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I giovani di Atreju deridono lo sciopero Cgil e ne inscenano uno finto contro Donzelli: “Con noi sono arrivati i venerdì di Landini”
I volontari di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, hanno inscenato un sit-in per ironizzare contro lo sciopero della Cgil di oggi. “Lasciamo perdere cosa si chiede in questi scioperi perché sono abbastanza banali dopo vent’anni di governi non eletti dal popolo hanno anche il coraggio di scioperare, ma chiediamo a Landini di prenderci la sua ala protettiva”. La finta protesta è contro Giovanni Donzelli. Tra le finte rivendicazioni birra gratis. Il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia arriva al sit-in e viene accolto da urla di finta contestazione. L'articolo I giovani di Atreju deridono lo sciopero Cgil e ne inscenano uno finto contro Donzelli: “Con noi sono arrivati i venerdì di Landini” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sciopero, in piazza anche i licenziati per i dazi di Trump: “Senza lavoro dalla sera alla mattina. Al governo dico ‘mettetevi nei nostri panni”
“I dazi di Trump non potevano non avere conseguenze. Ed eccoci qua”. Adriano è uno dei 42 lavoratori della Freudemberg di Rho che rischia di perdere il lavoro a causa della decisione dell’azienda di chiudere lo stabilimento dell’hinterland milanese. Il motivo? “I dazi di Trump”. Eppure il governo Meloni aveva annunciato che le politiche statunitensi del nuovo presidente americano non avrebbero avuto conseguenze sull’Europa. “Vorrei vedere loro nella nostra situazione che cosa avrebbero pensato – commenta con amarezza il lavorator – non potevano non avere conseguenze e noi le stiamo pagando”. L'articolo Sciopero, in piazza anche i licenziati per i dazi di Trump: “Senza lavoro dalla sera alla mattina. Al governo dico ‘mettetevi nei nostri panni” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sciopero Generale, i servizi a rischio e quelli garantiti: a Milano la M3 riapre alle 15. A Napoli chiusa la Linea 1
Prosegue lo sciopero generale lanciato per oggi dalla Cgil contro la nuova legge di bilancio. Le manifestazioni sono partite in tutte le principali città d’Italia. Cortei a Milano, Roma, Torino, Palermo, Napoli e non solo. A seguire i disagi segnalati e previsti in alcuni centri cittadini, soprattuto per quanto riguarda i trasporti. A Milano Atm fa sapere che dalle 8,45 alle 15 rimane chiusa la linea M3 della metropolitana, regolari invece M1,M2,M4,M5. Per i bus e tram di superficie deviate alcune linee nei pressi della manifestazione – che è partita alle 9.00 da Porta Genova e raggiungerà Piazza della Scala, dove sono previsti gli interventi di chiusura. Per il settore ferroviario, Trenord ha annunciato due fasce orarie di garanzia: 06.00 – 09.00 e 18.00-21.00. Previsti bus diretti, sostitutivi del servizio aeroportuale, in entrambe le direzioni tra Milano Cadorna (in partenza da via Paleocapa 1) e Malpensa Aeroporto. Garantite anche le corse tra Stabio e Malpensa Aeroporto. I treni della rete Ferrovienord subiranno probabili ripercussioni fino a mezzanotte, orario di termine previsto dello sciopero. Il consiglio per i passeggeri è quello di consultare l’elenco dei treni garantiti. A Napoli Trenitalia garantisce servizi minimi dalle 06.00 alle 09.00 e dalle 18.00 alle 21.00. Circumvesuviana presente dalle 05.30 alle 08.30 e dalle 16.30 alle 19.30. A seguito della grande adesione allo scioperò in città è stata dichiarata sospesa la Linea 1 della Metropolitana, insieme alle funicolari di Mergellina e Montesanto, per l’intera tratta. A Roma servizio regolare per la rete Atac, in sciopero pochi giorni fa. Coinvolto invece il servizio Cotral che riguarda le corse dei bus regionali, delle ferrovie della Roma Nord e della Metromare. Fasce di garanzia: inizio servizio – 8:30 e 17.00 – 20.00. Non assicurati i viaggi Trenitalia fuori dalle fasce 6.00 – 9.00 e 18.00 – 21.00. A Torino corteo da piazza XVIII Dicembre a Piazza Castello. Gtt ferma per 24 ore, con le fasce di garanzia solite che rimangono 06.00 – 09.00 e 12.00 – 15.00. Il servizio extraurbano si è fermato alle 08.00 di mattina, e riprenderà dalle 14.30 alle 18.30. Fermi Trenitalia e Italo, solite fasce per i regionali (06.00-09.00 e 18.00-21.00). In Liguria diverse scuole sono rimaste chiuse e nelle principali stazioni di Genova, quella di Brignole e Principe, risultano cancellati già diversi treni intercity e regionali. Situazione simile a Bologna. Disagi anche a Firenze, dove è presente il segretario Cgil Maurizio Landini. Previste fasce di garanzia, stabilite sempre a livello locale. Situazioni simili nelle altre città, in cui ovviamente – come avviene sempre e ovunque – a fare la differenza sarà l’adesione o meno dei lavoratori allo sciopero. L'articolo Sciopero Generale, i servizi a rischio e quelli garantiti: a Milano la M3 riapre alle 15. A Napoli chiusa la Linea 1 proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Il governo annuncia la riforma della Polizia locale, ma azzera i fondi. Che dirotta sulla caccia ai migranti extra Ue
Il governo scippa gli unici, veri fondi mai stanziati per la riforma della Polizia locale. Il motivo? “Interventi straordinari di cooperazione di polizia con i Paesi non appartenenti all’Unione europea d’importanza prioritaria per le rotte migratorie”, si legge nell’emendamento della maggioranza che modifica il decreto economia in fase di conversione. “E autorizzata la spesa di 20 milioni di euro per l’anno 2025”, peraltro senza dire come e in quali Paesi verranno spesi. Soldi ai quali, da anni, è appesa la speranza della Polizia locale di arrivare a una riforma su organici, tutele e previdenza. “In audizione alla prima commissione Affari costituzionali della Camera, a maggio abbiamo chiesto l’integrazione di quel fondo per ulteriori cento milioni. Invece tolgono pure il poco che c’era, è sconfortante”, commenta il coordinatore nazionale per la Polizia locale della FP Cgil (Funzione Pubblica), Antonio Santomassimo. La “riduzione” del Fondo, istituito nel 2020 dal secondo governo Conte, è in realtà un azzeramento. Ma gli interventi normativi ai quali erano destinati gli “iniziali” 20 milioni di euro non sono mai arrivati in porto. Il processo è ripartito per l’ennesima volta con la nuova maggioranza, che proprio ieri in commissione ha annunciato “il via alla riforma approvando il testo base della legge delega al Governo”. La relatrice Augusta Montaruli (FdI) ha detto che “con i fatti, al contrario di tutti coloro che si sono susseguiti in passato, diamo un via libera epocale di cui ci assumiamo la responsabilità, ma anche l’onore”. E l’onere? Si vedrà, intanto il Fondo è stato usato come un bancomat. “Un brutto segnale per i 60 mila lavoratori, proprio mentre è in corso l’iter legislativo”, dice al Fatto Santomassimo. La destra ha ormai arruolato la Locale in ogni iniziativa legata alla sicurezza, ma il piatto piange. “Servono risorse e assunzioni straordinarie, lo chiede da tempo anche l’Anci perché i comuni non ce la fanno”, spiega la segretaria nazionale FP Cgil, Tatiana Cazzaniga. “Siamo fermi alla legge 65 del 1986 che non rispetta le attuali mansioni, servono tutele legali e uno stato previdenziale come quello della Polizia di stato: chiaro che questo emendamento non va in quella direzione”. All’attacco dell’emendamento vanno anche le opposizioni. “I prestigiatori del Governo Meloni tirano sempre fuori dal cappello risorse per foraggiare l’esternalizzazione delle frontiere da affidare ai peggiori aguzzini, mentre disegnano un futuro di austerità per tutto il Paese”, dichiara al Fatto Marco Grimaldi di Avs. “Cosa ancora più grave, senza citare i Paesi coinvolti e al di fuori di qualsiasi trattato o intesa: vogliamo sapere quali sono questi Paesi: la Libia delle milizie, degli Almasri? La Tunisia del tiranno Saied? L’Egitto, nelle cui prigioni vengono inghiottiti cittadini italiani?”. Critici anche i pentastellati: “Il governo che sulla sicurezza fa molte chiacchiere e nessun fatto sta arrivando a raschiare il fondo del barile tagliando altri fondi proprio al comparto sicurezza”, dichiara il deputato, Alfonso Colucci, capogruppo in commissione Affari costituzionali. Che sull’annunciata riforma aggiunge: “Probabilmente si tratta di un nuovo caso di riforma a investimenti zero, il tipico provvedimento del governo che nella migliore delle ipotesi non cambia nulla, nella peggiore fa danni gravi”. L'articolo Il governo annuncia la riforma della Polizia locale, ma azzera i fondi. Che dirotta sulla caccia ai migranti extra Ue proviene da Il Fatto Quotidiano.
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