Torna la seconda stagione di “Ho preso un granchio” su La5, il 15 dicembre, alle
ore 14.30 con 8 nuovi episodi, in onda da lunedì a venerdì. La serie è stata
riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come importante terapia
di supporto per i giovani pazienti oncologici e come significativo passo per la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione degli adolescenti e
giovani adulti affetti da cancro. Così i ragazzi del Progetto Giovani
dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano tornano a raccontarsi.
La serie è ideata, scritta, diretta e interpretata dai ragazzi del progetto con
la supervisione di un team di professionisti guidati dall’autore Cristiano Nardò
e dal regista Tobia Passigato e il sostegno della Fondazione Bianca Garavaglia
ETS. I giovani pazienti oncologici dimostrano che si può parlare di malattia in
un modo diverso: ironico, brillante, sincero, pieno di coraggio e di vita.
Sono numerose le guest star che hanno deciso di sostenere il progetto. Max
Angioni, Alessandro Betti, Alice Mangione, Juliana Moreira, Gianmarco Pozzoli,
Gerry Scotti e Giovanni Storti affiancano i ragazzi nelle loro storie,
contribuendo a dar voce a un racconto dove il sorriso diventa strumento di cura
e condivisione.
Tra protagonisti della prima stagione e nuovi volti, i 24 ragazzi (tra i 15 e i
24 anni) si sono calati nei panni di scrittori, sceneggiatori e infine attori.
Anche quest’anno, le riprese sono state effettuate all’interno dell’ambulatorio
di Pediatria Oncologica dell’Istituto, con un’eccezione: la puntata “La C-Card”,
in cui il protagonista Phil approda nello studio televisivo Mediaset di “Caduta
libera” e diventa un concorrente di Gerry Scotti.
I ragazzi del Progetto Giovani, guidati dal prof. Andrea Ferrari, trovano il
modo di raccontare con autoironia la loro vita in ospedale, i loro genitori
ansiosi, il lessico incomprensibile dei medici, la sessualità, l’amicizia. “Non
vogliono ridere del cancro ma ridere dentro il cancro. – si legge nella nota
stampa – La loro ironia disinfetta il modo con cui parlare della malattia,
uccide i batteri della retorica e della pietà. Permette loro di dire ho il
cancro senza dover aggiungere necessariamente un “ma sto combattendo”.
“Ho preso un granchio 2” andrà in onda anche su Cine34 che, il 27 e 28 dicembre
alle ore 11.00, proporrà una mini-maratona con i primi quattro episodi in onda
sabato e i successivi quattro la domenica.
L'articolo “Ho preso un granchio”: i ragazzi del Progetto Giovani dell’Istituto
Nazionale dei Tumori di Milano tornano a raccontarsi con Gerry Scotti e Max
Angioni proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Il 2025 è stato un anno straordinario”, esulta Pier Silvio Berlusconi. “Non
siamo più quello che eravamo prima, oggi siamo una multinazionale e siamo
l’unica multinazionale italiana nel settore dei media. È un dato importante”,
ribadisce l’editore che non nasconde la soddisfazione per aver superato per il
terzo anno consecutivo la Rai (37,5% vs 35,8% nelle 24 ore).
“NON MI CANDIDO TUTTE LE MIE ENERGIE SONO CONCENTRATE SU MEDIASET”
“Siamo soddisfatti, meglio di così non poteva andare ma non siamo appagati”,
spiega nel corso dell’incontro stampa natalizio. Nello studio 10 di Cologno
Monzese la conferenza scivola via con al centro i temi televisivi, subito dopo a
bordo campo l’amminsitratore delegato di Mediaset risponde ai quesiti più
politici. Escludendo ancora una volta la sua discesa in campo: “Tutte le mie
energie sono dedicate a Mfe, al nostro progetto europeo e alla mia famiglia che
è il centro della mia vita”. Nel 2027 l’età di Pier Silvio Berlusconi sarà la
stessa di papà Silvio nell’anno della discesa in campo: “La scienza porta la
vita ad allungarsi quindi c’è tempo”, parole che hanno solo il sapore di una
battuta.
“IL GOVERNO MELONI STA FACENDO BENE. ABBIAMO IL MIGLIOR PRIMO MINISTRO IN
EUROPA”
Berlusconi promuove senza dubbi l’operato del governo Meloni: “In una situazione
complicata il governo sta facendo bene, tutti gli indicatori economici rimangono
positivi in una situazione macroeconomica europea e mondiale complicatissima. Il
mio giudizio è positivo anche sulla manovra”. Per l’editore Meloni non è troppo
allineata e appiattita sulla linea di Trump: “Non sono d’accordo. Fa il lavoro
che deve fare un Premier, gestisce una situazione internazionale super
complicata tra intese e alleanze, anche le differenze devono essere affrontate
con equilibrio. Penso che la nostra Premier stia facendo un lavoro sacrosanto. A
livello internazionale non succedeva da anni, poi guardiamoci intorno: secondo
me abbiamo il miglior primo ministro in Europa”, la promozione piena di Pier
Silvio.
“GRATITUDINE PER TAJANI. A FORZA ITALIA SERVIRANNO VOLTI NUOVI, IDEE NUOVE E UN
PROGRAMMA RINNOVATO”
Il tema del rinnovamento di Forza Italia resta centrale: “Premesso che io non mi
occupo di politica, il mio pensiero non cambia. Che io e Marina ci si appassioni
al destino di Forza Italia, siamo onesti, è naturale. Tra i lasciti di mio padre
tra i più grandi, se non il più grande, c’è Forza Italia. Siamo due persone che
lavorano, appassionate e impegnate nel proprio lavoro ma chi fa l’imprenditore
non può essere distante dalla politica“.
Ringrazia il ministro degli Esteri ma guarda al futuro: “Io ho gratitudine vera
per Tajani e tutta la squadra che ha mantenuto in piedi il partito dopo la
scomparsa di mio padre, cosa per nulla facile. Ritengo – continua Berlusconi –
che guardando al futuro siano inevitabilmente necessarie facce e idee nuove. Con
un programma rinnovato senza mettere in discussione i valori fondanti di Forza
Italia e dell’agire politico di Silvio Berlusconi ma con valori che devono
essere portati a ciò che oggi è la realtà e all’anno 2025. Sulle facce nuove
quello che vale per Forza Italia, vale per la politica in generale e per
moltissimi settori”.
“NON MI PIACE LA PATRIMONIALE, LA VENDITA A STRANIERI DI GEDI DISPIACE E DIRE
CHE NON MI PIACEREBBE ACQUISTARLA SAREBBE FALSO”
Ribadisce la sua contrarietà allo Ius Soli, già espressa nei mesi scorsi, e
boccia l’ipotesi patrimoniale: “Non mi piace per niente e mi sembra fuori posto.
Che in certi momenti storici particolari per l’economia ci possano essere delle
imposte una tantum legate a livello di profitto delle aziende non lo ritengo
sbagliato ma la parola patrimoniale secondo me non va bene. Com’era
sbagliatissima l’espressione extra profitti, cosa vuol dire extra? Non vuol dire
niente”, spiega l’ad Mediaset.
Non nasconde il dispiacere per il possibile passaggio del gruppo Gedi
all’armatore greco Kyriakou: “Il mercato è il mercato e non giudichiamo prima di
vedere cosa succederà perché magari mantiene una linea coerente con la storia
del giornale. Dispiace però vedere un gruppo editoriale italiano finire in mani
straniere. Comprare noi Gedi? Mantenere una testata storica italiana è un
pensiero che non può non appassionare, parliamo però di fantasia e fantaeditoria
perché ritengo che ognuno debba fare il proprio mestiere e io faccio l’editore
televisivo. Dire che non mi piacerebbe sarebbe falso”.
“RAPPORTI DISTESI CON LA RAI, COLTI DI SORPRESA CON LA RUOTA DELLA FORTUNA.
AFFARI TUOI NON È DA SERVIZIO PUBBLICO L’HO DETTO ALL’AD RAI”
Berlusconi smentisce poi le tensioni degli ultimi mesi con la Rai: “Per quanto
mi riguarda i rapporti con la Rai sono distesi e di rispetto con una concorrenza
reale. Non c’è nessun motivo di tensione, non confondete che sono stati colti di
sorpresa, un po’ straniti dal successo de La Ruota della Fortuna, con il fatto
che i rapporti siano tesi. Facciamo il nostro mestiere e in Rai lo sanno
benissimo”.
Uno scontro acceso anche da alcuni comunicati e botta e risposta per la sfida
nell’access prime time: “Sono andato a salutare Gerry a ‘La Ruota della Fortuna’
senza pensare, sbagliando, che la cosa sarebbe diventata pubblica e virale ma ho
detto ciò che penso e sono pronto a ribadirlo. Io non critico ‘Affari Tuoi’ che
è un prodotto di successo in tutto il mondo ma da cittadino mi permetto di
mettere in discussione che un gioco in cui non si vincono ma si regalano dei
soldi solo per la fortuna occupi l’orario di massimo ascolto dell’ammiraglia del
servizio pubblico. Tutte le sere nel momento di maggiore ascolto regalare soldi,
da cittadino mi pongo una domanda: è giusto? È questa cosa l’ho detta
all’amministratore delegato della Rai”.
Pur riconoscendo la qualità dei prodotti e la centralità del competitor: “La
fiction che fa la Rai tanto di cappello, per tantissimi programmi di
informazione tanto di cappello. Io penso che la Rai che abbia un grandissimo
merito che è quello di tenere alto il benchmark della produzione televisiva sia
a livello qualitativo sia quantitativo. Non discuto ciò che c’è, potrei
discutere ciò che in più potrebbe esserci. Ritengo che la Rai abbia un ruolo
importante e che lo svolga per la stragrande maggioranza bene”.
L'articolo “Giorgia Meloni non è così appiattita su Trump è il miglior primo
ministro in Europa. L’idea della patrimoniale non mi piace. Comprare noi Gedi?
Non dico che non mi piacerebbe”: così Pier Silvio Berlusconi proviene da Il
Fatto Quotidiano.
Come da tradizione ormai da qualche anno, Pier Silvio Berlusconi ha radunato,
ieri mercoledì 10 dicembre, la stampa italiana per un bilancio pre natalizio
delle attività del gruppo Mediaset. Dal neo accordo tedesco MFE per rafforzare
la sede di Prosieben a Monaco, focus su Ai, streaming e pubblicità, passando per
l’acquisizione di Radio Norba e i progetti televisivi in arrivo nella prima
parte del 2026 (“Ilary Blasi condurrà 4 speciali di Battiti Live, in primavera).
Non manca il Berlusconi privato tra sport e le festività natalizie. Poi una
(sua) certezza: “Giorgia Meloni è il miglior primo ministro in tutta Europa. Non
sono d’accordo su chi afferma che è filo Trump“.
LE INTERVISTE DI SILVIA TOFFANIN ISPIRATE A MAURIZIO COSTANZO
Sono previste quattro prime serate (ma potrebbero essere di più) su Canale 5 con
Silvia Toffanin alle prese con le interviste sulla falsariga del format di
Maurizio Costanzo “L’intervista”. “Maria De Filippi e Silvia – ha raccontato a
FqMagazine Pier Silvio Berlusconi – stanno lavorando sul modello dell’intervista
di Costanzo. Non c’è fretta, ma mi auguro fortemente che andremo in onda col
nuovo prodotto entro la primavera. Il punto è che ci sono tantissime interviste
nel panorama televisivo. Stiamo lavorando a un format che abbia qualche novità.
Abbiamo bisogno di un prodotto così su Canale 5, non è mai abbastanza”.
STRISCIA LA NOTIZIA SI REINVENTA, IL SOGNO SEGRETO, GRANDE FRATELLO DA
RIPENSARE, OK IL PREZZO È GIUSTO È NOSTRO, LA FICTION SU ACUTIS
Il discorso si è postato poi sui diversi prodotti televisivi di casa Mediaset.
Intanto è prevista il 20 gennaio la ripartenza con la “nuova” “Striscia la
notizia”. “È una decisione che abbiamo preso insieme ad Antonio Ricci, – ha
ribadito Pier Silvio Berlusconi – sarebbe stato sbagliato rimandarlo in onda,
dopo quanto accaduto a ‘La Ruota della fortuna’. Sarebbe stato sbagliato per una
televisione commerciale. Siamo molto fiduciosi e Ricci sta lavorando per
evolvere al prime time quello che è lo stile di ‘Striscia’”.
Poi il piccolo colpo di scena. “Un programma che mi piacerebbe avere a Mediaset?
Un tg locale e regionale, credo molto a quei Paesi che abbiano una informazione
specializzata sul territorio. Per questo riconosco sia un grandissimo valore, e
qui li invidio, il Tgr alla Rai”. Sia chiaro che sono orgoglioso del nostro
lavoro giornalistico e dei i nostri prodotti per come vengono fatti nonostante
abbiamo molte meno risorse sul territorio rispetto alla Rai. Tutto questo ha
dell’incredibile e mi auguro si cresca anche assumendo ancora più giornalisti.
Trovo che il lavoro di Nuzzi sia ottimo e oltre a un grandissimo professionista
è anche un grandissimo lavoratore
Alla Rai è stata “sfilato” un altro storico format “Ok, il prezzo è giusto”.
Pier Silvio Berlusconi ha specificato: “Abbiamo accordo di collaborazione bello
ampio con Fremantle e nell’accordo abbiamo chiesto di avere anche il
mantenimento del titolo storico di Canale 5 ‘Ok, il prezzo è giusto’. L’avevamo
attenzionato quando abbiamo deciso di riprendere ‘La Ruota della Fortuna’.
Quando andrà in onda? Non è in palinsesto, non ci abbiamo ancora pensato”.
E poi il discorso si è chiuso con un format a cui Pier Silvio Berlusconi è
affezionato da sempre, dal momento che è stato uno dei primi a puntare alla
forza del “Grande Fratello”. “Non abbiamo ancora deciso cosa fare per il Grande
Fratello Vip – ha dichiarato -. Entro una settimana chiariremo se riprenderà in
primavera, ma sarà più sì che no. Certo, pensiamo che forse sarebbe prudente
dare al Grande Fratello un po’ di tempo per riposare, ma sono onesto nel dire
che è una macchina che si deve rinnovare da un lato e per rinnovarsi bisogna
tenere alta la fiamma… Avere a disposizione un prodotto che ti consente di fare
tutte quelle prime serate, garantendo un risultato dignitoso per Canale 5, direi
che è abbastanza importante. Per mio gusto personale il Grande Fratello deve
mettere assieme i vip con i nip, avevo chiesto anche il cambio degli autori, ma
ne hanno cambiati solo due. Per quanto riguarda l’Isola non è prevista, ma andrà
in onda l’autunno prossimo o nel caso di spostamenti del Grande Fratello, la
primavera dopo”.
Poi il colpo di scena: “Mi piacerebbe puntare di più sulla fiction, costi
permettendo. Ora arriveranno le serie con protagoniste la signora Ferilli, Anna
Valle, Anna Safroncik… Ma posso anticipare che stiamo lavorando ad un progetto
sulla vita di Carlo Acutis“. Arriverà Paolo Bonolis con gli speciali musicali
“Taratata” e per i prossimi palinsesti televisivi alcuni eventi dedicate alle
grandi artiste degli Anni 90.
“AMADEUS A MEDIASET? HA UN CONTRATTO MA…”
Si parla molto in questi giorni del destino di Warner Bros. Discovery, dopo
l’offerta mastodontica con accordo di Netflix, ma sembra che entrerà in gioco
Paramount, spinta anche da Trump. Chissà. Al netto di questo in Italia cosa
accadrà? Difficile dirlo, “sono giochi tutti americani”, ha specificato
Berlusconi. Ma nel caso in cui Amadeus chiudesse anzitempo il contratto con gli
americani? “Difficile che i contratti con queste multinazionali vengano
stracciati a meno di diverse opzioni. – ha detto l’amministratore delegato
Mediaset – Lui è sotto contratto con Warner. Noi siamo sempre aperti con un
professionista del genere. Ma ricordo anche che noi abbiamo anche volti come
Scotti, Bonolis, Nuzzi che fanno un ottimo prodotto”.
“RIPENSARE LA PRIMA SERATA, SI POTREBBE FARE UN ESPERIMENTO COME IN PORTOGALLO”
C’è una idea che frulla in testa a Pier Silvio Berlusconi realizzabile
prossimamente. La prima serata ormai si è allungata almeno fino alle 22:45/50.
Questo anche grazie al grande successo de “La Ruota della fortuna”. Ci si chiede
quindi se in qualche modo la seconda serata è stata cancellata o va ripensata.
“Non credo che la seconda serata non possa esistere – ha affermato -. Di certo i
palinsesti ormai sono abbastanza flessibili sia in Rai che da noi. Detto questo,
la mia idea è quella di creare un palinsesto orizzontale, quindi allungare il
tempo dell’access prime time e inserire successivamente un prodotto di qualità
che duri di meno. Un esempio? Potremmo farlo con ‘I Cesaroni’ (previsti tra
gennaio e febbraio, ndr), mandando in onda una sola puntata che dura 50 minuti”.
Si valuterà nelle prossime settimane. Di certo arriveranno le seconde serate di
Bianca Berlinguer e Federico Rampini.
PIER SILVIO BERLUSCONI PRIVATO DALLO SPORT ALLA FAMIGLIA: “SARÀ UN NATALE
BELLISSIMO”
L’amministratore delegato ha mostrato stupore quando i suoi racconti privati
hanno acceso i giornalisti radunati attorno, in attesa di qualche rilevazione in
più sul prodotto televisivo. “Quando sono andato in Germania per stringere
l’accordo MFE-Prosieben – ha rivelato – sul tavolo del primo ministro c’erano
dei dolci. Ad un certo punto, ho puntato alla mini Sacher. Insomma non ho
resistito ho dato una forchettata ed era buonissima. Mi viene la pelle d’oca
solo a ricordarlo. Ma più passa il tempo e più scopro la gioia del mangiare. La
domenica per me è il giorno della ‘festa in famiglia’. Il sabato mattina mi alzo
e chiedo ai miei figli ‘allora cosa mangiamo domani’ e loro mi guardano come
fossi un alieno”.
Legatissimo ai figli Lorenzo Mattia e Sofia Valentina, Pier Silvio Berlusconi
racconta: “Amano molto viaggiare. Sofia è andata in Portogallo e se n’è
innamorata, Lorenzo è andato a Londra. Quando posso vado a trovarli. Lorenzo è
un boxer semi professionista. È uno sport nobile, fatto di rispetto e di forza.
Lorenzo è un ragazzo molto sensibile dal cuore d’oro. Sofia faceva danza poi ha
provato kickboxing e le piace moltissimo. Dopo due mesi ha chiesto subito a me e
Silvia se poteva fare un combattimento. Ovviamente le abbiamo detto di no, ha
solo 10 anni e poi dopo così poco tempo…”.
Il Natale sarò rigorosamente a casa: “Lo trascorreremo con mia madre Carla
Elvira Lucia Dall’Oglio che ha 85 anni, reduce da una brutta broncopolmonite che
ha contratto durante un ricovero in ospedale. Ci saremo io Silvia con i miei
figli, Marina con la sua famiglia. E posso già dire che sono felicissimo. Sarà
un Natale bellissimo. Poi torneremo in Liguria, ma non credo che ci sposteremo
perché c’è un caos in giro per Natale… Però potrò godermi la mia nuova casa che
è bellissima. Potrei invitarvi tutti per i prossimi palinsesti estivi…”.
Poi un piccolo cruccio: “Non corro più da un anno per un problema muscolare.
Ormai vado in bici e devo dire che è noioso, ci si mette un sacco. Per fortuna
posso continuare a nuotare e fare sup”.
È diventata un cult la sua imitazione realizzata da Ubaldo Pantani a
“GialappaShow”: “Ho visto poco. Secondo me non mi somiglia per niente, tolto il
fatto che mi assomiglia o no, secondo me nel parlato assomiglia di più a mio
padre, detto questo una imitazione è sempre benvenuta. Non c’è nessuna mancanza
di rispetto, sono piacevolmente stupito e divertito“. Nello stesso programma
spazio anche all’imitazione di Silvia Toffanin: “Ha apprezzato? Ci mancherebbe.
Tra l’altro Silvia ha provato ad avere l’imitatrice a ‘This is me’ (Brenda
Lodigiani, ndr) ma non l’hanno fatta andare e ha preso Vincenzo De Lucia”.
L'articolo “Amadeus? Dovesse chiudere il contratto con Warner siamo aperti a
professionisti come lui. Vorrei puntare di più sulle fiction. Il Natale? Con mia
mamma 85enne reduce da una broncopolmonite”: così Pier Silvio Berlusconi
proviene da Il Fatto Quotidiano.
Colpo di scena nel mondo della radiofonia italiana. RadioMediaset amplia il
proprio network con l’acquisizione di Radio Norba, una delle più popolari nel
Sud Italia.
“L’operazione avviene attraverso il passaggio al controllo del capitale di
Genetiko, – si legge nella nota stampa – società editrice di Radio Norba e
organizzatrice di eventi musicali come Battiti Live. Marco Montrone collaborerà
direttamente con Mediaset, mantenendo il suo ruolo operativo e di amministratore
delegato“.
L’azienda tiene a precisare che RadioMediaset – che già riunisce Radio 105,
Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo e Radio Subasio – è il primo gruppo
radiofonico italiano per ascolti, con il 42,9% nel giorno medio.
La mossa dell’azienda è stata voluta perché “l’ingresso di Radio Norba amplia la
presenza del Gruppo nel Sud Italia e ne rafforza il posizionamento nazionale”.
“L’integrazione della nuova emittente permetterà, grazie anche alla pluriennale
esperienza di Marco Montrone e di Genetiko – continua la nota – nella produzione
di eventi televisivi come Battiti Live, di sviluppare nuovi progetti editoriali
e di creare sinergie operative, sia per una migliore gestione delle frequenze
sia per una più efficace valorizzazione delle politiche commerciali nella
raccolta pubblicitaria”.
Per ora nessun commento da parte degli altri competitor radiofonici in merito
all’allargamento del gruppo Radio Mediaset.
L'articolo Mediaset acquisisce Radio Norba: “L’integrazione permetterà, oltre
alla produzione di eventi televisivi come Battiti Live, di sviluppare nuovi
progetti” proviene da Il Fatto Quotidiano.
Roberto Ceriotti è un volto storico della tv italiana. In un’intervista a
Fanpage.it, l’ex conduttore ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Lo
showman ha raccontato il suo esordio in televisione, grazie a un coro per
bambini: “In occasione delle nostre frequentazioni nella Parrocchia del
quartiere, mia madre chiese a due persone che lavoravano in Rai se ci fossero
opportunità interessanti per i bambini. Scoprimmo l’esistenza del Coro dei
Piccoli Cantori di Milano, il coro che aveva realizzato le sigle di successi
come ‘Portobello’. Da lì partì tutto, ogni bambino aveva una scheda personale e
la Rai, quando aveva bisogno di piccoli, attingeva da quell’archivio”. Chiusa
una porta, si apre un portone e a confermarlo è lo stesso Ceriotti. Il
presentatore, a causa del parere contrario dei genitori, rifiutò a malincuore un
posto da animatore in un villaggio turistico della Sardegna nell’estate del
1990. Quel “no” gli spalancò le porte della tv: “Mi contattarono da ‘Bim Bum
Bam’ per il provino. Sono le sliding doors fortunate della vita”.
I RICORDI DI BIM BUM BAM
Il programma fu un successo e ancora oggi le persone ricordano con affetto
Ceriotti: “Chi negli anni novanta aveva dei figli e li lasciava di fronte al
televisore, oggi ha 60-70 anni. Quando incrociamo queste persone per strada ci
ringraziano: ‘Sapevamo che con voi non correvano pericoli’. E hanno ragione”.
“La crisi vera di ‘Bim Bum Bam’ cominciò nel giugno del 1998”, l’ex Mediaset ha
svelato il retroscena sulla fine del programma. “Tutto iniziò quando ci
comunicarono che nella stagione successiva una bella fetta del cast non ci
sarebbe stata e che la trasmissione sarebbe stata ridimensionata”. Ceriotti ha
aggiunto: “Fu un problema di budget. Il programma aveva costi importanti e non
c’era più Silvio Berlusconi in azienda, per via del suo ingresso in politica. Ci
fu una disgregazione”.
Il presentatore ha raccontato anche un siparietto con Berlusconi: “Era una
domenica e ci trovavamo a Cologno per registrare ‘Un autunno tutto d’oro’, show
che illustrava al pubblico il palinsesto autunnale. Durante una pausa io, Carlo
Sacchetti e Marco Bellavia ci spostammo alla reception, dove c’erano decine di
schermi”. Ceriotti ha continuato dicendo: “Uno di questi trasmetteva la sintesi
di un Ascoli-Milan, con i rossoneri che pareggiarono nei minuti finali. Me ne
uscii con ‘che culo!’ e dopo qualche secondo sentii bussarmi alle spalle. Era
lui: ‘Caro ragazzo, si ricordi che la fortuna bisogna guadagnarsela’. Ovviamente
scherzava”.
LA NUOVA VITA DI CERIOTTI
La carriera televisiva di Ceriotti è proseguita fino al 2008, quando la crisi
finanziaria cambiò la sua vita. L’ex conduttore ha escluso un suo ritorno in TV:
“Per quel che mi riguarda, non c’era nemmeno da cercare qualcosa. Non c’era
niente. Oggi non nascono nuove trasmissioni e quel poco che c’è fallisce
immediatamente. Stesso discorso per i conduttori. C’è una crisi del comparto.
Non rientrerei nella tv attuale, tornerei volentieri a fare cinema”. Lo storico
conduttore ha cambiato vita e settore: “Sono un consulente della Repower e giro
per le aziende a proporre le nostre soluzioni di efficientamento energetico”.
Roberto Ceriotti ha commentato la decisione di due colleghi e amici, Marco
Bellavia e Manuela Blanchard, di riportare in vita Bim Bum Bam. I due artisti
hanno deciso di organizzare spettacoli teatrali riprendendo il programma
televisivo. Scelta giusta o rischio di rimanere ancorati al passato? Questo è il
pensiero di Ceriotti: “Non saprei. È capitata questa chance e l’hanno colta. La
vedo come una cosa positiva, non noto il pericolo di un cordone ombelicale non
tagliato”.
L'articolo “Bim Bum Bam è stata la ‘sliding door’ della mia vita, oggi faccio il
consulente d’azienda. Berlusconi? Al primo incontro feci una gaffe…”: parla
Roberto Ceriotti proviene da Il Fatto Quotidiano.
Mediaset e Rai al centro di una nuova telenovela televisiva. O sarebbe meglio
dire una soap turca, considerando il dolce finale per il Biscione. Dopo aver
tirato fuori dal cilindro il fenomeno “La Ruota della Fortuna“, Canale 5
guarderà ancora nel suo passato riacquistando i diritti di “Ok, il prezzo è
giusto“. “Cento, cento, cento”, era lo storico slogan della trasmissione in onda
su Canale 5 dal 1983 al 2001, un titolo rimasto nella memoria degli spettatori
con la conduzione di Gigi Sabani, Iva Zanicchi, Emanuela Folliero e Maria Teresa
Ruta.
Una telenovela, dicevamo. Perché il programma era destinato a Rai1, da collocare
in prima serata per quattro settimane al venerdì sera nei primi mesi del 2026.
Una storia a puntate raccontata dal sito Dagospia che aveva svelato anche il
nome del conduttore prescelto, Flavio Insinna, e la comunicazione di Rai
Pubblicità che aveva ufficializzato l’operazione fissando il debutto per il
prossimo 9 gennaio. In sostanza avevano già iniziato a lavorarci.
L’ennesimo esempio delle tensioni in corso tra i due colossi? Questo suppone il
sito diretto da Roberto D’Agostino. Quando tutto sembrava ufficiale, il colpo di
scena: la mossa di Mediaset in extremis con il ritorno dello storico game che
dalle parti di Cologno Monzese considerano di casa.
Sui social hanno ironicamente parlato della “maledizione” di Iva Zanicchi
ricordando le sue parole a “Belve”: “Come può esistere OK senza Zanicchi?
Ricordate: se fate OK senza di me sarà un flop tremendo”. Non è ancora noto il
nome di chi condurrà la nuova edizione, la collocazione e il periodo di messa in
onda ma lo “scippo” di Mediaset avrebbe creato parecchi malumori nella fu Viale
Mazzini. Dove individuerebbero i colpevoli nella società di produzione
Fremantle, che dopo aver quasi concluso l’affare con la Rai, avrebbe fatto
dietrofront dopo una telefonata del competitor. Con la chiusura di un pacchetto
di programmi, tra cui “Ok, il prezzo è giusto!“, sul tavolo. Episodio che
potrebbe favorire nuovi colpi di scena, dalle possibili ripercussioni in Rai
verso la società di produzione ma anche nuovi “sgarbi” tra Rai e Mediaset.
L'articolo Ok, il prezzo è giusto sarà in onda su Mediaset: storia di una
‘battaglia’ televisiva che vede vincere il Biscione. Lo storico programma
funzionerà? proviene da Il Fatto Quotidiano.