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Inferno sulle tribune, interrotta la partita dell’Ajax: i tifosi lanciano decine di fuochi d’artificio in campo | Video
La partita era cominciata da appena 5 minuti quando la curva della Johan Cruijff Arena di Amsterdam si è trasformata in un inferno. I tifosi dell’Ajax hanno accesso all’unisono decine di fumogeni e poi hanno iniziato a lanciare fuochi d’artificio. I calciatori sono fuggiti negli spogliatoi e l’arbitro ha sospeso il match di Eredivisie tra i lanceri e il Groningen. Dopo oltre mezz’ora, le due squadre hanno provato a riprendere, ma la partita è stata nuovamente interrotta da un altro lancio di fuochi e petardi. Quindi si è decisivo per il definitivo rinvio, mentre l’Ajax in una nota ha condannato il gesto dei suoi tifosi annunciando un’indagine interna per capire come sia stati introdotti così tanti fuochi d’artificio sulle tribune. La squadra di Amsterdam vive di nuovo un periodo difficile, lontanissima dalla vetta in campionato e ultima con zero punti in Champions League. L'articolo Inferno sulle tribune, interrotta la partita dell’Ajax: i tifosi lanciano decine di fuochi d’artificio in campo | Video proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Gli ultras del Napoli attaccano Saviano e De Laurentiis: il video dei manifesti appesi in città
Insulti contro Roberto Saviano, definito “parassita“. E un duro attacco ad Aurelio De Laurentiis. Alla vigilia della sfida di Champions League contro il Qarabag, per le strade di Napoli sono apparsi diversi manifesti contro il presidente del club e contro il giornalista e scrittore. Sono firmati dagli ultras delle due curve dello stadio Maradona: i gruppi Curva A e B. Il motivo? Sarebbe l’atteggiamento avuto da De Laurentiis e Saviano in occasione dell’espulsione dall’Olanda dei tifosi azzurri che erano ad Eindhoven per l’incontro di Champions contro il Psv. Su questo punto viene attaccato il presidente del Napoli: “Hai provato a comprarci fin dal primo giorno ma non siamo mai stati sul mercato e questo tu non l’hai mai accettato. In Olanda hai dimostrato il tuo modo di essere presidente, tacere sugli abusi subiti dalla tua gente”, si legge nel manifesto. L’attacco a Saviano invece è più generico: “Sulle problematiche della nostra città hai costruito la tua notorietà – scrivono – ora miri agli ultras per il tuo prossimo racconto“. L'articolo Gli ultras del Napoli attaccano Saviano e De Laurentiis: il video dei manifesti appesi in città proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Alto agguato ultras a un pullman: in venti invadono la strada e lanciano pietre contro il bus del Chieti Calcio
Un altro agguato ultras a un bus, a nemmeno un mese dalla morte dell’autista Raffaele Marianella, colpito da un sasso lanciato dagli ultras di Rieti contro il pullman dei tifosi del Pistoia Basket. Questa volta l’episodio è avvenuto circa un chilometro prima del casello di Loreto della A14, dove una ventina di persone hanno invaso la sede stradale e iniziato a lanciare alcune pietre contro il pullman che stava riportando in Abruzzo i giocatori del Chieti Calcio dopo la partita persa per due a zero sul campo di Recanati. Le Digos delle Questure di Macerata e di Chieti indagano per risalire agli autori dell’imboscata avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica. Solo una repentina manovra del conducente del pullman ha evitato che le persone in strada venissero investite. Mentre una delle pietre lanciate ha infranto il vetro oscurato laterale destro dell’uscita di sicurezza: per fortuna in questo caso il vetro interno ha retto, scongiurando una nuova tragedia. Sulla carrozzeria è presente una piccola ammaccatura. Le indagini si concentrano sulla tifoseria ultras teatina che ha contestato squadra e società alla luce delle vicissitudini dell’ultima settimana e delle sconfitte sul terreno di gioco che relegano il Chieti, partito con altre ambizioni, nella parte bassa della classifica del girone F di Serie D. L'articolo Alto agguato ultras a un pullman: in venti invadono la strada e lanciano pietre contro il bus del Chieti Calcio proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Chieti
Si fatica pure con la Moldavia: la Nazionale è sempre senza qualità. Ma su una cosa ha ragione Gattuso: la vera “vergogna” sono gli Ultras dell’Italia
Fatichiamo. Molto, sempre e comunque: il 2-0 strappato a Chisinau sulla Moldavia, con i due gol firmati al tramonto del match da due capocciate di Mancini (88’) e Pio Esposito (92’), ribadiscono il concetto che il nostro calcio ha un problema di fondo: si chiama mancanza di “qualità”. Rino Gattuso ha schierato una specie di Italia B, ma è riuscito a domare un avversario al posto numero 156 del ranking Fifa solo quando sono entrati i titolari e quando la squadra di Lilian Popescu era stanca. La Moldavia, per dire, aveva perso 11-1 con la Norvegia. A Chisinau ha bloccato sullo 0-0 gli azzurri fino all’88’. Fatichiamo, yes. Ieri sera abbiamo assistito a un film già visto, per esempio negli spareggi mondiali contro Svezia (2017) e Macedonia del Nord (2022). Sbattiamo la testa, testardi e ostinati, contro il muro, cercando di aggirare l’avversario sulle corsie laterali e piazzando cross verso il centro. Con due problemi di fondo: i cross vengono spesso intercettati dai difensori e se non hai Retegui a muoversi in area, finiscono nel nulla. Scamacca a Chisinau non è pervenuto: è stato forse il peggiore. Nel calcio di alto cabotaggio, non si segue un unico copione: esistono i percorsi alternativi, per citare un esempio gli inserimenti per vie centrali. Sono le cosiddette varianti, ma per realizzarle, occorrono giocatori di qualità. I numeri 10 creativi e gli esterni che saltano l’uomo costringono le difese ad aprirsi, creando lo spazio per gli inserimenti dei compagni. Non parliamo di schemi raffinati: l’ABC del calcio. I copioni di alto livello, felliniani, sono riservati ai club dove si lavora ogni giorno e dove i direttori d’orchestra sono i migliori allenatori in circolazione. Non è il caso delle nazionali: è finito da un pezzo il tempo in cui una selezione svettata sui club. Oggi è il contrario. Non abbiamo il numero 10 illuminato e in questo momento non possiamo rinunciare a Politano a destra e Dimarco a sinistra. In attacco, Kean e Retegui sono punti fermi indiscutibili. Tonali a Chisinau ha sbagliato molto, ma resta il nostro miglior centrocampista. Cristante, versione capitano, ha compiuto il suo dovere, ma Barella, con i suoi strappi, resta il partner ideale di Tonali. Un’idea, copiando il suggerimento di Gasperini alla Roma, potrebbe essere quella di piazzare Cristante sulla trequarti, con Tonali e Barella alle spalle. Una cosa non si può però rimproverare alla nazionale: la mancanza di impegno. Ha ragione Rino Gattuso a lamentarsi per la contestazione dei 500 tifosi del gruppo Ultras Italia al seguito degli azzurri, ma la sua critica merita un approfondimento. Quel gruppo presente a Chisinau, oltre a urlare slogan vecchi come Matusalemme (“andate a lavorare”, roba del Ventesimo secolo), ha cercato di assolvere chi ha commesso l’assurdo agguato di Rieti in occasione della partita di basket contro Pistoia. Felpe nere, bandiere tricolori con i nomi delle città di provenienza, ideologicamente legati alla destra estrema, nel 2011 gli Ultras Italia insultarono Mario Balotelli in occasione di un’amichevole contro la Romania con i “buuu” razzisti. Quando Gattuso dice “vergogna”, bisogna andare oltre i cori di Chisinau. La vera vergogna è esportare nel mondo questa gente. La partita di domenica a Milano contro la Norvegia avrà il senso di un test: solo un fantascientifico 9-0 contro gli scandinavi potrebbe infatti consentire agli azzurri di qualificarsi al mondiale di Usa-Canada-Messico senza passare per la Cayenna degli spareggi. I playoff sono in programma alla fine di marzo 2026: il 26 la semifinale, il 31 la finale. Il sorteggio di questa lotteria che dovrà qualificare quattro nazionali europee in totale si svolgerà a Zurigo il 20 novembre. In questo momento, l’avversaria più probabile della semifinale del 26 marzo sarà una tra Galles, Romania, Irlanda del Nord e Svezia, ma è prematuro per avventurarsi in questi discorsi. Il vero rebus è quale Italia vedremo a marzo: riuscirà nell’impresa di evitare la terza eliminazione mondiale di fila? Mentre l’Italia soffriva in Moldavia, la Francia si è qualificata maltrattando l’Ucraina (4-0, doppietta di Mbappé approdato a quota 400 gol in carriera). Il Portogallo si è complicato la vita perdendo 2-0 in Irlanda, ma un successo contro l’Armenia consegnerà il pass ai lusitani. La sfida di domenica avrà un illustre assente: Cristiano Ronaldo è stato espulso a Dublino per una gomitata rifilata a un avversario e rischia due turni di squalifica. Quando hai 40 anni suonati e intravedi l’orizzonte del sesto mondiale, comportamenti simili sono censurabili, senza “se” e senza “ma”. A proposito di vergogna. L'articolo Si fatica pure con la Moldavia: la Nazionale è sempre senza qualità. Ma su una cosa ha ragione Gattuso: la vera “vergogna” sono gli Ultras dell’Italia proviene da Il Fatto Quotidiano.
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