Trova una borsa incustodita con dentro 10mila euro in contanti mentre, come ogni
mattina, stava lavorando all’aeroporto di Fiumicino. Non ci pensa due volte: la
consegna immediatamente alla polizia presente nello scalo e torna a lavorare. Il
protagonista di questa storia è Oumar Ndiaye, 45enne addetto alle pulizie
dell’aeroporto della Capitale. Originario del Senegal e da 20 anni vive in
Italia insieme alla moglie e i due figli: da un anno è stato assunto con un
contratto a tempo indeterminato dall’azienda barese “la Lucente Spa” e lavora a
Fiumicino.
Non è strano per gli addetti che lavorano nello scalo più grande d’Italia
trovare degli oggetti smarriti. Questa volta però quella borsa era piena di
banconote da 100 euro. “Non avevo visto in vita mia così tanti soldi“, ha
raccontato Oumar, come riporta il Corriere del Mezzogiorno. Il suo gesto onesto
e corretto non è passato inosservato e a lui sono arrivati i complimenti dei
colleghi, del personale aeroportuale e dell’azienda per la quale lavora. Ma il
45enne sembra quasi sorpreso: “Mi hanno detto che ho fatto un bel gesto. Io ho
risposto che è ciò che mi hanno insegnato ed era ciò che era corretto fare. Sono
contento del mio lavoro, con cui riesco a mantenere la mia famiglia”, ha
concluso.
L'articolo Fiumicino, addetto alle pulizie trova una borsa con 10mila euro e la
consegna alla polizia: “Ho fatto quello che è giusto” proviene da Il Fatto
Quotidiano.
Tag - Polizia
Nelle ultime ore i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della
Compagnia di Latina e della Stazione di Sabaudia hanno arrestato un uomo di 40
anni, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto il responsabile dell’incendio di
due auto della polizia locale del comune pontino. Più in particolare, intorno
alle 3 di questa notte, i militari della Stazione di Sabaudia sono intervenuti
in via Inghilterra per l’incendio che aveva provocato la distruzione di due Jeep
Renegade della polizia locale, parcheggiate entrambe davanti al comando, a
ridosso delle colonnine di ricarica (essendo entrambe elettriche). Attraverso la
visione delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, i militari
hanno avuto modo di riscontrare come un uomo travisato avesse cosparso i veicoli
di liquido infiammabile, per poi appiccare l’incendio e allontanarsi a bordo del
suo veicolo. Le conseguenti verifiche hanno permesso di identificare l’indagato,
che è stato rintracciato e arrestato.
Nel corso delle indagini, sono stati raccolti alcuni elementi di colpevolezza
nei suoi confronti anche rispetto ad un incendio di auto a San Felice Circeo,
dove è stata presa di mira una macchina di proprietà di un cittadino del posto.
L'articolo Latina, dà fuoco di notte alle auto della polizia: incastrato dalle
telecamere. Il video proviene da Il Fatto Quotidiano.
La richiesta della sposa, il litigio con i parenti e le minacce di chiamare la
polizia. Il racconto dell’utente su Reddit riguarda le nozze della cugina. In
occasione del ricevimento di matrimonio, gli sposi avevano chiesto agli invitati
di lasciare a casa i bambini. La coppia, infatti, stava cercando di rispettare
un budget limitato e aveva deciso di organizzare una festa tra pochi adulti,
senza bimbi né accompagnatori. Inoltre, il locale in cui si svolgeva il
rinfresco non consentiva l’ingresso ai minori di 21 anni. Per far sì che tutte
le regole fossero rispettate, la sposa ha chiesto alla cugina di fare da
buttafuori davanti al locale. Quest’ultima, autrice del post, ha accettato data
anche la sua licenza da guardia di sicurezza autorizzata. Proseguendo nel suo
racconto, l’utente di Reddit ha descritto la festa di matrimonio come “un
circo”.
IL LITIGIO CON I PARENTI
Al momento dell’invio degli inviti per il matrimonio, gli sposi avevano
sottolineato l’unica regola della giornata: non sono ammessi bambini. I parenti
avevano accolto con piacere l’invito comunicando, al tempo stesso, di non voler
accettare le condizioni di marito e moglie. L’autrice del post su Reddit ha
definito la sposa “sconvolta” dalla risposta dei parenti. Il divieto d’ingresso
dei minori di 21 anni imposto dal locale aggravava la situazione, con i cari
della sposa che avevano deciso di infrangere la regola. Data la situazione, la
buttafuori ha accettato di sorvegliare il matrimonio. L’utente ha raccontato:
“Non appena è iniziato il ricevimento è scoppiato il caos”. E ancora: “I nostri
familiari si sono presentati con i loro figli ed è stato un circo“. La donna ha
raccontato di aver ricevuto minacce dai parenti, i quali hanno insultato la
buttafuori per aver vietato l’ingresso ai loro figli. La scrittrice ha aggiunto:
“Questo fatto mi ha portato a non avere più contatti con circa il 30% della
famiglia”.
IL CONFRONTO
La situazione è degenerata con il passare del tempo, a tal punto che il
coordinatore della location ha dovuto minacciare di chiamare la polizia per
tenere tutti sotto controllo. Come racconta la donna, alla fine i parenti
scontrosi sono tornati a casa. Tuttavia, per la buttafuori i dispiaceri non sono
terminati qui. I suoi cari – se dopo la vicenda sono ancora considerabili tali –
hanno telefonato e inviato messaggi alla protagonista della storia insultandola
per aver respinto la sua famiglia. Gli utenti di Reddit si sono schierati a
favore della buttafuori. “Le famiglie con bambini avrebbero dovuto rispettare
gli sposi” ha commentato un iscritto. Un altro ha aggiunto che l’autrice del
post “ha salvato il matrimonio”.
L'articolo “Gli sposi avevano detto di non portare bambini ma molti si sono
presentati con i figli ed è scoppiato il caos. Sembrava un circo, voleva
chiamare la polizia”: il racconto del matrimonio da incubo proviene da Il Fatto
Quotidiano.