma cantiamo insieme. Tommaso è Tommaso, poi è laziale come me. Se lo
incontrassi gli direi semplicemente: “Sono un tuo grandissimo fan, ti voglio
bene”.
È vero che sei approdato su TikTok come ultima spiaggia?
Sì, per necessità. Arriva un momento del percorso in cui Spotify non ti mette
più nelle playlist, budget non ne hai e fare musica costa tanto. Con il mio team
abbiamo capito che era importante andare a prendersi il pubblico e quindi
abbiamo aperto il profilo su TikTok. Da lì la situazione si è evoluta, e forse
ci è pure scappata di mano (ride, ndr).
Ipotizzando di arrivare all’Ariston, porteresti sul palco il tuo cane?
Magari! Se dovesse succedere farebbe le conferenze stampa con me, un po’ come
Rino Gaetano e il suo cocker. Ma non penso sarò tra le nuove proposte di
Sanremo, anche considerando i percorsi degli altri ragazzi. Per me è già tanto
essere arrivato qui. Sto dimostrando che anche senza talent e grandi strutture
sono qua. Più di questo sarà difficile.
Sarebbe meglio vincere Sanremo o giocare in Serie A con la Lazio?
Giocare in Serie A con la Lazio. Tutta la vita. Lorenzo grande vuole fare il
cantante, ma Lorenzo piccolo ha sempre sognato quello.
L'articolo “A scuola il maestro mi bullizzava chiamandomi ‘sacra panza’. Oggi
voglio essere un antieroe e sogno di portare sul palco del Festival il mio
cane”: Seltsam si gioca la finale di “Sarà Sanremo” proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Si intitola “Mattone”, il brano con cui Angelica Bove è in gara a “Sarà Sanremo”
per conquistare uno dei due posti disponibili per entrare di diritto nella
categoria delle Nuove Proposte del prossimo Festival di Sanremo 2026.
“Mattone rappresenta il peso insopportabile di due lutti importanti della mia
vita. – ha detto Angelica – Parla del dolore che mi ha procurato questa perdita
improvvisa e significativa e di quanto mi abbia resa fragile e inerme di fronte
al mio rapporto con il dolore, con il mondo e con me stessa. Parla di
un’impotenza che, all’inizio, mi ha strappato la voce, ma che col passare del
tempo me l’ha riscritta, facendomi morire e poi rinascere. Perché anche le
ferite respirano, e quando il dolore smette di distruggerti cominci a
ricostruirti. Il dolore non se ne va mai del tutto, ma col tempo ho capito che
potevo trasformarlo in un valore aggiunto. E forse, finalmente, ci sono
riuscita”.
“Mattone” porta la firma di Federico Nardelli (anche produttore), Matteo Alieno
e della stessa Bove. Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da
Brando Bartoleschi e prodotto da Image Hunters.
Angelica Bove è una giovane cantante romana classe 2003, che con la sua voce ha
colpito pubblico e addetti ai lavori per profondità e intensità. Scopre le sue
potenzialità vocali nella vasca da bagno e utilizza i social per condividere il
proprio talento con il mondo. A 19 anni comincia a pubblicare cover di grandi
successi su TikTok, mossa dalla necessità di esprimersi, e si rende così conto
che la sua voce può essere uno strumento tramite cui può raccontare e
raccontarsi. A giugno del 2023 decide di trasformare la sua passione in una
carriera, iscrivendosi ai casting di X Factor.
Sin dalla prima audizione, Angelica Bove riesce a stregare pubblico e giudici,
affermandosi come uno dei talenti più promettenti della 17esima edizione del
talent. Durante le semifinali presenta l’inedito “L’inverno”, scritto da
Tananai, Davide Simonetta e Paolo Antonacci, e pubblicato il 1° dicembre 2023.
Con la sua musica, l’artista vuole esprimere le proprie emozioni libera da ogni
giudizio, raccontando malinconia, tristezza e dolore senza alcun tabù. Il 4
ottobre 2024 Angelica Bove pubblica il brano “Bellissimo e poi niente”, seguito
dalla partecipazione a Sanremo Giovani 2024, dov’è stata selezionata tra i 24
artisti in gara con l’inedito “La nostra malinconia”. Nel 2025 Angelica Bove
torna a Sanremo Giovani con “Mattone”.
L'articolo Sanremo 2026, ecco chi è la finalista di “Sarà Sanremo” Angelica
Bove: da “X Factor” al fragile “Mattone” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Di certo Nicolò Filippucci, comunque vada la Finale di “Sarà Sanremo” che
decreta i due giovani su sei che passeranno alle Nuove Proposte del Festival di
Sanremo 2026, di una cosa sarà contento. A sole tre settimane dalla
pubblicazione dei brani in gara a Sanremo Giovani, “Laguna”, ha superato il
mezzo milione di stream sulle piattaforme digitali. Ad Nicolò Filippucci è
l’artista più ascoltato tra i partecipanti.
Laguna è una power ballad intensa e viscerale, capace di mettere in risalto la
straordinaria sensibilità interpretativa e la potenza vocale di Nicolò, dove le
onde diventano metafora dei ricordi d’amore che riaffiorano senza mai
dissolversi del tutto. Un dialogo tra luce e ombra, melodia e malinconia, che
racconta la bellezza di ciò che resta, anche quando tutto sembra perduto.
Filippucci a FqMagazine ha spiegato: “Laguna è un brano scritto da Rashi e
Leonardo Lamacchia, prodotto da Gianmarco Grande. È un brano che ho sentito mio
fin dal primo ascolto. Parla di una storia d’amore e al suo interno c’è molto
della mia adolescenza. La laguna rappresenta un luogo in cui si disperdono
pensieri, emozioni e ricordi, uno spazio dove si riflette su ciò che è stato. È
una raccolta un po’ incasinata, ma sincera di tutto ciò che mi appartiene, e
credo che molti possano riconoscersi nella propria laguna”.
Nicolò Filippucci nasce a Castiglione del Lago (PG) nel 2006. Si avvicina alla
musica a sette anni, ispirato dalla madre appassionata di musica, e a nove
debutta nel coro delle voci bianche del Conservatorio Morlacchi di Perugia. Nel
2023 vola a New York per la finale del NYCanta, dove conquista il secondo posto.
La svolta arriva nel 2024 con l’ingresso nella scuola di Amici, dove si
distingue per talento, intensità interpretativa e scrittura emotiva. Durante il
programma pubblica gli inediti “Non mi dimenticherò”, “Yin e Yang” e “Cuore
bucato”, e nel maggio del 2025, anticipato dall’omonimo singolo, esce il suo
primo EP “Un’ora di follia”. Segue un’estate ricca di live e partecipazioni ai
principali festival musicali, tra cui TIM Summer Hits, Battiti Live, RDS Summer
Festival e Yoga Radio Bruno Estate. Sta attualmente lavorando al suo nuovo
progetto discografico.
L'articolo Sanremo 2026, ecco chi è il finalista di “Sarà Sanremo” Nicolò
Filippucci: da “Amici” al sogno dell’Ariston proviene da Il Fatto Quotidiano.
Tutto pronto per “Sarà Sanremo”, in onda domani sera 14 dicembre dalle 21:30 dal
Teatro del Casinò di Sanremo in prima serata su Rai 1. Carlo Conti accoglierà
tutti e 30 Big del 76esimo Festival di Sanremo, che diranno i titoli delle
canzoni (e cosa rappresentano per l’artista in gara) e i 4 protagonisti delle
Nuove Proposte. Alla conduzione Carlo Conti con la partecipazione di Gianluca
Gazzoli.
Quindi arriveranno: Arisa, Bambole di pezza, Chiello, Dargen D’Amico,
Ditonellapiaga, Eddie Brock, Elettra Lamborghini, Enrico Nigiotti, Ermal Meta,
Fedez & Masini, Francesco Renga, Fulminacci, J-Ax, LDA & Aka 7even, Leo
Gassmann, Levante, Luchè, Malika Ayane, Mara Sattei, Maria Antonietta &
Colombre, Michele Bravi, Nayt, Patty Pravo, Raf, Sal Da Vinci, Samurai Jay,
Sayf, Serena Brancale, Tommaso Paradiso e Tredici Pietro.
Ancora sfide a “Sarà Sanremo” per aggiudicarsi con sfida diretta i 2 posti
disponibili, tra i 6 concorrenti finalisti, per le Nuove Proposte 2026: Antonia,
Angelica Bove, Nicolò Filippucci, Seltsam, Senza Cri e Welo. A giudicarli sempre
la Commissione musicale di “Sanremo Giovani” (Manola Moslehi, Carolina Rey, Ema
Stokholma, Daniele Battaglia ed Enrico Cremonesi – insieme ai “giurati dietro le
quinte” Carlo Conti e Claudio Fasulo – Vicedirettore della Direzione
Intrattenimento Prime Time).
Mazzariello e il trio Sonico, Blinded Elma sono i finalisti per Area Sanremo. A
febbraio avranno l’opportunità di salire sul palco dell’Ariston in gara tra i
Giovani. Sfideranno i due artisti che domani sera otterranno il pass per il
festival durante la finale di Sarà Sanremo.
“Oltre 500 giovani cantanti e la maggior parte di loro non sono arrivati in
fondo. Ma la qualità espressa è tanta. – ha detto Carlo Conti in conferenza
stampa oggi al Palafiori di Sanremo – L’importante è non mollare mai. Le novità
2025 sono molte. Ema Stockholma, Manola Moslehi e Carolina Rey saranno le
conduttrici del Prima Festival. Ema, Manola e Carolina saranno le mie Charlie’s
Angels. Sono lieto di annunciare anche che al Dopofestival con Nicola Savino,
che torna al Casinò di Sanremo, a coordinare tutto quello che riguarderà i
contribuiti musicali ci sarà il maestro Enrico Cremonesi. Daniele Battaglia
invece sarà il conduttore del Suzuki Stage in piazza Colombo. E quando sarà la
volta del momento dei giovani accanto a me ci sarà sul palco dell’Ariston
Gianluca Gazzoli”. Sulle polemiche legate al cast dei Big del prossimo Festival
ricco di giovani: “È normale, se no non sarebbe Sanremo”.
Infine Williams Di Liberatore, il direttore del prime time della Rai, ha
dichiarato: “Il Festival è della Rai e siamo felici di continuare a farlo a
Sanremo, a braccetto con il Comune. Il cast è davvero importante, un mix che
garantirà qualità e spettacolo”
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Stockholma, Moslehi e Rey al Prima Festival. Gazzoli co-conduttore per i
Giovani”: così Carlo Conti proviene da Il Fatto Quotidiano.