Ora si indaga per omicidio. L’ipotesi di reato è stata formulata dopo la
conclusione dell’autopsia del corpo di Diana Canevarolo, la donna di 49 anni che
era stata ritrovata gravemente ferita nel cortile della sua abitazione a Torri
di Quartesolo, in provincia di Vicenza. L’autopsia è stata effettuata
all’ospedale di Vicenza ed è durata oltre sei ore. Secondo le prime
indiscrezioni, è stata scartata l’ipotesi di caduta accidentale come hanno
confermato il figlio della vittima e il legale del marito.
La donna è stata trovata senza vita la settimana scorsa e la Procura di Vicenza
aveva disposto l’autopsia del cadavere. Sul corpo alcune ferite, di cui una
ampia sulla parte sinistra del cranio. Non si esclude nessuna pista, ma l’esito
dell’autopsia ha indirizzato gli inquirenti verso l’ipotesi di un delitto
causato dalla violenta aggressione.
Gli investigatori hanno raccolte le testimonianze di familiari e amici. Al
vaglio anche le tracce di sangue che sarebbero state trovate vicino a una
panchina a circa un metro e mezzo dal corpo. La casa, come riportano i media
locali, è stata sequestrata e sarà probabilmente oggetto di un nuovo sopralluogo
degli esperti della Scientifica. Verranno passate al setaccio anche le immagini
dei filmati delle telecamere di sorveglianza distribuite nella zona, per
verificare la presenza di estranei o sospetti nella zona in cui poi è stata
trovata la 49enne in una pozza di sangue.
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l’autopsia scartata l’ipotesi di un incidente proviene da Il Fatto Quotidiano.
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VICENZA – Gli ambientalisti vicentini scrivono a Buckingham Palace e il re Carlo
III risponde con una lettera di partecipazione allo sforzo che il Comitato
Tuteliamo la Salute sta compiendo per difendere un lembo di campagna nel Comune
di Montecchio Precalcino. La società Silva ha avviato un piano per ampliare lo
stabilimento Safond-Martini, così da trattare rifiuti sanitari infettivi
pericolosi, sabbie addittivate e inorganiche, oltre a un deposito di rifiuti.
Contro questa iniziativa industriale sono state raccolte migliaia di firme,
inoltre a settembre gli attivisti hanno scritto al re inglese. Il risultato è
stata una risposta che è arrivata alcuni giorni fa.
“Sua Maestà Re Carlo III”, hanno dichiarato gli attivisti, “si è esposto sul
caso Silva, il sovrano inglese grande ambientalista e sensibile alla protezione
del nostro pianeta, ha avuto la sensibilità di esprimersi riguardo ad un
progetto, così impattante per la salute e l’ambiente. Carlo III conosce la
realtà di Montecchio Precalcino, che ha visitato nell’aprile aprile 2017 durante
un suo viaggio in Italia. A Montecchio Precalcino si trova uno dei cimiteri
militari britannici più importanti della nostra zona, che ospita 438 militari
britannici, a cui l’allora principe e attuale re aveva reso solenne omaggio”.
Nel Vicentino è arrivata una lettera su carta intestata, con lo stemma di
Buckingham Palace.
“Re Carlo III nella lettera, di cui il Comitato Tuteliamo la Salute è in grado
di dare conto in esclusiva, si rivolge al Comitato dicendosi ‘grato di aver
preso l’impegno di scrivergli’ per informarlo della questione. Re Carlo si dice
soprattutto ‘dispiaciuto di apprendere delle difficoltà’ che il Comitato sta
affrontando nel contrastare il progetto di Silva Srl. Il re inglese si dice poi
“dispiaciuto di non potervi aiutare” ed infine ha augurato “i miei più calorosi
auguri” al Comitato Tuteliamo la Salute”. Il Comitato commenta: “La sensibilità
del sovrano britannico verso la tutela dell’ambiente ed ecosistema è un unicum
nel panorama mondiale dei grandi leader. Egli ribadisce la necessità di scelte
coraggiose, sin dagli anni ’70. Anche nella sua visita più recente in Italia, lo
scorso aprile, ha evidenziato alla politica italiana a camere riunite come ‘la
posta in gioco è altissima, occorre restare uniti per la difesa del pianeta”. Il
Comitato Tuteliamo la Salute ringrazia re Carlo per una lettera “che si può
definire ‘storica’”.
Nei mesi scorsi a tutela dell’ambiente, già inquinato dai Pfas dello
stabilimento Miteni di Trissino, sono scesi in campo sindaci, amministratori
locali e perfino le due diocesi di Vicenza e Padova che hanno celebrato la
Giornata del Creato alle risorgive di Dueville, con la partecipazione dei
vescovi Giuliano Brugnotto e Claudio Cipolla.
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