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Nasce Etna Sky, la nuova compagnia aerea siciliana “con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i residenti”. Il primo volo in estate
Si parla molto in queste settimane del caro volo che coinvolge soprattutto i collegamenti tra Nord e Sud. Non è un mistero che i prezzi degli aerei per chi è siciliano e vive al Nord siano esorbitanti e proibitivi. Spesso infatti studenti o lavoratori sono costretti a rinunciare a rivedere i pochi cari, nella speranza che passi qualche giorno e i prezzi scendano. Poi è arrivato un annuncio che, in qualche modo, dovrebbe dare uno scossone alla concorrenza soprattutto tra le compagnie aeree. Il parlamentare nazionale Manlio Messina, deputato catanese eletto con ex Fratelli d’Italia e poi passato al gruppo misto, sui propri profili social annuncia la nascita di una nuova compagnia aerea siciliana, anticipandone anche la denominazione, Etna Sky, postando una foto di un aereo con quella che dovrebbe essere la livrea della società. “Quante volte avete detto ‘i biglietti costano troppo’ oppure ‘è impossibile viaggiare’? – dice il deputato – A breve potrete smettere di dirlo e cominciare a volare siciliano. Una nuova compagnia aerea made in Sicily con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i nostri conterranei. Se siete stanchi di pagare un Catania-Milano quanto un Milano-New York allora preparatevi a volare siciliano. Noi stiamo per decollare e voi preparatevi ad allacciare la cintura”. La neo-costituita compagnia aerea opererà principalmente dagli scali di Catania e Palermo, estendendo la propria presenza anche agli aeroporti di Comiso e Trapani, servendo così l’intera rete aeroportuale siciliana. Nel corso del primo anno di operatività, “Etna Sky garantirà collegamenti verso le maggiori città italiane, includendo Milano, Roma, Torino, Bologna, Pisa e Forlì“. “Già il secondo anno si aggiungeranno collegamenti europei e internazionali – ha spiegato a MilanoFinanza il deputato Messina – Nord America, Canada e Medio Oriente. Il pareggio di bilancio è programmato sempre nel secondo anno di vita della compagnia che nel giro di 5 anni punta a disporre di una flotta di 15 aerei, partendo da 4 nel primo anno”. La data programmata per il primo volo è previsto nell’estate 2026. Un altro periodo “caldo” per i prezzi. L'articolo Nasce Etna Sky, la nuova compagnia aerea siciliana “con quotazioni competitive e prezzi super speciali per i residenti”. Il primo volo in estate proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“E’ inconcepibile oggi non sapere cosa sia successo a quell’aereo”: riprendono le ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines, individuata una nuova zona mirata
Le ricerche dell’aereo scomparso 11 anni fa ricominceranno a breve. È stato il Ministero dei Trasporti della Malesia a confermare il riavvio delle ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso l’8 marzo 2014 con 239 persone a bordo, tra cui 12 membri dell’equipaggio. Il boeing partito da Kuala Lampur e diretto a Pechino per un classico volo di routine scomparve misteriosamente nel nulla dopo essere sparito improvvisamente dai radar. Dopo circa tre quarti d’ora dal decollo, tra l’una e 19 e l’una e venti della notte tra il 7 e l’8 marzo del 2014, il volo MH370 raggiunse la sua normale quota di crociera. I quotidiani inglesi ricordano che mentre l’aereo passava dallo spazio aereo malese a quello vietnamita il pilota del boeing avrebbe affermato: “Tutto bene, buonanotte”. L’aereo è stato avvistato l’ultima volta sui radar militari alle 02:14, diretto a ovest sopra lo stretto di Malacca. Mezz’ora dopo, la compagnia aerea ha annunciato di aver perso i contatti con il velivolo che sarebbe dovuto atterrare intorno alle 6.30. “Le famiglie delle persone a bordo si battono da tempo per ottenere giustizia, affermando che sono necessarie risposte per prevenire un’altra tragedia”, scrive il Guardian. “Alcuni si sono recati in Madagascar nel 2016 per setacciare le spiagge alla ricerca di detriti: frammenti dell’aereo erano stati trovati al largo delle coste della Tanzania e del Mozambico”. La fine delle ricerche subacquee è arrivata nel gennaio del 2017 con le autorità malesi, australiane e cinesi che hanno alzato le braccia dopo il setaccio di oltre 120.000 Km quadrati di Oceano Indiano meridionale. Nel rapporto finale gli investigatori australiani hanno affermato che l’impossibilità di dare una risposta ai familiari delle vittime è una “grande tragedia” e “pressoché inconcepibile” nell’era moderna. A bordo dell’aereo erano in viaggio passeggeri di 13 nazionalità diverse: due terzi cinesi, poi malesi, indonesiani, australiani, indiani, americani, olandesi e francesi. Le autorità di Kuala Lumpur hanno dichiarato che “le ricerche in acque profonde del relitto scomparso riprenderanno il 30 dicembre 2025”. Le nuove esplorazioni negli abissi marini verranno effettuate da Ocean Infinity in un’area mirata dove viene ritenuto che ci sia “la più alta probabilità di localizzare l’aereo”. L'articolo “E’ inconcepibile oggi non sapere cosa sia successo a quell’aereo”: riprendono le ricerche del volo MH370 della Malaysia Airlines, individuata una nuova zona mirata proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Uno studente che vive a Milano e deve andare a trovare la famiglia non può pagare 840 euro di volo. Lavoratori, chi ha i figli lontani… Durante le feste non si può approfittare delle persone”
Fiorello si veste da Sandokan per la puntata de La Pennicanza e inizia subito con ironia: “Ieri ha fatto il 90%, i vertici Rai sono andati da Salgari a defibrillarlo per far scrivere altre storie! Can Yaman ha perso 10 kg, lavora 16 ore al giorno… ieri infatti non era affatto figo… appena l’ho visto ho detto: ‘ma chi è? Lady Gaga?!’. Mi tocca dire la verità però: mentre lo vedevo sul cavallo con la camicia aperta al rallentatore, lo ammetto, la mia eterosessualità ha vacillato”. E lo showman non abbandona subito l’argomento del giorno, anzi parla dei luoghi dove è stata girata la serie: “Un plauso alla Calabria: ha punti meravigliosi, anche i tigrotti di Mompracem li hanno presi da lì… dall’Aspromompracem“. E ancora: “Conoscendo la Rai, prepariamoci: vedremo Sandokan ovunque, da ‘Ballando con Sandokan sotto le stelle’ a ‘Tale e Quale a Sandokan’, fino a ‘Il Festival di Sanremokan’, ‘Un posto al Sandokan’ e ‘Le indagini di Imma TataSandokan’, e persino il Tg… Sandokan!”. E non manca la telefonata di uno dei protagonisti della serie, Alessandro Preziosi. Fiorello lo stuzzica: “Hai controllato i polmoni? Hai fumato tutta la puntata, Sandokan questa volta ha rischiato di morire di fumo passivo!”. L’attore risponde: “È vero, quanto ho fumato! Yanez fuma tabacco portoghese: ho iniziato con i denti bianchi e ho finito con i denti gialli!”. Poi Fiorello si fa portavoce del pensiero di tanti sul caro voli: “Un ragazzo studente che vive a Milano o Torino e vuole tornare a trovare la famiglia non può pagare 840 euro per un andata e ritorno. È assurdo. Spenderebbe meno andando a Oslo e partendo da lì… Non voglio fare demagogia, ma durante le feste non si può approfittare delle persone. Studenti, lavoratori, chi ha figli lontani… tutti dovrebbero poter tornare a casa senza essere strangolati dai prezzi. A Natale i voli dovrebbero costare almeno la metà!”. L'articolo “Uno studente che vive a Milano e deve andare a trovare la famiglia non può pagare 840 euro di volo. Lavoratori, chi ha i figli lontani… Durante le feste non si può approfittare delle persone” proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Mi sono sentito così umiliato, sono quasi scoppiato a piangere almeno cinque volte. La hostess urlava: ‘Ha il Parkinson non fatelo salire!'”: la denuncia del conduttore della Bbc Mark Mardell
Compagnia aerea turca respinge un viaggiatore perché ha il morbo di Parkinson. Mentre tornava a Londra da Istanbul, dopo un viaggio in auto di una settimana con il figlio, il 68enne Mark Mardell ha dichiarato che gli è stato impedito di imbarcarsi sul volo in quanto non aveva con sé una lettera del suo medico di base che attestasse l’idoneità al viaggio. “Mi sono sentito così umiliato”, ha dichiarato l’ex conduttore e capo corrispondente politico della BBC. “È una sensazione terribile, quella di sentirsi così vulnerabili. Sono quasi scoppiato a piangere almeno cinque volte“. La compagnia colpevole dell’irrispettoso gesto è la Turkish Airlines. Compagnia aerea contattata da diversi giornali per una smentita o una conferma dell’accaduto, ma che non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Mardell aveva comunque viaggiato verso Istanbul, all’andata, il 20 ottobre, senza problemi e senza alcuna richiesta di certificato medico. Solo per imbarcarsi sul volo di ritorno si è imbattuto in una barriera inaspettata mentre richiedeva l’imbarco assistito. “Pensavamo che in origine intendessero una lettera del medico che attestasse la presenza del Parkinson, ma a quanto pare non si può volare senza una lettera del medico che attesti che volare non faccia male”. Mardell ha raccontato di una hostess particolarmente zelante che mentre lui cercava d salire sull’aereo ha urlato ai quattro venti: “Ha il Parkinson non fatelo salire!”. “Questa donna orribile dopo avermi urlato addosso si è comportata allo stesso modo, se non peggio con un altro passeggero in sedia a rotelle urlandogli addosso”. La dinamica dei fatti ha dell’incredibile. Secondo la ricostruzione dell’ex giornalista l’assistente di volo ha sottolineato ad alta voce che a Mardell tremavano le mani: “Le mie mani non tremano. Non è uno dei miei sintomi”, ha ribattuto l’uomo. “Ma forse lo erano perché ero nervoso e turbato. È stato così cattiva quella donna. Mi ha detto: ‘Lo faccio per il tuo bene’. Così mi hanno portato via i bagagli imbarcati sull’aereo”. Il giorno dopo Mardell e il figlio sono ripartiti su un volo Wizz Air senza nessun divieto. L'articolo “Mi sono sentito così umiliato, sono quasi scoppiato a piangere almeno cinque volte. La hostess urlava: ‘Ha il Parkinson non fatelo salire!'”: la denuncia del conduttore della Bbc Mark Mardell proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Incappo nell’overbooking, resto a terra e nemmeno mi risarciscono: la mia disavventura con Wizzair
Se c’è un settore in Europa che sembra al contempo iper-regolamentato ma nei fatti è il far west, beh, questo settore è quello dell’aviazione. In particolare, il mondo dei diritti dei consumatori nelle compagnie low cost. Pochi argomenti intasano tanto forum, sub reddit, chat e blog come le vicende di passeggeri che cercano di rivalersi su ritardi, cancellazioni e, soprattutto, sulla regina dei micro-abusi legali: l’overbooking. Io ne sono stato vittima involontaria, finendo in una delle tante situazioni kafkiane che hanno fatto guadagnare a Wizz Air il primato nella mia classifica personale di peggior compagnia quando il flusso “biglietti low cost, no frills e pochi diritti” si inceppa. Ossia: quando smetti di prenotare e provi a farti valere. La storia: a metà agosto arrivo all’aeroporto di Fiumicino con il brutto presentimento di essere la prossima vittima dell’overbooking (la famigerata pratica che consente alle compagnie di vendere più biglietti dei posti disponibili). Tremo per il periodo dell’anno, picco della stagione e soprattutto perché Wizz aveva disabilitato il check-in online e mi invitava a recarmi al desk. Sul telefono era comparso solo uno strano pop-up: “Ti andrebbe di fare il volontario in caso di overbooking, in cambio di 100€ in voucher?”. Ovviamente ho cliccato su no. La direttiva 251/2004 stabilisce termini precisi per l’overbooking, mentre Wizz tentava un goffo negoziato in cui loro guadagnano, fanno un danno ai passeggeri, non pagano un centesimo di risarcimento e se la cavano con 100€ in voucher non convertibili in denaro. Dopo anni di cause, incertezze interpretative e milioni in avvocati, l’Ue sembrava aver regolamentato l’overbooking nei minimi dettagli, fino a prevedere colazione, chiamata e persino invio di un fax a carico della compagnia. Comunque, arrivo al gate e sono effettivamente il designato a restare a terra. Senza fare scene, senza bisogno di interventi della sicurezza (pare capiti molto spesso con l’overbooking) accetto: due notti in hotel a Fiumicino a spese della compagnia e un risarcimento di 400€ previsto dal modulo Ue per voli intracomunitari oltre 1.500 km, con riprenotazione sul volo successivo, 48 ore dopo. Passano 90 giorni ma del risarcimento neanche l’ombra. Dopo settimane di chiamate che non portano a nulla e email non risposte, Wizz comunica che non avrò nessun risarcimento. Motivo? Avrei accettato il voucher da 100 € come alternativa. “Ha accettato volontariamente facendo click sull’opzione sì”, mi ripetono anche al telefono. Peccato che io abbia assolutamente cliccato su no e abbia in mano un modulo del formato previsto dalla direttiva Ue, firmato da un loro dirigente di terra. D’altronde la direttiva è chiara e serve ad evitare situazioni simili: l’articolo 4, par. 1, stabilisce che la rinuncia al posto deve essere volontaria ed esplicita, con prova concreta. Non basta un “probabilmente ha cliccato”. Nessun voucher può sostituire un diritto minimo garantito dalla legge. Un amico avvocato conferma: Wizz non potrebbe nemmeno chiedere indietro il voucher; si sarebbe trattato di un “regalo” extra, da aggiungere al risarcimento previsto. Ma in nessun caso può sostituire il risarcimento. Ma la perla finale, dopo settimane di mail tutte uguali, arriva dal servizio clienti italiano, alla decima telefonata: “Il modulo firmato non vale nulla, viene dato a tutti”. Un’affermazione curiosa, considerando che quel documento è previsto dal Reg. 261/2004 e attesta ufficialmente il disservizio. Se non vale nulla, perché lo compilano? Per sport? Per collezionismo? In realtà il personale di terra non ha neanche menzionato la possibilità del voucher. Ma la questione, qui, è molto più complessa: dietro la vicenda c’è un meccanismo economico preciso. Le autorità stimano che circa il 50% dei passeggeri aventi diritto non richieda la compensazione o abbandoni dopo il primo rifiuto. Le compagnie lo sanno e lo sfruttano: negano, ignorano solleciti, chiudono ticket in modo arbitrario, rimandano pratiche. Anche diffide o ingiunzioni spesso non cambiano nulla. Solo nel Regno Unito, scrive The Guardian, Wizz Air ha ancora 1.601 “sentenze pendenti” per oltre 2 milioni di sterline mai pagate. In almeno un caso, un passeggero ha dovuto far bussare l’ufficiale giudiziario agli uffici per far valere i suoi diritti. Possibile che per avere ragione serva per forza far portare via via sedie, tavoli e computer della compagnia? In Italia, Wizz è già stata richiamata diverse volte dall’ENAC, ma il regolamento europeo non prevede strumenti coercitivi per costringere le compagnie a pagare i risarcimenti. Un classico esempio di “diritto cosmetico”: bello da leggere, difficile da applicare. La vera domanda non è perché un volo costi così poco, ma quanto costa davvero quando qualcosa va storto. Le low cost hanno democratizzato il volo? Sì. Ma hanno anche creato un sistema in cui chi non conosce ogni riga del Reg. 261/2004 o non ha tempo ed energie per una trafila che può durare mesi o anni e regala decine o centinaia di euro a queste macchine macina-soldi, che moltiplicati per migliaia di passeggeri fanno milioni di euro che le compagnie risparmiano. Il modello è semplice: il passeggero medio rinuncia, e gli altri devono andare in tribunale. L'articolo Incappo nell’overbooking, resto a terra e nemmeno mi risarciscono: la mia disavventura con Wizzair proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Stop ai voli, le tariffe aeroportuali sono troppo alte”: Ryanair abbandona la tratta delle Azzorre a causa dei costi elevati e del monopolio francese sulle isole
A partire da marzo 2026 non si potrà più andare alle Azzorre in low-cost. Ryanair ha infatti annunciato che interromperà tutti i voli per le isole portoghesi dell’Atlantico a causa delle elevate tariffe aeroportuali e dell’inazione del governo: la compagnia aerea irlandese leader nel settore delle tariffe a basso prezzo ha spiegato che lo stop partirà “dal 29 marzo 2026, a causa degli elevati diritti aeroportuali, stabiliti dal monopolista aeroportuale francese Ana, e dell’inerzia del governo portoghese, che ha aumentato le tariffe di navigazione aerea del +120% dopo il Covid e ha introdotto una tassa di viaggio di 2 euro, in un momento in cui altri stati dell’Unione Europea (Ue) stanno abolendo le tasse di viaggio per garantire che la crescita della capacità sia limitata”. La società sostiene che “purtroppo, il monopolista Ana non ha in programma di aumentare la connettività low cost verso le Azzorre”, criticando il monopolio della società e aggiungendo che Ana “non deve affrontare concorrenza in Portogallo, il che le ha permesso di realizzare profitti da monopolio aumentando i diritti aeroportuali portoghesi senza alcuna penalità, in un momento in cui gli aeroporti concorrenti di altri paesi dell’Ue stanno riducendo i diritti per stimolare la crescita”. Ryanair chiama in causa anche Lisbona, sostenendo che il governo portoghese abbia il dovere di intervenire per garantire un libero mercato nel settore. La lowcost ha aggiunto che che gli aeroporti nazionali sono parte fondamentale dell’infrastruttura nazionale, soprattutto in una regione insulare come le Azzorre e che quindi è opportuno che siano a beneficio del popolo portoghese e non di un monopolio aeroportuale francese”. L'articolo “Stop ai voli, le tariffe aeroportuali sono troppo alte”: Ryanair abbandona la tratta delle Azzorre a causa dei costi elevati e del monopolio francese sulle isole proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Black Friday, Cyber Monday e Travel Tuesday: “Tre giorni per le vacanze di un anno”. Offerte, trucchi e destinazioni top da prenotare con gli sconti
Il Black Friday è l’evento più atteso dell’anno per lo shopping di ogni genere, viaggi compresi. Se accaparrarsi l’offerta migliore vi sembra una roulette, con semplici consigli e la giusta strategia è possibile puntare sul “rosso”. Ma perchè si chiama “venerdì nero”? Tutto nasce negli Stati Uniti d’America per indicare il venerdì dopo il Thanksgiving day che proclama l’inizio dello shopping natalizio. L’origine del nome è incerta ma la versione più accreditata lo associa ai registri contabili dei commercianti che appuntavano le perdite in rosso, e in nero i guadagni di uno dei periodi più “caldi dell’anno” per le vendite, i saldi dopo il giorno del Ringraziamento. Un’altra curiosa teoria, sempre associata al post-Thanksgiving, rimanda al traffico di automobili e al gran via vai delle persone in città, una vera e propria corsa allo sconto perfetto tra euforia generale e nuvole di smog. Quel che è ormai una certezza, oltre ai filtri anti-particolato e alle vendite anche on-line che snelliscono le lunghe file ai negozi, è che il Black Friday è diventato un appuntamento molto atteso in tutto il mondo poiché consente di fare acquisti davvero vantaggiosi a prezzi scontati. Anche il settore travel cavalca “l’onda nera” con ribassi e offerte dedicate esclusivamente a voli, hotel e pacchetti vacanze. Scopriamo qualche suggerimento utile per prenotare una fuga fuori porta o un viaggio conveniente, e qualche piccolo accorgimento per acquistare on-line in tutta sicurezza. Per chi desidera partire, notifiche accese anche per il Cyber Monday, altro giorno attesissimo soprattutto per prodotti tecnologici ma che ultimamente coinvolge anche le proposte turistiche, e il Travel Tuesday, il “martedì dei viaggi” dedicato interamente al settore, entrambi successivi al Black Friday. Sono sempre più numerose le compagnie e i brand che offrono ulteriori ribassi anche in occasione di questi due appuntamenti, tanto da rendere l’intero periodo una maratona al monitoraggio di siti on-line. Occasioni uniche ma mai da prendere alla cieca: non lasciate che sia il caso a orientare la bussola della vostra prossima destinazione. Il segreto è partire preparati per acquistare al meglio, basta scegliere dove andare e selezionare il target desiderato. Per farlo è importante monitorare per tempo i prezzi ordinari e confrontarli con più compagnie e siti web come per esempio Skyscanner, che diventa uno strumento strategico per comparare in tempo reale le tariffe di varie compagnie (anche durante il Black Friday). Questo consentirà di avere un valido termine di paragone per scegliere ancor più consapevolmente. COME EVITARE I POSSIBILI RISCHI E ACQUISTARE IN TUTTA SICUREZZA La grandissima ricerca di offerte online ha incentivato le proposte ma allo stesso tempo anche i rischi di truffe e casi di social engineering, quel processo attraverso il quale malintenzionati possono venire in possesso di informazioni riservate di utenti che involontariamente le divulgano. Si parla molto spesso di phishing, l’attacco più noto effettuato su internet, ma anche di smishing, la variante del phishing effettuata tramite SMS. Per evitarli è fondamentale diffidare di e-mail o messaggi troppo allettanti oppure di offerte irrealistiche, soprattutto se invitano a cliccare link che rimandano all’inserimento di dati personali, della carta di credito e di password. Un altro suggerimento è quello di prestare molta attenzione anche alle notifiche e-mail ed SMS di false consegne o rifiuti di pagamento di ordini mai effettuati, comunicazioni da ignorare, segnalare come spam, bloccare o cancellare. Oggigiorno i malware sono particolarmente evoluti e raffinati, alle volte difficili da riconoscere. Come buona regola per evitare di cadere nelle trappole di phishing è importante saper riconoscere i domini di portali ed e-mail. Inoltre è fondamentale acquistare solo da siti web noti e affidabili. Per verificarlo, è importante sincerarsi che l’URL nella barra degli indirizzi inizi con https://, dove la “s” sta per Secure (sicuro) e indica che la connessione tra il browser e il sito web è crittografata. Le offerte del Black Friday invogliano qualsiasi utente e la tendenza è quella di affrettarsi per non perderle abbassando la guardia: prendetevi sempre il tempo utile per controllare con attenzione questi piccoli dettagli che possono fare una grande differenza. L'articolo Black Friday, Cyber Monday e Travel Tuesday: “Tre giorni per le vacanze di un anno”. Offerte, trucchi e destinazioni top da prenotare con gli sconti proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Hanno falsificato i biglietti della business class e si sono piazzati nelle poltrone da 3000 euro”: passeggeri beccati e cacciati dal volo Milano-New York
La mattina del 18 novembre, a Malpensa, due viaggiatori italiani hanno attirato l’attenzione del personale United Airlines tentando di occupare posti di Business Class con documenti modificati. La vicenda, descritta da fonti aeroportuali come un episodio “con pochi precedenti nel mondo”, nasce dal tentativo dei due di mostrare carte d’imbarco ritoccate al computer dopo aver superato il controllo regolare previsto per i passeggeri di Economy. “Due passeggeri hanno provato a viaggiare da Milano a New York sulle comode poltrone della classe Business“, riferiscono gli addetti, ricordando che la cabina premium “ha un costo di migliaia di euro” e che i due sono finiti immediatamente “nella black list della compagnia aerea”. Secondo ciò che risulta, i due “cittadini di nazionalità italiana” sono saliti sull’aereo grazie ai loro biglietti autentici di Economy del volo United Airlines 18 con destinazione Newark. Come riferisce il Corriere della Sera, una volta accolti dagli assistenti di volo in aereo si sono seduti su due poltrone della classe Business, dove una tariffa “non costa meno di 3.080 euro, a persona, a tratta” e può perfino raddoppiare con l’aumento dell’occupazione. A bordo viaggiavano “191 passeggeri e 13 membri dell’equipaggio” e la Business risultava praticamente piena. I 49 (su 50) sedili di Business in vendita erano tutti occupati”, anche grazie a 5 “upgrade”. Restavano invece “5 sedili liberi in Premium economy” e oltre cinquanta in Economy. La discrepanza è emersa subito, perché “gli assistenti di volo sanno sempre quante persone devono seguire in particolare in Business”, e perché “sui tablet in dotazione la discrepanza viene fuori”. Quando i due si sono seduti, il personale ha verificato la loro documentazione. Le fonti raccontano che i passeggeri hanno tentato di sostenere la validità delle carte ritoccate al computer, ma il confronto con i dati ufficiali ha chiarito la situazione in pochi istanti. A quel punto il personale ha chiesto alla coppia di recuperare i propri effetti personali e lasciare l’aereo. Non è seguita alcuna ricollocazione in Economy: l’uscita dalla cabina è risultata immediata. Sea, la società che gestisce lo scalo, non ha commentato e ha rimandato ogni informazione alla compagnia. United ha fornito una nota sintetica: “Durante l’imbarco sul volo UA18 da Milano a Newark due passeggeri sono stati fatti sbarcare per risolvere un problema relativo ai biglietti. Dopo la loro rimozione il volo è partito come previsto”. L'articolo “Hanno falsificato i biglietti della business class e si sono piazzati nelle poltrone da 3000 euro”: passeggeri beccati e cacciati dal volo Milano-New York proviene da Il Fatto Quotidiano.
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“Viviamo in uno stato fascista”: passeggera furiosa si scaglia in aereo contro quattro membri del Congresso. Il volo viene dirottato per sicurezza
Caos su un volo American Airlines quando a causa degli schiamazzi di una passeggera polemica, i piloti hanno deciso di atterrare prima del previsto. Sul volo erano presenti quattro membri del Congresso diretti a Washington D.C. che hanno dovuto fare una sosta imprevista a Kansas City dopo che una passeggera si è comportata in modo turbolento. Greg Stanton, Eli Crane, Andy Biggs e Paul Gosar si trovavano tutti a bordo di un volo American Airlines partito dall’aeroporto internazionale di Phoenix Sky Harbor e diretto a Washington mercoledì 12 novembre sera, quando una “passeggera molesta” ha costretto l’aereo a un dirottamento e un atterraggio d’emergenza all’aeroporto internazionale di Kansas City, secondo quanto riferito dalle autorità. I dati di FlightAware, servizio che fornisce informazioni in tempo reale sui voli, in effetti mostrano che l’aereo era in volo da oltre due ore e mezza prima di atterrare all’improvviso. Sebbene la passeggera si sia comportata in modo indisciplinato, non è ancora chiaro cosa abbia fatto di preciso per spingere l’equipaggio a deviare il volo. Una volta che l’aereo ha raggiunto il gate, un agente del dipartimento di polizia di Kansas City è salito a bordo e ha accompagnato la donna fuori dal velivolo. Un altro passeggero ha registrato un video in cui si vede la donna mentre lascia l’aereo gridando: “Scusate gente, vivete in uno stato fascista”. Un portavoce di American Airlines ha confermato al sito TMZ che la passeggera è stata fatta scendere dal volo a Kansas City dalla polizia, prima che l’aereo ripartisse per la sua destinazione finale, l’aeroporto Ronald Reagan di Washington, dove è atterrato senza ulteriori problemi. I quattro deputati a bordo non hanno ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche sull’accaduto. Credit: X [@Adam_Burtner] L'articolo “Viviamo in uno stato fascista”: passeggera furiosa si scaglia in aereo contro quattro membri del Congresso. Il volo viene dirottato per sicurezza proviene da Il Fatto Quotidiano.
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