Giampiero Mughini è il secondo ospite a ”La Confessione” di Peter Gomez su Rai
3, in onda sabato 13 dicembre alle 20.20. “Nel 2015 lei ha detto: ‘Berlusconi è
un benefattore, ha dato da mangiare sia ai consenzienti che ai dissidenti. Ha
pagato olgettine, calciatori, comici, puttane, mogli, amici infidi, giornalisti.
Per la cronaca – afferma il conduttore -, io aggiungerei anche i 21 milioni di
dollari dati estero su estero a Bettino Craxi, soldi a Previti per i giudici,
etc. Insomma, più che un grande benefattore, in molti lo hanno definito un
grande compratore'”. “In questo caso le due parole si somigliano, però a me non
risulta che quelli che hanno fatto politica in prima persona – dichiara lo
scrittore e giornalista – lo abbiano fatto limitandosi a distribuire brioche”.
L'articolo Giampiero Mughini a La Confessione di Peter Gomez su Rai 3:
“Berlusconi un compratore? La politica non si fa distribuendo brioche” proviene
da Il Fatto Quotidiano.
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Eugenio Finardi è il primo ospite a ”La Confessione” di Peter Gomez su Rai 3, in
onda sabato 13 dicembre alle 20.20. “Lei, durante l’attentato del 12 dicembre
1969 alla Banca Nazionale dell’Agricoltura a Piazza Fontana a Milano, si trovava
a pochi passi da lì?!”, afferma il conduttore. “Io non l’ho sentita, ma mi
trovavo in un famoso negozio di strumenti musicali – dichiara il cantautore -.
Siccome avevamo i capelli lunghi, eravamo io e Alberto Camerini, il mio migliore
amico, c’era la caccia al ‘capellone’ in giro per Milano perché erano stati
accusati gli anarchici. Il padre di Alberto – prosegue – venne a prenderci con
una DS Citroën, ci coprimmo con un plaid ed uscimmo dal centro”, ha concluso
Finardi.
L'articolo Eugenio Finardi a La Confessione di Peter Gomez su Rai 3: “Piazza
Fontana, durante l’attentato scappammo nascosti sotto un plaid” proviene da Il
Fatto Quotidiano.
“Gesù ha vissuto tre anni e mezzo in Egitto. Ma non era illegale“. Parola, anzi
Verbo, di Paula White, consigliera spirituale di Donald Trump. Così si concilia
il Vangelo col pugno duro del presidente contro gli immigrati. E così Dio va (o
torna) al potere. Vince le elezioni, “benedice” guerre, terrorismo, regimi
autoritari. MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, nel numero in vendita
da venerdì 12 dicembre offre inchieste, interviste, approfondimenti sulla
religione che, negli ultimi anni, è tornata prepotentemente in politica, e
proprio in un’era che consideriamo materialista e tecnologica (qui potete
trovare la libreria o l’edicola più comoda per voi; Millennium è in vendita
anche sugli store online Amazon, Ibs, Feltrinelli, Mondadori, Liberia
Universitaria, Hoepli).
Non c’è solo l’integralismo islamico di Hamas e dintorni. Come scrive Fabrizio
d’Esposito, “Dio è con noi” è un motto che si cuce addosso agli Stati Uniti di
Trump, alla Russia di Putin, a Israele di Netanyahu, ma anche all’India di Modi
e persino, per certi versi, in Cina, dove il Partito comunista recupera pezzi di
buddismo, confucianesimo, taoismo. Mentre in Europa e in Italia l’area
sovranista si ammanta di un cattolicesimo ultraconservatore e anti-bergogliano.
Roberto Festa ci porta negli Stati Uniti, raccontando il patto fra Trump e le
potenti Chiese evangeliche, gra sedicenti “apostoli”, megachurch milionarie,
crociate anti-gender e sostanziosi finanziamenti a spese dei contribuenti.
Mentre Nancy Porsia si è immersa fra i neomessianici del Beth Israel Worship
Center, in New Jersey, per raccontarci la strana alleanza fra cristianesimo ed
ebraismo, sempre in chiave ultraortodossa.
Del resto in Israele il Peres Centre for Peace and Innovation non esita a
paragonare Hamas e le componenti più radicali del governo Netanyahu, opposti
estremismi accomunati dal claim “morte agli infedeli”, scrive Roberto Casalini.
E l’integralismo islamico? Passano le sigle del terrore, come al-Qaeda e Isis,
ma l’idea resta: la nuova frontiera è l’Africa – basta guardare al Sudan – ma i
soldi, le moschee e le scuole coraniche estremiste prosperano grazie a fondi
copiosi che arrivano da Paesi “amici” dell’Occidente, come Arabia Saudita ed
Emirati Arabi, si legge nell’inchiesta di Laura Silvia Battaglia.
Dio non è morto, come qualcuno credeva. È tornato, anzi risorto, nella sua
versione più bellicosa, totalitaria, ma anche pop. “Ehi raga, fate un applauso a
Dio”, si sente dire al Ministero Sabaoth fondato a Milano dalla pastora
brasiliana Rosalen Boerner Faccio, racconta Federica Tourn in un viaggio
stupefacente nelle chiese evangeliche italiane, illustrato dal fotografo
Federico Tisa. In Italia gli evangelici sono circa mezzo milione, e non sono
solo immigrati. L’apostolo (anche qui) Lirio Porrello da Palermo conta diecimila
fedeli in una settantina di chiese.
Intanto qui da noi è possibile convertirsi all’Islam via Whatsapp, e chattare
per districarsi nel labirinto di precetti che toccano ogni aspetto della vita
quotidiana: Antonio Armano l’ha provato per voi.
“Usare il nome di Dio per giustificare il sangue versato è la bestemmia più
grande“, si indigna don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che in una lunga
intervista a Ettore Boffano riflette sull’uso (e abuso) politico della religione
e sulla Chiesa del dopo Bergoglio. A scanso di equivoci, l’ottantenne don Ciotti
c ricorda che Dio è sempre “dalla parte delle vittime”.
Fuori dall’impegnativo tema di copertina, il premio Nobel per l’Economia Daron
Acemoglu, intervistato da Chiara Brusini, ci mette in guardia dal “patto fra
élite e le big tech dell’Intelligenza artificiale“, che “corrode la democrazia“.
Sta accadendo negli Stati Uniti, ma lo scenario peggiore è quello della Russia,
dove “non sono gli oligarchi a comandare Putin, è Putin che controlla gli
oligarchi”.
Il fotogiornalista Gabriele Rossi, invece, ha passato qualche settimana con i
giovanissimi membri della gang “Barrio18” a San Pedro Sula, la città più
violenta del violentissimo Honduras, raccogliendo le loro storie, fra omicidi,
torture, spaccio e disastro sociale.
Come sempre, spazio alle immagini d’autore, con un portfolio dedicato a un
grande della fotografia italiana, Ferdinando Scianna, intervistato da Gabriele
Miccichè.
Infine, fra le rubriche, Valentina Petrini torna a parlare di “tossicità
finanziaria“, il rischio povertà per chi scopre di avere un tumore ma si scontra
con le liste d’attesa della sanità italiana, trovandosi costretto a pagare per
non morire. Valentina Petrini vuole continuare a raccogliere storie: potete
raccontarle la vostra scrivendo a millennium@ilfattoquotidiano.it.
Per abbonarvi a Millennium e leggere gli articoli sul sito, cliccate qui.
Tra le firme e gli intervistati di questo numero:
Daron Acemoglu, Laura Silvia Battaglia, don Luigi Ciotti, Fabrizio d’Esposito,
Roberto Festa, Peter Gomez, Antonio Padellaro, Nancy Porsia, Carlo Petrini,
Valentina Petrini, Claudia Rossi, Federica Tourn, Marco Travaglio, Alberto
Vannucci, Horacio Verbitsky
L'articolo “Dio è con noi”: così Trump, Putin e Netanyahu arruolano la religione
per guerre e potere proviene da Il Fatto Quotidiano.
Da casa nostra all’Europa fino all’altra sponda dell’Oceano e in Medioriente,
con la destra messianica ultraortodossa israeliana. ‘Millennium’ nel suo nuovo
numero indaga su cosa sta accadendo nella politica e in molti leader
internazionali. “Nel momento in cui le democrazie liberali non riescono a dare
più risposte che soddisfino i bisogni dei cittadini, ecco che bisogna rivolgersi
a qualcosa che sta sopra di noi” spiega il direttore del Fattoquotidiano.it
Peter Gomez, che ha presentato il numero alla fiera Più libri, più liberi
insieme a Valentina Petrini e Alessandro Orsini. “Il rischio? Che i cittadini
possano pensare che la politica non sia più la soluzione dei problemi e che la
soluzione possa arrivare dall’uomo o dalla donne forte, meglio se unta dal
Signore”.
“Viviamo in un mondo in cui molte persone sono religiose, a differenza di quello
che molti credono e quindi c’è il problema di poter strumentalizzare e
manipolare il sentimento religioso dei cittadini a fini politici” afferma il
professor Orsini. “La politica imbarca la religione perché attraversa una delle
crisi più forti della democrazia” segnala la giornalista Valentina Petrini.
Il nuovo numero di Millennium “Dio è con noi” in edicola, in libreria e negli
store online dal 12 dicembre
L'articolo Peter Gomez presenta il nuovo numero di Millennium: “I politici
arruolano la religione perché cercano consenso” proviene da Il Fatto Quotidiano.
“L’Europa continua a essere un alleato chiave degli Usa. Ma Trump è sicuramente
stufo di certi meccanismi e prese di posizione dell’Europa che vuole proseguire
a tutti i costi la guerra contro la Russia”.Lo ha spiegato Sofia Cecinini a
margine della presentazione del suo libro edito da Paper First Tutte le guerre
del mondo alla fiera Più libri, più liberi in corso a Roma. A dialogare con lei
il direttore del Fattoquotidiano.it, Peter Gomez. “Per arrivare alla guerra – ha
aggiunto Gomez – è necessario mentire. Se non si mente è più difficile portare i
parlamenti a prendere determinate decisioni. Ed è quello che è accaduto in
questi anni per quanto riguarda l’Ucraina. La cosa straordinaria del libro è che
aiuta a decriptare la naturale disinformazione presente nella geopolitica”.
Tutti gli eventi Paper First alla fiera Più Libri, Più Liberi
L'articolo Sofia Cecinini presenta ‘Tutte le guerre del mondo’ con Peter Gomez:
“L’Ue? Vuole proseguire il conflitto con la Russia a ogni costo” proviene da Il
Fatto Quotidiano.
Prima ospite a “La Confessione” di Peter Gomez su Rai 3 in onda sabato 9
dicembre alle 20.20è Lucia Goracci, storica inviata di guerra del Tg3. “Lei ha
visto da vicino decine di conflitti, quindi la domanda è questa: le guerre di
solito si chiudono con una pace giusta o con una pace possibile?”, ha chiesto il
conduttore. “Se non c’è una pace giusta, è effimera anche la pace. – ha premesso
la giornalista, che dalla prima missione in Iraq nel 2004 non si è più fermata –
Pensiamo a Gaza. Quando ho potuto, sia nel 2008 -2009, che anche nel 2014,
raccontare la guerra di Gaza da dentro, i primi che ho visto arrivare erano
Amnesty International, gli esperti forensi, gli esperti dell’Onu che hanno
iniziato a scavare nelle macerie, – ha proseguito la reporter, tornata
recentemente dal suo ultimo viaggio tra Israele e Cisgiordania – Hanno stilato
le liste dei crimini di Hamas e di Israele, hanno fatto parlare quei corpi. Se
questo non succede, cioè se non si rende giustizia alle vittime, ogni pace è
effimera. Gaza è una scena del crimine e anche il confine russo-ucraino”, ha
concluso Goracci.
L'articolo Goracci a La Confessione di Gomez (Rai 3): “Quando si poteva entrare
a Gaza, le ong scavavano per far parlare i corpi. Oggi è una scena del crimine
impunita” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Vinicio Marchioni, ospite a “La Confessione” di Peter Gomez su Rai 3 in onda
sabato 6 dicembre alle 20.20, ha le idee chiare sul disegno di legge sul
consenso informato passato alla Camera il 3 dicembre scorso. “Questa è Eugenia
Roccella che esprime il suo parere sull’insegnamento dell’educazione
sessuo-affettiva nelle scuole. Mercoledì è passato il disegno di legge che
lascia alle famiglie la decisione se far frequentare ai figli questi corsi. Lei
è d’accordo che decidano le famiglie?”, ha chiesto il conduttore dopo avergli
mostrato un video in cui la ministra della Famiglia dichiara l’assenza di
correlazione tra l’educazione sessuale nelle scuole e l’abbassamento del numero
di femminicidi. “Io penso che dovrebbe decidere lo Stato su alcune cose. – ha
premesso l’attore al cinema con “Ammazzare stanca” di Daniele Vicari – Penso che
siamo indietro rispetto a dove sta andando il mondo e a dove stanno andando i
nostri figli, perché i nostri figli sono anni luce avanti rispetto a queste cose
qui. – ha proseguito uno dei protagonisti della serie cult “romanzo Criminale”,
papà di due ragazzi di 12 e 14 anni – E non solo hanno un’assoluta necessità di
essere indirizzati, ma soprattutto sono anni luce avanti rispetto alla
sessualità, alla fluidità di genere, all’incontro con le diversità, all’incontro
con altre razze e altre lingue”, ha concluso Marchioni.
L'articolo Marchioni a La Confessione di Gomez (Rai 3): “L’educazione sessuale
nelle scuole? Da padre dico: decida lo Stato, i nostri figli sono avanti”
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Volete capire qualcosa di più delle violenze perpetrate da gruppi di coloni
israeliani in Cisgiordania, anche a danni di volontari italiani, come è successo
pochi giorni fa? Trovate inchieste e approfondimenti su MillenniuM, il mensile
diretto da Peter Gomez, che aaffronta il tema nel numero di novembre, con il
titolo di copertina Gangs of Netanyahu. Il numero si può acquistare in diversi
store online (Amazon, Ibs, Feltrinelli, Mondadori, Liberia Universitaria,
Hoepli), in edicole e librerie selezionate (trovate qui il punto vendita più
comodo per voi).
Dal 7 ottobre 2023 sono oltre 1.100 i palestinesi sono stati uccisi negli
scontri con bande armate di coloni israeliani spalleggiati dall’esercito e dalla
polizia (qui un riassunto del numero). Una lunga inchiesta di Fabio Scuto
ripercorre gli episodi più cruenti, mette in luce i legami fra i coloni e il
governo Netanyahu e spiega chi sono e come si finanziano i gruppi più violenti.
Il numero è arricchito da un ritratto di Daniella Weiss, leader ideologica del
movimento che ora promette di colonizzare anche la Striscia di Gaza, mentre lo
storico Arturo Marzano spiega come il sionismo sia passato negli anni da una
visione progressista a un radicalismo religioso di destra. In un’intervista,
l’autorevole arabista Gilles Kepel mette in guardia dal rischio terrorismo,
anche in Europa, legato alla crisi palestinese.
Fra i rubrichisti del mensile ricordiamo Marco Travaglio, Antonio Padellaro,
Valentina Petrini, Luca Mercalli, Claudia Rossi, Carlo Petrini, Fabrizio
d’Esposito, Alberto Vannucci.
MillenniuM esce contemporaneamente su tutti i canali di vendita: edicole,
librerie e store online. Il giorno di uscita è venerdì di metà mese, invece del
tradizionale sabato. Di conseguenza, anche i MillenniuM Live, le dirette social
in cui sono presentati i contenuti del numero in corso, si spostano dal venerdì
al giovedì. Detto questo, il modo più semplice per leggere il mensile è
abbonarsi alla versione cartacea o digitale. L’abbonamento dà diritto anche
all’accesso alla versione navigabile, e all’archivio, del sito.
L'articolo Millennium, inchieste e approfondimenti sulle violenze dei coloni
israeliani. In edicola, libreria e store online proviene da Il Fatto Quotidiano.
Gli elenchi della Loggia P2, Mani Pulite, i fondi neri dell’Iri, il delitto
Ambrosoli, il finto rapimento Sindona, i processi di corruzione dei magistrati
romani. Gherardo Colombo per oltre trent’anni ha indagato sui casi che hanno
segnato la storia giudiziaria d’Italia. Ospite a “La Confessione” di Peter Gomez
in onda stasera, 29 novembre, alle 20.20 su Rai 3 ha raccontato la scoperta,
insieme al collega Giuliano Turone, dei nomi dei 962 iscritti alla loggia
Propaganda 2 di Licio Gelli insieme a 32 buste sigillate dentro la cassaforte di
Villa Wanda, la residenza toscana, a Castiglion Fibocchi, del Maestro
venerabile. “Cos’era in poche parole la Loggia P2?”, ha chiesto il conduttore.
“Era un’organizzazione che aveva lo scopo di influenzare, ma molto pesantemente,
le istituzioni in modo da far sì che la conservazione tenesse questo paese in
una situazione di stallo continuo. – ha risposto l’ex membro del Pool di Mani
Pulite – La P2 non puntava direttamente a un colpo di Stato, puntava a fare in
modo che attraverso varie azioni anche di molto rilievo, la cittadinanza avesse
sostanzialmente paura dei cambiamenti”, ha spiegato l’ex magistrato, che a Gomez
racconterà anche della sua “seconda vita” come divulgatore nelle scuole.
L'articolo Gherardo Colombo a La Confessione di Gomez (Rai3): “La P2 non puntava
al colpo di Stato, ma a far sì che i cittadini temessero i cambiamenti” proviene
da Il Fatto Quotidiano.
Roberta Petrelluzzi è la prima ospite a La Confessione di Peter Gomez in onda
stasera alle 20.20 su Rai 3. “Lei su Angelo Izzo ha detto una cosa che secondo
me non ha mai detto su nessun altro condannato: ‘Senza tracce di ravvedimento, è
il diavolo in persona‘. Perché?”, ha chiesto il conduttore. “È vero, è vero,
perché era… è il male – ha risposto Roberta Petrelluzzi, da 40 anni al timone di
“Un giorno in Pretura” su Rai 3, – Tu scopri che il male esiste. Io sono venuta
da un’educazione cattolica, che quindi non ha mai pensato che il male fosse
assoluto, era sempre relativo e spesso era relativo alle condizioni e ti
spingevano al male, non eri tu, erano le condizioni esterne che ti facevano fare
il male. – ha proseguito – Invece con Izzo no, lui godeva a fare il male, lui ha
fatto dei delitti così gratuiti, così feroci che solo l’esistenza del male li
può giustificare. Non c’è una giustificazione che possa esserci, non c’è”, ha
concluso la Petrelluzzi.
L'articolo Roberta Petrelluzzi a La Confessione di Gomez (Rai 3): “Angelo Izzo?
Delitti così gratuiti e feroci che il male assoluto può giustificarne
l’esistenza” proviene da Il Fatto Quotidiano.