Prima la scomparsa, poi la fake news sulla morte e il linciaggio dalla folla
rischiato dall’amico. E ora, dopo il ritrovamento della ragazza, potrebbe
archiviata l’inchiesta per istigazione al suicidio aperta dagli inquirenti che
indagano sul caso. Dragos Ioan Gheormescu, l’amico romeno che ha ospitato
Tatiana Tramacere, è stato sentito dai carabinieri dopo il ritrovamento avvenuto
ieri. Anche per gli investigatori, si è trattato di un allontanamento
volontario.
L’amico ha anche letto un messaggio davanti alla tv: “Il forte sentimento
reciproco tra me e Tatiana che si è consolidato di fatto in questi giorni non mi
ha fatto ben comprendere le conseguenze, anche di natura pubblica, derivanti da
questa nostra avventura, che ripeto era di comune accordo. Ho voluto tutelare
Tatiana nelle sue scelte personali di cambiare vita”. Dei commenti sono arrivati
anche da parte del fratello di Tatiana: “Sta bene ma ora ha bisogno di pace; non
le abbiamo fatto domande: sarà lei quando se la sentirà a raccontarci”.
La famiglia Tramacere e L’intera comunità di Nardò (Lecce) dopo undici giorni
hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Tatiana è sempre stata a Nardò,
hanno confermato le immagini delle telecamere di videosorveglianza che l’hanno
ripresa mentre entrava nella palazzina con l’amico Dragos il 24 novembre. Da
quel luogo non è più uscita, fino a quando i carabinieri sono entrati, temendo
di trovarsi di fronte ad una scena del crimine, trovandola viva e in salute.
Resta il mistero sulle ragioni che l’avrebbero indotta a farlo. Tra le ipotesi
quella che l’abbia fatto per aumentare il numero dei suoi follower sui social.
Alla soluzione del “giallo”, gli inquirenti sono giunti attraverso indagini
tecniche. Dalla denuncia della famiglia, quattro giorni dopo la scomparsa della
ragazza, i carabinieri hanno acquisito i video delle telecamere intorno alla
zona dove era stata vista per l’ultima volta, un parco a poche centinaia di
metri da casa. La ricerca e l’analisi dei video non è stata immediata, perché un
forte temporale aveva mandato in tilt le telecamere pubbliche e quindi hanno
dovuto cercare gli impianti privati. Tra il 2 e il 3 dicembre gli investigatori
sono riusciti a trovare i frame che ritraevano la ragazza e l’amico allontanarsi
dal parco e poi entrare in casa di lui. Da quel luogo, hanno rivelato le
immagini dei quattro giorni successivi, Tatiana non è più uscita.
Ventiquattr’ore dopo hanno deciso di entrare nell’appartamento con gli
specialisti del Ris.
L'articolo Tatiana Tramacere, nessun reato per l’allontanamento volontario: il
caso verso l’archiviazione proviene da Il Fatto Quotidiano.