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Maltrattò 13enne durante esorcismo non autorizzato, condanna definitiva per un ex sacerdote
Era stato arrestato nel 2018 con l’accusa di aver maltrattato una ragazzina con “medievali e brutali riti esorcisti”. L’ex sacerdote del Tempio di Casapesenna (Caserta), Michele Barone, è stato condannato definitivamente a 13 anni di carcere ed è tornato in carcere per scontare la pena confermata dalla VI sezione della Corte di Cassazione. La sentenza della Suprema Corte, che ha confermato le condanne ricevute da Barone nei primi due gradi di giudizio e condannato definitivamente anche i genitori della minore (all’epoca dei fatti aveva 13 anni), chiude una vicenda “esplosa” nel 2018, quando Barone, all’epoca sacerdote, venne arrestato al rientro da un pellegrinaggio a Cracovia dopo un’inchiesta della Squadra Mobile di Caserta perché “incastrato” da un servizio de Le Iene, imbeccate dalla sorella della 13enne. Con Barone furono arrestati e finirono ai domiciliari i genitori della vittima e un funzionario della Polizia di Stato, l’unico ad essere stato poi assolto; il poliziotto è poi deceduto di Covid nell’aprile del 2021. Per Michele Barone, dopo l’arresto, arrivarono anche le conseguenze anche sul fonte ecclesiastico: prima la sospensione del Vescovo di Aversa e infine la decisione di Papa Francesco di spogliarlo dell’abito talare. L’ex prete è quindi rimasto in carcere fino al marzo del 2020, quindi è stato posto ai domiciliari dove è rimasto fino al giugno del 2021. Dai processi è emerso che Barone e i genitori della 13enne credevano che quest’ultima fosse indemoniata, e così decisero di sottoporla a riti di esorcismo, praticati dal prete allora in servizio al Tempio di Casapesenna, senza però alcuna autorizzazione. Barone fu inoltre accusato di abusi sessuali da due donne, ma da questa accusa è uscito assolto già in primo grado. È rimasta in piedi invece la parte relativa ai maltrattamenti subiti dalla 13enne durante i riti esorcistici, non solo percosse, pressioni e condizionamenti psicologici, ma anche una dieta a base solo di latte e biscotti, il tutto con il consenso e in presenza dei genitori della ragazzina L'articolo Maltrattò 13enne durante esorcismo non autorizzato, condanna definitiva per un ex sacerdote proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Sequestrata dall’ex compagno riesce a chiedere aiuto inviando un video con il cellulare: 38enne arrestato
I carabinieri di Cesano Maderno (Milano) hanno arrestato un uomo di 38 anni per aver sequestrato per ore la sua ex compagna e il figlio. Il fatto è avvenuto due giorni fa, dopo la fine della relazione e a seguito di denunce della donna per violenza sessuale e maltrattamenti. Secondo le ricostruzioni, la vittima, residente a Corsico con il bambino, aveva acconsentito a invitare l’uomo a cena, con la scusa di trascorrere una serata insieme. Dopo aver mangiato e giocato con il figlio, l’uomo ha chiesto di poter fermarsi a dormire. Quando la donna ha imposto che avrebbe potuto restare solo sul divano, l’uomo è improvvisamente diventato aggressivo: ha trascinato madre e figlio in camera da letto, chiudendo a chiave la porta e dichiarando che non se ne sarebbe andato. In quel momento la donna è riuscita a inviare alla madre un breve video della scena tramite cellulare, chiedendo aiuto. La madre ha immediatamente allertato il 112, e sul posto sono intervenuti i carabinieri. Le trattative per far aprire la porta sono state lunghe e difficili, tanto che sono state allertate le squadre di intervento speciale dell’Arma. L’uomo è stato infine arrestato e portato carcere di Monza. Le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire con precisione la dinamica del sequestro e gli eventuali reati contestati oltre al sequestro. L'articolo Sequestrata dall’ex compagno riesce a chiedere aiuto inviando un video con il cellulare: 38enne arrestato proviene da Il Fatto Quotidiano.
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Donna segregata in casa a Isernia, i carabinieri arrestano il compagno 40enne
Segregata e sorvegliata nella casa del compagno 40enne, che le impediva di andare a trovare la madre fuori regione. Una giovane donna è stata liberata dall’abitazione nel centro storico di Isernia, in Molise: adesso si trova in un centro antiviolenza. A dare l’allarme è stato un familiare della donna, che da giorni non riusciva più a contattarla e per questo motivo si era preoccupato. Dopodiché, c’è stato l’intervento dei carabinieri, che, con il supporto della sezione radiomobile e della squadra volanti della questura, hanno trovato la donna rinchiusa e sorvegliata da un parente del compagno, che aveva il compito di impedirle ogni tentativo di fuga. Messa in salvo, la donna ha raccontato agli agenti di aver subìto violenze fisiche e psicologiche negli anni di convivenza con il compagno. Il 40enne è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti familiari e trasferito nella casa circondariale di Isernia. In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre scorso, la Prefettura di Isernia aveva organizzato un corteo in cui erano presenti istituzioni, forze dell’ordine, scuole e società civile, per l’iniziativa “Mai più sola”, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto delle donne e del ripudio di ogni forma di violenza. L'articolo Donna segregata in casa a Isernia, i carabinieri arrestano il compagno 40enne proviene da Il Fatto Quotidiano.
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