Resta, Paolo Vanoli. Fino a data da concordarsi. Il 15 dicembre a Firenze è
stata come la giornata del Gattopardo: tutto è cambiato perché nulla cambi.
Anche se la mattina di lunedì sembrava presagire a qualcosa di molto più grosso.
Si è cominciato con una riunione tecnica e strategica al Viola Park, prima del
brindisi di Natale che non ha visto presenti due degli attori protagonisti: l’ad
Ferrari e il ds Goretti. Erano chiusi in una stanza, i due, per parlare del
futuro di Vanoli. E forse di un nuovo inserimento in società. Una figura forte
(si vociferava di Prandelli, per ora senza però nessun risvolto) che potesse
rasserenare gli animi e permettere alla squadra di uscire dalle secche di una
classifica che preoccupa oltre misura.
Un garante, insomma. Come è stato Ranieri per la Roma lo scorso anno. Ma questo
non è successo. Perché, alla fine, nell’incertezza, Vanoli ha diretto il suo
allenamento e soprattutto ha capito, pur senza comunicazioni ufficiali, che sarà
lui a dirigere la partita di Conference League contro il Losanna. Poi, si vedrà.
La situazione a Firenze resta però decisamente critica. L’allenatore non è
riuscito a dare una svolta (la media punti è rimasta uguale al periodo di Pioli:
0.4 a partita) ma soprattutto la squadra sembra aver perso quelle certezze, come
De Gea o Kean, che l’anno scorso l’avevano trascinata verso ben altri risultati
in campionato e pure in Europa.
Per questo, in casa Fiorentina, si sta continuando a valutare un possibile nuovo
innesto dirigenziale. Per aiutare Goretti e tutto l’ambiente a trovare il giusto
equilibrio sia nello spogliatoio, sia sul mercato, dove più di un’operazione è
attesa per risollevare le sorti della rosa. Intanto, una conferma, che sa di
smentita: non è previsto l’arrivo di Giuntoli a Firenze. Non è in discussione,
non ci sono stati contatti. Le trattative, o meglio le valutazioni,
continueranno in questi giorni, anche durante il ritiro della squadra che è
stato stabilito fino a data da destinarsi. La crisi in casa Fiorentina è
decisamente marcata. Un tunnel dal quale al momento si fatica a trovare la luce,
in un ambiente dove si è deciso di non cambiare nulla. Per ora.
L'articolo Riunione di crisi, poi la conferma (a tempo) di Vanoli: la Fiorentina
ora pensa a una figura forte in società proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sei punti in quindici giornate, ultimo posto in classifica e già -8 dalla zona
salvezza. La prima metà di stagione per la Fiorentina è un incubo. La formazione
viola – partita tra tanti proclami e dopo un mercato economicamente importante –
non sa cosa significhi vincere. Nelle 15 partite giocate in Serie A sono infatti
arrivati sei pareggi e nove sconfitte, l’ultima in casa contro il Verona per
1-2.
FIORENTINA CONTESTATA E IN SILENZIO STAMPA
A fine match – come è facile intuire – fischi e cori di contestazione da parte
di tutto lo stadio “Artemio Franchi”, che ha urlato: “Fate ridere” ai
calciatori, qualcuno anche in lacrime. Perché c’è tutto il tempo per rimediare a
una situazione che sembra avere dell’incredibile, ma bisogna fare in fretta
perché è già andato via quasi metà campionato. Ecco perché adesso il club e la
società vogliono chiudersi a cerchio, cercare di ricompattarsi e provare a
uscire insieme da un momento complicatissimo. A fine match contro il Verona
nessuno si è presentato davanti alle telecamere: annunciato il silenzio stampa.
Intanto la squadra continuerà il ritiro, dopo quello fatto venerdì al Viola Park
prima della sfida contro il Verona.
I NUMERI DELLA FIORENTINA
Peggior difesa e terzo peggior attacco, ma soprattutto zero vittorie in
stagione: la Fiorentina è ancora l’unica squadra a non aver ottenuto tre punti
nel corso del campionato. Solo 12 reti segnate, ben 26 subite e una fragilità
mentale davvero preoccupante per tifosi e allenatore. La formazione viola non sa
reagire alle difficoltà e soprattutto è deconcentrata anche quando la posta in
palio è altissima. Basta vedere il gol di Orban dell’1-2, con due uomini in area
a difendere e l’attaccante del Verona da solo. O ancora prima l’errore di
Gudmundsson, che lanciato da solo a rete in area – anziché calciare in porta –
ha cercato l’assist per Moise Kean. Numeri preoccupanti, situazione mentale e
fisica ancora di più. Ecco perché serve una scossa. Quella che la società ha
cercato di dare con l’esonero di Pioli e l’arrivo di Paolo Vanoli, che fin qui
però non ha sortito gli effetti sperati.
L'articolo Fiorentina sempre più ultima e contestata: “Fate ridere”. Squadra in
silenzio stampa e in ritiro proviene da Il Fatto Quotidiano.
La due giorni di Champions League era terminata con il classico bicchiere mezzo
vuoto, perché alle due vittorie di Atalanta e Juventus avevano fatto da
contraltare le sconfitte di Inter e Napoli. Il giovedì europeo invece ha portato
bottino pieno: vittorie di Roma e Bologna in Europa League, successo anche per
la Fiorentina in Conference. Punti fondamentali per i tre club, ma anche per
l’Italia nel ranking Uefa stagionale, la classifica che stabilirà a fine
stagione le due federazioni che potranno avere uno slot extra nella prossima
Champions. Nel caso della Serie A, quindi, mandare anche una quinta squadra.
L’Italia era rimasta un po’ indietro, ma ora è in grande recupero: grazie ai
risultati di questa settimana si è portata al terzo posto, superando anche la
Spagna, e molto vicina alla Germania, attualmente seconda.
LE VITTORIE DI ROMA, BOLOGNA E FIORENTINA
La Roma trova la vittoria più imponente nella sesta giornata di Europa League.
La formazione di Gasperini travolge in trasferta il Celtic 3-0 e vede
avvicinarsi la qualificazione diretta agli ottavi. A sbloccare il risultato
un’autorete di Scales (6′), poi si scatena Ferguson con una doppietta (36′ e
46′). Prima dell’intervallo Engels fallisce un rigore. Giallorossi a quota 12 in
classifica. Un punto dietro si trova invece il Bologna, che vince in rimonta in
trasferta a Celta Vigo (1-2). Padroni di casa avanti al 17′ con Zaragoza, nella
ripresa la risposta della squadra di Italiano con la doppietta di Bernardeschi
(rigore al 65′ e rete al 75′, su assist di Cambiaghi).
Boccata d’ossigeno per la Fiorentina, almeno in Conference League: i viola si
sono imposti per 2-1 in casa sulla Dinamo Kiev. Vantaggio con Kean al 18′ su
assist di Dodo. Il pari degli ucraini arriva al 55′ con Mykhaylenko. Al 74′ il
raddoppio della Fiorentina con Gudmundsson che decide la partita. Si tratta
della terza vittoria in cinque partite europee, la prima di Vanoli in panchina:
viola ora al settimo posto in classifica, in piena corsa per un posto agli
ottavi.
LA NUOVA CLASSIFICA AGGIORNATA DEL RANKING UEFA
1. Inghilterra – Club: 9/9 – 12.500
2. Germania – Club: 7/7 – 11.142
3. Italia – Club: 7/7 – 11.000
4. Portogallo – Club: 4/5 – 10.600
5. Spagna – Club: 8/8 – 10.375
6. Polonia – Club: 4/4 – 10.125
7. Cipro – Club: 3/4 – 10.000
8. Francia – Club: 7/7 – 9.500
9. Danimarca – Club: 2/4 – 9.125
10. Grecia – Club: 4/5 – 8.300
L'articolo L’Italia fa 3 su 3 nel giovedì europeo e si avvicina alla Germania:
caccia al quinto slot | La nuova classifica del ranking Uefa proviene da Il
Fatto Quotidiano.
“Voci di una cessione del club? Non fanno altro che destabilizzare ulteriormente
l’ambiente quando, invece, ci vorrebbe una grande compattezza da parte di
tutti”. Così il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, in una intervista
rilasciata al quotidiano La Nazione, a proposito dei rumors su una possibile
cessione della società toscana, attualmente ultima in classifica in Serie A.
Negli ultimi mesi erano anche circolate diverse voci sulle sue condizioni di
salute. A inizio ottobre Commisso è stato operato a New York per una
lombosciatalgia e da quel momento non ha più lasciato gli Stati Uniti per
tornare in Italia: “So che la situazione di classifica della prima squadra è
molto complicata. Non possiamo permettere che la Fiorentina vada giù. Siamo
tutti responsabili e tutti devono sentirsi tali. In ogni caso i calciatori
devono capire che anche loro sono responsabili”.
Commisso ha successivamente rivolto un messaggio ai tifosi viola dopo la
bruttissima sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo per 3-1. “Dobbiamo
solo chiedere scusa per quanto accaduto a Reggio Emilia. Avevamo chiesto ai
tifosi di seguirci in massa, anche in trasferta. Si sono presentati in
quattromila, riempiendo di fatto lo stadio. Chilometri, sacrifici, passione
pura. E noi non abbiamo risposto come dovevamo”.
Un momento complicatissimo, con la formazione viola partita con ambizioni
europee e adesso in piena lotta per non retrocedere. Numeri alla mano infatti la
Fiorentina è stata fin qui la peggior squadra della Serie A: “I nostri tifosi
hanno capito benissimo il momento, hanno scelto di mettere da parte i malumori
più profondi per sostenerci e aiutare la squadra a risollevarsi in classifica.
Non parlo di chi ha minacciato i nostri giocatori: certi soggetti non possono
definirsi tifosi e come club ci siamo subito attivati con le autorità per
perseguire chi si macchia di questi atti vergognosi e indegni”. Commisso ha
infine escluso rivoluzioni societarie. “La società è gestita da persone in cui
ho piena fiducia. Insieme a me, mia moglie Catherine e mio figlio Giuseppe
forniscono un supporto costante e rimangono in contatto regolare con il
direttore generale Alessandro Ferrari, nostro principale punto di riferimento a
Firenze. Poi c’è il ds Roberto Goretti, che è stato promosso internamente, come
faccio sempre con le persone che mi dimostrano qualità. E anche Valentino
Angeloni che si occupa del settore giovanile con ottimi risultati”.
L'articolo “Chiedo scusa ai tifosi, non possiamo permettere che la Fiorentina
vada giù. Ma anche i calciatori sono responsabili”: Commisso fa mea culpa
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Ultima, alla deriva tecnica e anche psicologica, con una media punti negativa da
guinness dei primati, un allenatore cacciato e il suo sostituto già in
discussione, una proprietà lontana, la dirigenza inesistente, lo spogliatoio in
subbuglio, la curva e una città intera contro. Ma davvero la Fiorentina si è
messa in testa di retrocedere? Del disastro della Viola si era già parlato
qualche settimana fa, dopo l’esonero di Pioli. Ed è vero che quando un’annata
parte male spesso è segnata, ma quanto sta accadendo a Firenze a questo punto va
oltre i limiti del singolo e la scelta sbagliata di un allenatore.
La stagione della Fiorentina sta assumendo una dimensione drammatica,
sportivamente parlando. Si tratta di uno dei peggiori avvii di campionato di
sempre, non soltanto ovviamente della storia del club, ma proprio in assoluto
della Serie A: inutile dire che nessuno si è mai salvato con questa media. Ormai
a Firenze si parla apertamente di retrocessione. Razionalmente, rimane uno
scenario improbabile. Se è vero che nessuno si è mai salvato con zero vittorie
in 14 partite, c’è anche da dire che la Fiorentina non è l’Ancona, il Treviso o
il Pescara di turno (tanto per citare alcune compagini rimaste nell’immaginario
collettivo per campionati disastrosi, di cui la Viola sta fin qui ripercorrendo
suo malgrado le orme).
Parliamo di una rosa che era stata costruita per lottare per la Champions:
quell’obiettivo era evidentemente irrealistico, ma ci sono comunque giocatori
del calibro di Kean, Gosens, De Gea, la squadra è troppo più forte delle varie
Lecce, Verona, Pisa, Parma, e così via. Insomma, delle altre rivali per la
permanenza in Serie A. Anche perché ormai da anni la salvezza non è più alla
fatidica quota 40, che con una partenza così ad handicap sarebbe difficile da
raggiungere: in realtà ne bastano spesso molti di meno, anche 32-33. E il
campionato è lungo: ci sono ancora da giocare 24 gare e servono all’incirca
27-28 punti, praticamente uno a partita. Con tutti i suoi problemi, la
Fiorentina li può fare serenamente.
Questo dice la ragione. Poi ci sono alcuni segnali, più inquietanti per i tifosi
della Viola. La statistica già ricordata, ma quella conta fino a un certo punto.
Lo voci su Vanoli, che sta facendo persino peggio di Pioli (ma se salta lui, chi
arriva?). Il totale scollamento con la proprietà: dopo la morte di Joe Barone,
con Rocco Commisso sempre più lontano, la squadra sembra ormai abbandonata a sé
stessa, in balia degli eventi, e delle proprie divisioni. I litigi sul campo e
fuori. Kean che sembra essere tornato il bad boy degli scorsi anni, o comunque
si è completamente smarrito, dimostrando di non poter essere un riferimento
nelle difficoltà.
Gudmundsson che dopo le vicissitudini giudiziarie (le accuse di molestie
sessuali, da cui tra l’altro proprio in settimana è stato assolto in via
definitiva), non è più stato se stesso. Se anche l’ultimo baluardo De Gea
comincia a commettere errori non da lui, vuol dire che la situazione è davvero
grave. Perché quando una squadra costruita per altri obiettivi si ritrova
invischiata nella lotta per non retrocedere, spesso non riesce a calarsi nella
nuova realtà. Ci sono tutti gli ingredienti dello psicodramma, per immaginare
persino l’inimmaginabile… Ma no dai, non scherziamo. Che la Fiorentina retroceda
è impossibile. O quasi.
X: @lVendemiale
L'articolo Fiorentina ultima e con zero vittorie. Ma è impossibile (o quasi) che
retroceda proviene da Il Fatto Quotidiano.
“Speriamo vi muoiano tutti i figli di cancro”. Una serie di gravissime minacce
ha colpito gli account social dei giocatori della Fiorentina in seguito alla
sconfitta di sabato contro il Sassuolo, nella quattordicesima giornata del
campionato di Serie A. La squadra viola al momento si trova ultima in
classifica, rischia la retrocessione e non ha ancora vinto una partita.
Amanda Ferreira, moglie del terzino brasiliano Dodo, ha denunciato e pubblicato
le minacce e gli insulti ricevuti sul proprio account Instagram, tra cui un
messaggio sopracitato. La donna si è rivolta alle autorità per proteggere
l’incolumità dei suoi figli e si è sfogata contro gli hater: “Aspettatevi la
polizia a casa vostra. Internet non è una terra senza legge dove potete dire
quello che volete e farla franca. Aspettate la vostra causa, perché verrò
all’inferno a cercarvi”. Anche le compagne di altri giocatori della squadra sono
state vittime di minacce e insulti sui social: alcune hanno a loro volta sporto
denuncia.
Tramite una nota ufficiale, la società della Fiorentina esprime solidarietà per
le minacce e gli insulti ricevuti dai giocatori. E aggiunge: “Subito in contatto
coi propri tesserati e con le autorità competenti per garantire che vengano
adottate tutte le misure necessarie a tutela della sicurezza e della serenità
dei giocatori, dei membri dello staff, dei loro cari e delle famiglie
coinvolte”.
In conclusione, la società ringrazia i tifosi per l’affetto e il sostegno
manifestati dopo le minacce e gli insulti rivolti alla squadra. Poi ribadisce
che “non ci sarà mai spazio per intimidazioni, odio o violenza. Il nostro
impegno nella protezione dei nostri giocatori e delle loro famiglie rimane
assoluto”.
L'articolo Minacce e insulti ai giocatori della Fiorentina: “Spero che vi
muoiano tutti i figli di cancro” proviene da Il Fatto Quotidiano.
La Fiorentina crolla anche a Sassuolo e non vede la fine della sua crisi. La
squadra di Vanoli aveva l’occasione per smuovere la classifica e scrollarsi di
dosso le paure di una stagione da incubo, che invece ora si materializzano
concretamente. I viola infatti perdono per 3 a 1 in casa dei neroverdi, dopo
essere perfino passati in vantaggio con un rigore trasformato da Rolando
Mandragora. Stesa dai gol di Volpato, Muharemovic e Koné. Altri segnali
inquietanti per la Fiorentina, che adesso rischia davvero di affondare: è ultima
in Serie A, non ha mai vinto in campionato e vede la zona salvezza allontanarsi
giornata dopo giornata. Il Sassuolo di Fabio Grosso (espulso) è ovviamente
l’altra faccia della medaglia: da neo-promossa vola all’ottavo posto in
classifica, con un bottino di 20 punti in 14 partite.
La Fiorentina è in una crisi profonda. Quando crolli così in una partita che era
cominciata nel migliore dei modi e che sembrava la chance perfetta per il
riscatto, significa che i problemi sono probabilmente più grandi del previsto.
Per ora, dopo l’esonero di Stefano Pioli, nemmeno l’arrivo di Paolo Vanoli ha
smosso qualcosa. La lite tra Moise Kean e Mandragora per decidere il rigorista è
lo specchio di una tensione che ormai ha pervaso tutto l’ambiente. Il
centravanti trascinatore della passata stagione ora non segna più e anzi va allo
scontro con uno dei pochi giocatori che per ora hanno un rendimento sufficiente,
almeno in termini realizzativi. Potrebbe andare peggio di così?
Sì, a guardare il resto della partita. Il gol del pareggio arriva già al
14esimo, con un tiro di Volpato e una papera di De Gea, un altro che l’anno
scorso era una certezza in positivo. Il sorpasso del Sassuolo con Muharemovic
arriva proprio sul finire del primo tempo, quando la concentrazione dovrebbe
essere massima I Viola nella ripresa tentano una reazione ma è sterile e i
neroverdi chiudono i conti al 65esima con la rete di Koné. Per al Fiorentina si
tratta dell’ottava sconfitta: 24 i gol subiti, peggio di tutti. Anche la
differenza reti è la peggiore del campionato. Risalire la china sembra ogni
giorno che passa sempre più complesso.
CRISI FIORENTINA, LA NUOVA CLASSIFICA DELLA SERIE A
1. Milan – 28 pt – 13 partite
2. Napoli – 28 pt – 13 partite
3. Inter – 27 pt – 13 partite
4. Roma – 27 pt – 13 partite
5. Como – 24 pt – 13 partite
6. Bologna – 24 pt – 13 partite
7. Juventus – 23 pt – 13 partite
8. Sassuolo – 20 pt – 14 partite
9. Lazio – 18 pt – 13 partite
10. Udinese – 18 pt – 13 partite
11. Cremonese – 17 pt – 13 partite
12. Atalanta – 16 pt – 13 partite
13. Torino – 14 pt – 13 partite
14. Lecce – 13 pt – 13 partite
15. Cagliari – 11 pt – 13 partite
16. Genoa – 11 pt – 13 partite
17. Parma – 11 pt – 13 partite
18. Pisa – 10 pt – 13 partite
19. Hellas Verona – 6 pt – 13 partite
20. Fiorentina – 6 pt – 14 partite
L'articolo La lite Kean-Mandragora, i tre gol dal Sassuolo: ora la Fiorentina
rischia davvero di affondare | La nuova classifica proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Firenze in tre clic. Primo, sabato 8 novembre, Forte di Belvedere. Una volta
Gianni Agnelli, estasiato dalla vista di Firenze che il Forte offre, commentò:
“Questa è la terrazza più bella del mondo”. La troviamo chiusa. Turisti
infuriati. “Ho fatto migliaia di chilometri per vedere il Forte, e ora che ci
sono, non posso entrare”, sbotta un americano di San Francisco. E pensare che la
città è piena come un uovo di turisti. Lo conferma il tassista Tommaso Frazzi:
“Quest’anno una stagione d’oro”. Secondo, il giorno dopo, stadio genovese di
Marassi: la Fiorentina del nuovo allenatore Paolo Vanoli racimola un grigio e
quasi inutile pareggio contro il Genoa. “Il brodino è servito”, commenta
Bernardo Brovarone, agente Fifa, gran tifoso viola. Fiorentina ultima in
classifica, dieci anni fa di questi tempi era prima e l’allora premier Matteo
Renzi scherzava: “Salutate la capolista”. E intanto si avvicina il centenario
della fondazione del club – agosto 2026 – e lo stadio è ancora un cantiere, e il
patron Rocco Commisso è infuriato con l’amministrazione comunale. Terzo clic,
protesta di “Salviamo Firenze” contro la trasformazione in resort dell’ex
ospedale militare di via San Gallo. Sotto accusa – spiega Massimo Torelli,
portavoce di Salviamo Firenze – soprattutto la costruzione di una torre alta 23
metri che, si teme, finirà per oscurare le case. “Noi siamo contro luoghi che
costano ventimila euro a metro quadro. La Firenze dei resort e degli alberghi”,
denuncia.
Una città, Firenze, per anni capitale politica d’Italia con Renzi a palazzo
Chigi e il Frecciarossa che ogni mattina trasportava a Roma i suoi fedelissimi,
all’economista Mauro Grassi all’ex sottosegretario e direttore dell’Unità Erasmo
D’Angelis. I tempi di Renzi e anche di Dario Nardella sindaco. Anni passati,
ricordi sgualciti. Quella che era considerata una roccaforte Pd si è quasi
sbriciolata, se si pensa che i dem a Firenze hanno conquistato alle regionali
del 12-13 ottobre scorsi poco più del 27% di consensi, dieci punti in meno
rispetto alle regionali del 2020. A tal punto che la sindaca Sara Funaro ha
accusato il colpo: “Occorre una seria e approfondita riflessione”. Gli fa eco il
giovane Simone Zetti, 22 anni, segretario dei giovani democratici, che mette
sotto accusa gli anni in cui sindaci sono stati Renzi e Nardella, sottolineando
l’esigenza di “radicali cambiamenti”. E lunedì 10 novembre, nominando la nuova
giunta regionale, il governatore Eugenio Giani a sorpresa non ha scelto alcun
leader dem fiorentino doc: la Firenze dem non è più al centro della Toscana.
Come sua vice, Giani (spinto da Elly Schlein) ha scelto una 23enne livornese di
origine senegalese, Mia Diop.
Cresce intanto l’insicurezza, a tal punto da costringere Palazzo Vecchio a
prevedere l’invio della polizia municipale in bus e tramvia, dopo uno stupro in
pieno centro di una turista, e l’aggressione dell’ex sindaco di Impruneta
Alessio Calamandrei, nella centrale via Martelli, sotto la Cupola del
Brunelleschi. Città bloccata dai lavori, soprattutto alla tramvia, overtourism,
invasione del cemento, affitti brevi, ormai una città di stranieri. E
soprattutto affitti cari. L’arcivescovo Gherardo Gambelli racconta che il
problema più sentito dai fiorentini è quello della casa: “I giovani soprattutto
sono afflitti dal problema di trovare un alloggio”.
L'articolo La crisi di Firenze: da capitale politica d’Italia a città ferma e
invasa dai turisti. Con la Viola ultima in classifica proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Moise Kean sta vivendo una fase complicata della sua carriera, anche se, fuori
dal campo, parrebbe rinato. Alcune voci, infatti, vedono l’attaccante della
Fiorentina, penultima in Serie A, sempre più coinvolto in un legame con Virginia
Stablum. Kean è da sempre attento alla sua riservatezza, anche se agli occhi
degli esperti di gossip non è sfuggita questa sua nuova frequentazione.
Il goleador, secondo fonti a lui vicine, sarebbe “innamoratissimo”. La modella
trentina, già nota per essere stata Miss Universe Italy 2022 e per la
partecipazione a Uomini e Donne è stata avvistata di recente assieme al
calciatore italiano. Stablum, di origini afro-germane, è attiva nel campo della
comunicazione e della moda, dopo aver studiato al Liceo Linguistico “Sophie M.
Scholl” di Trento e aver intrapreso un percorso universitario in Scienze della
comunicazione a Verona.
Kean, che negli anni passati è stato associato a un legame con Nif Brascia,
madre di suo figlio Marley, ha sempre evitato di rendere pubblici dettagli
personali. La sua discrezione è stata evidente anche per quanto riguarda la
paternità: molti compagni di squadra non ne erano a conoscenza. Lo stesso
calciatore ha spiegato questa attitudine in un’intervista a Sport Week,
dichiarando: “Non so perché non lo sapevano. Non mi piace andare in giro a dire
le mie cose, sono molto privato“.
Nello stesso colloquio, Kean ha affrontato anche il tema del proprio ruolo
genitoriale, segnato da un passato familiare complesso: “A me è mancata la
figura paterna quindi con mio figlio cerco di costruire un rapporto solido e mi
impegno a non fargli mancare niente. È importante che lui sappia fin da ora che
io ci sarò sempre, per aiutarlo e dargli un consiglio. Il mondo è crudele,
perciò più un padre è vicino al figlio, meglio è“. Il calciatore ha descritto la
paternità come un elemento che ha inciso sulle sue scelte quotidiane: “Essere
padre ha cambiato tantissimo. Mi ha dato più motivazione in quello che faccio,
tante cose che facevo prima non posso più farle. Ho qualcuno che mi guarda 24
ore su 24”.
L'articolo “Moise Kean è innamoratissimo della modella trentina Virginia
Stablum”: l’indiscrezione sull’attaccante della Fiorentina proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Attimi di incertezza e concitazione durante la sfida tra Fiorentina e Juventus.
Una sfida già di per sé incandescente per la rivalità tra le due tifoserie si è
riscaldata ancora di più quando al 14esimo è stato concesso un rigore in favore
della Juventus per fallo su Dusan Vlahovic. Rigore poi revocato, con l’arbitro
che dopo revisione al Var ha deciso di invertire la decisione. A quel punto la
sfida è rimasta ferma per qualche minuto a causa di alcuni cori discriminatori
nei confronti dell’attaccante serbo, grande ex della gara.
L’arbitro ha parlato con i due capitani e dopo qualche minuto di stop il gioco è
ripreso. Ma il rischio sospensione è alto: qualora infatti si dovessero sentire
altri cori, il match verrebbe sospeso. Sono stati fatti già due annunci dallo
speaker del Franchi, su invito dell’arbitro Doveri, con la richiesta ai tifosi
di evitare cori di discriminazione razziale. Lo stesso capitano della Fiorentina
Ranieri è andato sotto la Curva per chiedere ai tifosi di smetterla.
L'articolo Cori razzisti contro Dusan Vlahovic, Fiorentina-Juventus sospesa per
qualche minuto: cosa è successo proviene da Il Fatto Quotidiano.