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La bimba di 2 anni morta dopo essere stata dimessa aveva contratto la meningite
La bimba di due anni morta a Borgo Valbelluna dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Feltre (Belluno) aveva contratto una meningoencefalite da streptococco pneumoniae. L’esito è arrivato al termine dell’’autopsia, svolta dagli anatomopatologhi Antonello Cirnelli e Marny Fedrigo, su incarico della Procura della repubblica di Belluno. Nell’indagine seguita all’esposto-denuncia dei genitori della piccola è indagato per omicidio colposo il medico pediatra del pronto soccorso, un “gettonista” di 76 anni, il quale aveva dimesso la piccola prescrivendo dell’antibiotico e un aerosol. Nel referto il dottore avrebbe scritto che la bambina non aveva segni meningei e che in quel momento aveva poche linee di febbre; la famiglia aveva segnalato numerosi episodi di febbre a 39 gradi nei giorni precedenti. La meningoencefalite si cura con ricovero ospedaliero idratazione e trattamento con antibiotico ad ampio spettro. La piccola da alcuni giorni presentava sintomi febbrili con raffreddore, tosse e respiro affannato. I genitori, preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni, l’avevano portata al Pronto soccorso pediatrico di Feltre dove era stata visitata ed erano stati effettuati una serie di accertamenti. Al termine degli esami il medico aveva ritenuto che la piccola non presentava criticità importanti e aveva parametri stabili e l’aveva dimessa. Sabato pomeriggio, però, le condizioni della piccola si erano improvvisamente aggravate: la bambina era andata in affanno accusando un malore. L'articolo La bimba di 2 anni morta dopo essere stata dimessa aveva contratto la meningite proviene da Il Fatto Quotidiano.
Cronaca
Belluno
Indagato il pediatra che ha dimesso la bimba di 2 anni morta a Borgo Valbelluna (Belluno)
C’è una iscrizione nel registro degli indagati di Belluno per il caso della bimba di 2 anni morta poco dopo essere stata dimessa dall’ospedale. È indagato il pediatra che si trovava in servizio, nella notte tra venerdì e sabato scorso, all’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre. Il medico aveva visitato la piccola, arrivata al nosocomio con la febbre altissima, e poi aveva firmato la sua dimissione prescrivendo una terapia antibiotica e aerosol come scrivono oggi i giornali del Gruppo Nems. Le prime risposte arriveranno dall’autopsia già disposta da pm Claudio Fabris e che si terrà 21 novembre. L’incarico è stato conferito al dottor Antonello Cirnelli, la famiglia ha nominato, a sua volta, uno specialista, e l’ha fatto anche l’Usl 1 Dolomiti. La Procura ipotizza il reato di omicidio colposo. La piccola da alcuni giorni presentava sintomi febbrili con raffreddore, tosse e respiro affannato. Venerdì sera i genitori, preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni, l’avevano portata al Pronto soccorso pediatrico di Feltre dove era stata visitata ed erano stati effettuati una serie di accertamenti. Al termine degli esami, dato che la bambina non sembrava presentare criticità importanti e aveva parametri stabili, era stata dimessa sabato con una terapia da seguire. Sabato pomeriggio, però, le condizioni della piccola si erano improvvisamente aggravate: la bambina era andata in affanno accusando un malore. La famiglia aveva presentato un esposto chiedendo di accertare se la malattia fosse più grave di quanto valutato dai sanitari. L'articolo Indagato il pediatra che ha dimesso la bimba di 2 anni morta a Borgo Valbelluna (Belluno) proviene da Il Fatto Quotidiano.
Giustizia
Omicidio
Belluno
Dimessa dall’ospedale bimba di due anni muore dopo qualche ora. Aperta indagine e disposta autopsia
Sarà l’autopsia a stabilire cosa ha ucciso un bimba di due anni poche ore dopo essere stata dimessa dall’ospedale Santa Maria del Prato di Feltre (Belluno) dove era stata portata venerdì sera per problemi respiratori. La piccola è morta sabato a Borgo Valbelluna (Belluno), La storia è riportata dal Mattino di Padova e il Gazzettino. La Procura di Belluno ha aperto un’inchiesta, al momento contro ignoti, e disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso. L’Ulss 1 Dolomiti ha avviato un’indagine interna. Secondo quanto ricostruito dai quotidiani, la piccola da alcuni giorni presentava sintomi febbrili con raffreddore, tosse e respiro affannato. Venerdì sera i genitori, preoccupati per l’aggravarsi delle condizioni, l’hanno portata al Pronto soccorso pediatrico di Feltre dove è stata visitata ed è stata effettuata una serie di accertamenti. Al termine degli esami, dato che la bambina non sembrava presentare criticità importanti e aveva parametri stabili, è stata dimessa sabato con una terapia da seguire. Sabato pomeriggio, però, le condizioni della piccola si sono improvvisamente aggravate: la bambina è andata in affanno accusando un malore. I soccorsi del 118 non sono riusciti a salvarla. La famiglia ha presentato un esposto chiedendo di accertare se la malattia fosse più grave di quanto valutato dai sanitari. La Procura di Belluno ha affidato l’autopsia al medico legale Antonello Cirnelli di Portogruaro, sarà eseguita nei prossimi giorni. I primi sintomi risalivano a mercoledì come ricostruito nell’esposto alla Procura dai genitori della piccola. La piccola era alla scuola dell’infanzia quando si è manifestata la prima forte febbre a 39 gradi. Dopo averla portata a casa la mamma le aveva somministrato paracetamolo, facendola riposare, dopodiché la piccola era apparsa in buone condizioni. Giovedì la bambina è stata bene fino alle 14 circa, quando si è risvegliata lamentando dolori agli occhi e alla fronte. Visto che era inutile la somministrazione di farmaci era stata contattata la pediatra di base, che aveva dato istruzioni di aumentare le dosi di paracetamolo. Dopo che nella notte tra giovedì e venerdì la febbre è rimasta a 39 gradi la pediatra aveva visitato la piccola diagnosticando un un virus influenzale con leggero arrossamento della gola. Ma la piccola non dava più segni di vivacità, preferendo stare in braccio ai genitori o a letto. Alle 2. 30 di sabato respirava con grande affanno e aveva uno strabismo anomalo. Il padre ha così deciso di portarla al Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, dove la è stato assegnato un “codice bianco” e somministrato un aerosol e un antibiotico. A meno di un’ora dall’arrivo, la bambina è stata dimessa con la prescrizione di continuare la terapia antibiotica e l’aerosol a domicilio. Ma a casa la piccola ha mostrato respiro affannato, ancora strabismo e assenza di forze, morendo verso le ore 9.00 prima dell’arrivo dei soccorsi. L'articolo Dimessa dall’ospedale bimba di due anni muore dopo qualche ora. Aperta indagine e disposta autopsia proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sanità
Belluno
Belluno, base jumper finlandese disperso: era andato nella zona di Taibon Agordino per effettuare dei lanci
Aveva raggiunto la zona di Taibon Agordino, in provincia di Belluno, per effettuare dei lanci con la tuta alare. Ma del base jumper 35enne, cittadino finlandese, si sono perse le tracce da giorni. Le operazioni di ricerca sono in corso dalle 22 di domenica dopo l’allarme lanciato da un amico che non avuto più ricevuto sue notizie. Il suo cellulare suona a vuoto ma sarebbe stato utilizzato per l’ultima volta sabato mattina. L’auto del 35enne – base jumper esperto – è stata ritrovata nei pressi del rifugio Capanna Trieste, nel gruppo del monte Civetta e della Moiazza, zone molto note tra gli amanti dello sport estremo. Purtroppo, data la numerosa presenza in zona di spot da cui lanciarsi, non è facile capire dove fosse diretto e dove concentrare le ricerche. A complicare le operazioni è anche il maltempo che ha impedito l’uso di elicotteri e droni. Le ricerche vedono impegnati uomini del Soccorso alpino di Agordo, della Guardia di finanza e del Vigili del fuoco. L'articolo Belluno, base jumper finlandese disperso: era andato nella zona di Taibon Agordino per effettuare dei lanci proviene da Il Fatto Quotidiano.
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